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Onu, gli Stati Uniti affossano il cessate il fuoco umanitario: “Il testo non condanna Hamas”. Il veto americano blocca la proposta di tregua umanitaria votata da 13 Paesi su 15.

Gaza, 9 Dic 2023 – "Nonostante la mancanza di tempo per i negoziati, gli Usa si sono impegnati in colloqui seri facendo proposte proattive, come la ripresa delle pause umanitarie. Ma la fretta di votare ha fatto sì che il testo sia sbilanciato e ci ha costretto a votare contro. Ad esempio, non capiamo perché il Consiglio di Sicurezza non vuole condannare gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre. E inoltre non menziona il diritto di Israele a difendersi". Lo ha detto il vice ambasciatore americano all'Onu Robert Wood dopo il veto alla bozza di risoluzione che chiedeva il cessate il fuoco a Gaza.

"Più che deplorevole, è disastroso, che al Consiglio di Sicurezza sia stato ancora una volta impedito di sollevarsi fino a questo momento per sostenere le sue chiare responsabilità di fronte a questa grave crisi che minaccia vite umane e minaccia la pace e la sicurezza regionale e internazionale". Lo dice Riyad Mansour, osservatore permanente dello Stato di Palestina presso l'Onu, dopo il veto degli Stati Uniti su una risoluzione per chiedere un cessate il fuoco umanitario a Gaza.
La scelta americana è definita dal diplomatico "un punto di svolta nella storia", in un discorso dalle parole forti al Consiglio di Sicurezza: "Invece di consentire a questo Consiglio di mantenere il proprio mandato lanciando finalmente, dopo due mesi di massacri, un chiaro appello affinché le atrocità debbano finire, ai criminali di guerra viene concesso più tempo per perpetuare i loro crimini. Come può essere giustificato? come si può giustificare il massacro di un intero popolo?"

"Un numero crescente di terroristi si arrende durante i combattimenti e si consegna a noi'': lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari aggiornando sulla situazione in corso a Gaza. ''Nelle ultime 48 ore - ha aggiunto - abbiamo arrestato oltre 200 persone sospette. Decine di loro sono stati consegnati alla unità 504 dell'intelligence militare e allo Shin Bet per essere interrogati. Fra di loro ci sono comandanti di Hamas e membri della 'Nukhbe'', la unità di élite dell'ala militare di Hamas.

Neonati morti, in stato di decomposizione, nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale al-Nasr nel nord della Striscia di Gaza, ancora attaccati ai tubi che avrebbero dovuto tenerli in vita. ''Scene agghiaccianti'' quelle ottenute dalla Cnn, dove si vedono pannolini e biberon sui letti accanto ai cadaveri di almeno quattro neonati.

La Cnn spiega che le immagini sono state girate lo scorso 27 novembre da Mohamed Baalousha, giornalista di Gaza che lavora per il quotidiano Al Mashhad degli Emirati Arabi Uniti. Alcuni neonati ripresi sono poco più che scheletri, mentre sul corpo di un neonato si vedono mosche e vermi. La zona settentrionale di Gaza è stata irraggiungibile ai giornalisti per giorni, a causa degli intensi combattimenti, ma il video ottenuto dalla Cnn è stato girato durante la tregua tra Israele e Hamas. Dall'inizio di novembre gli ospedali pediatrici Al-Nasr e Al-Rantisi, che fanno parte dello stesso complesso, erano in prima linea nei combattimenti. Il personale medico e sanitario di al-Nasr ha raccontato di aver dovuto evacuare in fretta lo scorso 10 novembre sotto pressione dell'esercito israeliano. I medici hanno ammesso di essere stati costretti ad abbandonare neonati in terapia intensiva perché impossibilitati a trasferirli in sicurezza. Un medico dell'ospedale di al-Nasr ha detto alla Cnn, a condizione di anonimato, che un bambino di due anni e uno di nove mesi erano morti poco prima dell'evacuazione, ma che tre bambini erano vivi e collegati ai respiratori. Uno di quelli rimasti in vita aveva due mesi. Secondo il medico, molti dei bambini ricoverati in terapia intensiva soffrivano di malattie genetiche. In un video del 9 novembre il direttore sanitario degli ospedali pediatrici Al-Nasr e Al-Rantisi, il dottor Mustafa al-Kahlout, aveva affermato che l'ospedale Al-Nasr era stato ''colpito due volte'' riportando ''molti danni''.

Il braccio armato di Hamas, le Brigate Qassam, riferisce che diversi prigionieri sono stati "uccisi e feriti" in attacchi aerei israeliani e aggiunge di avere lanciato una raffica di razzi verso Tel Aviv "in risposta ai massacri commessi contro i civili". Lo riporta Al Jazeera. "I barbari attacchi su parti della città di Gaza" hanno causato i morti e i feriti, affermano le Brigate Qassam senza fornire altri dettagli.

E, infine, "Ringrazio gli Stati Uniti e il presidente Biden per essere stati fermamente al nostro fianco, oggi, e per aver dimostrato la loro leadership e i loro valori.
In questa festa di Hanukkah, un po' di luce ha dissipato gran parte dell'oscurità". Lo scrive su X l'ambasciatore israeliano all'Onu Gilad Erdan dopo il veto statunitense alla risoluzione Onu che chiedeva un cessate il fuoco immediato a Gaza.
"È scioccante che mentre Hamas lancia razzi contro Israele dai centri abitati nel sud di Gaza, l'Onu sia impegnata a discutere una risoluzione distorta che consente ai terroristi di Hamas di rimanere al potere a Gaza e non condanna Hamas né chiede il rilascio immediato degli ostaggi. Un cessate il fuoco sarà possibile solo con il ritorno di tutti gli ostaggi e la distruzione di Hamas", ha concluso il diplomatico. 

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