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Ordinato lancio bombe dal criminale premier israeliano su donne e bambini dei campi profughi: 131 morti in una notte.

Gaza, 26 Dic 2023 - A seguito dei bombardamenti di ieri nei campi di Al-Maghazi e Al-Bureij nella Striscia di Gaza, sono 131 i morti e 209 i feriti arrivati finora all’ospedale di Al-Aqsa di Deir al-Balah, supportato dai team di Medici Senza Frontiere (Msf). Lo riferisce la stessa organizzazione, aggiungendo che circa la metà di loro erano donne e bambini.

“Nessun luogo è sicuro a Gaza. È necessario un cessate il fuoco immediato e duraturo per evitare altri morti e feriti, per garantire la fornitura di aiuti umanitari senza ostacoli e per aumentare il supporto medico” afferma Medici senza frontiere.

Distruggere Hamas, smilitarizzare Gaza e deradicalizzare l'intera società palestinese. Sono questi i tre “prerequisiti” per la pace di Israele indicati dal farneticante premier (che vuole realizzare il suo antico pensiero di prendersi tutta la Palestina e schiavizzare i legittimi abitanti di questa martoriata terra, dove gli israeliani sono stati accolti dal popolo che ora Netanyahu vorrebbe annientare) Benjamin Netanyahu in un op-ed pubblicato sul Wall Street Journal (Wsj). Nell'intervento non si fa riferimento ai molti ostaggi ancora a Gaza e che il ritorno degli ostaggi non viene indicato come un prerequisito.
"Una volta che Hamas sarà distrutto, Gaza sarà smilitarizzata e la società palestinese inizierà un processo di deradicalizzazione, Gaza potrà essere ricostruita e le prospettive di una pace più ampia in Medioriente diventeranno realtà", afferma Netanyahu. "In primo luogo Hamas, importante proxy dell'Iran, deve essere distrutto. Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e molti altri Paesi sostengono l'intenzione di Israele di distruggere il gruppo terroristico. Per raggiungere questo obiettivo, le sue capacità militari devono essere smantellate e il suo dominio politico su Gaza deve finire", dichiara Netanyahu iniziando a illustrare i tre punti. Aggiunge che "i leader di Hamas hanno giurato di ripetere il massacro del 7 ottobre 'ancora e ancora'. Ecco perché la loro distruzione è l'unica risposta proporzionale per evitare il ripetersi di simili orribili atrocità. Qualsiasi cosa di meno garantisce più guerra e più spargimento di sangue". 

Illustrando il secondo punto, cioè la smilitarizzazione di Gaza, Netanyahu nell'op-ed pubblicato in serata sul Wall Street Journal afferma che Israele deve anche garantire che Gaza non venga "mai più usata come base per attaccare" Israele. "Tra le altre cose, ciò richiederà l'istituzione di una zona di sicurezza temporanea sul perimetro di Gaza e un meccanismo di ispezione al confine tra Gaza e l'Egitto che soddisfi le esigenze di sicurezza di Israele e impedisca il contrabbando di armi nel territorio", afferma Netanyahu. Il premier israeliano aggiunge che "l'aspettativa che l'Autorità Palestinese smilitarizzi Gaza è un sogno impossibile" e accusa l'Anp dicendo che "attualmente finanzia e glorifica il terrorismo in Giudea e Samaria ed educa i bambini palestinesi a cercare la distruzione di Israele".

Infine a proposito del terzo punto, enunciato come deradicalizzazione della società palestinese, Netanyahu afferma che "le scuole devono insegnare ai bambini ad avere a cuore la vita piuttosto che la morte e gli imam devono smettere di predicare l'omicidio degli ebrei". Dichiara che "questo richiederà probabilmente una leadership coraggiosa e morale", e attacca il presidente dell'Anp Mahmoud Abbas dicendo che "non riesce nemmeno a condannare le atrocità del 7 ottobre". Netanyahu sottolinea il "successo della deradicalizzazione" che ha avuto luogo "in Germania e in Giappone dopo la vittoria degli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale" e afferma che "oggi, entrambi i Paesi sono grandi alleati degli Stati Uniti e promuovono la pace, la stabilità e la prosperità in Europa e in Asia", aggiungendo inoltre che dopo l'11 settembre "leader arabi visionari del Golfo hanno guidato gli sforzi per deradicalizzare le loro società e trasformare i loro Paesi".

Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha incontrato un gruppo di brasiliani e parenti palestinesi rimpatriati sabato dalla Striscia di Gaza e ha insistito sul fatto che "non è umanamente possibile accettare" ciò che sta accadendo nell'enclave. "Auguro loro un buon soggiorno in Brasile. Li accompagneremo finché non sarà tutto risolto", ha promesso il leader progressista durante il pranzo offerto ai rimpatriati all'Hotel de Transito, presso la base aerea di Brasilia, dove alloggiano temporaneamente. Ha inoltre ricordato che la diplomazia brasiliana continuerà a essere in contatto con Israele per salvare altri concittadini e i loro parenti intrappolati a Gaza, che da due mesi e mezzo è sottoposta a pesanti bombardamenti.

L'Autorità Nazionale Palestinese (ANP) e Hamas hanno respinto le dichiarazioni del premier israeliano Netanyahu, che secondo media locali ha detto ieri in una riunione del suo partito di essere pronto a incoraggiare la migrazione volontaria dei palestinesi dalla Striscia di Gaza. 

Il ministero degli esteri dell'Anp ha detto che è necessaria una "posizione internazionale coraggiosa per fermare immediatamente l'aggressione contro la Striscia e il crimine di pulizia etnica e di sfollamento prima che sia troppo tardi". Il movimento islamista che controlla Gaza ha detto invece che non permetterà a Israele "di approvare alcun piano che cancelli o allontani il popolo dalla sua terra e dai suoi luoghi santi".

Gli Stati Uniti hanno effettuato raid aerei in Iraq contro tre obiettivi legati alle milizie filo-iraniane, fa sapere il Pentagono.
Gli attacchi sono una rappresaglia per gli attacchi condotti da queste milizie contro basi americane in Iraq e Siria. In uno di questi, contro la base aerea statunitense di Erbil, in Iraq, tre dipendenti sono rimasti feriti - uno in modo grave.

Fonti dell'emittente araba Al Jazeera affermano che la politica palestinese Khalida Jarrar è stata arrestata dalle forze israeliane a Ramallah, in Cisgiordania. Arrestata già diverse volte in passato, la 60enne è membra del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp) e del Consiglio legislativo palestinese (Plc).

Nel 2021 era stata rilasciata da Israele dopo due anni di carcere preventivo, fermata in seguito a un attacco terroristico che costò la vita alla 17enne israeliana Rina Shnerb. Movimento politico e militare di orientamento marxista-leninista, l'Fplp è considerato da Israele - ma anche da Stati Uniti ed Ue - un'organizzazione terroristica.

L'Organizzazione mondiale della Sanità ha riportato testimonianze “strazianti” raccolte oggi dalle sue équipe in un ospedale della Striscia di Gaza dove si trovano le vittime del bombardamento del campo profughi di Al-Maghazi. “Il team dell'Oms ha ascoltato le storie strazianti del personale medico e delle vittime sulle sofferenze inflitte dalle esplosioni”, ha scritto su X il capo dell'organizzazione delle Nazioni Unite, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Un bambino ha perso tutta la sua famiglia nel raid. Un'infermiera dell'ospedale ha subito la stessa perdita, tutta la sua famiglia è stata uccisa”, ha aggiunto.

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha dichiarato che Israele “pagherà certamente” per l'uccisione in Siria di un alto generale delle Guardie rivoluzionarie. Si tratta del generale Sayyed Razi Mousavi, alto comandante dei Pasdaran in Siria. 
“Senza dubbio, questa azione è un altro segno della frustrazione, dell'impotenza e dell'incapacità del regime sionista” ha aggiunto Raisi.

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