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Corruzione, il pregiudicato Verdini, raggiunto da una nuova condanna a 5 anni e mezzo di reclusione ed ora ai domiciliari insieme al figlio accusato di corruzione ed altro: i Verdini con chiavette usb e incontri: “Così padre e figlio pilotavano gli appalti”.

Roma, 30 Dic 2023 – Ancora guai per il pregiudicato Verdini padre, già agli arresti domiciliari per innumerevoli reati, e condannato in via definitiva varie volte, ed ora anche il figlio lo ha raggiunto nel suo domicilio coatto.

Gli inquirenti romani hanno trovato nelle loro disponibilità chiavette cariche di documentazione (riservata) che arrivavano sulle scrivanie degli imprenditori. Infatti, funzionari pubblici che discutono di appalti con i responsabili delle aziende evidenziando una commistione di interessi proibita. Consulenti che, una volta perquisiti, pianificano acrobatiche strategie finanziarie per eludere i controlli.

Il sistema del malaffare, gestito da Denis e Tommaso Verdini, testato sull’azienda Anas, era pronto per essere esportato ovunque le relazioni lo consentissero. La triangolazione consulenti-imprenditori- appaltatrice funzionava benché, ogni tanto, producesse preoccupazioni: “Tre giorni dopo l’esecuzione delle perquisizioni — annota la gip Francesca Ciranna — Pileri (Fabio Pileri, indagato per corruzione e colpito da interdittiva) mostrandosi preoccupato per il rinvenimento delle pennette, in una intercettazione ambientale riferendosi a Ciccotto (Angelo Ciccotto, altro imprenditore indagato) ha esclamato: “Vuoi scommettere che lo scemo l’ha salvata sul computer?”. Quella chiavetta usb rintracciata dagli esperti del nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf era stata consegnata, con il suo carico di informazioni preziose su una gara d’appalto, a Ciccotto poco tempo prima (“L’ho lasciato contento — aveva fatto sapere Pileri al socio Tommaso Verdini — gli ho dato quella pennetta”.

Durante l’inchiesta è stato accertato che Verdini jr prometteva di strapazzare il funzionario Domenico Petruzzelli venuto meno al patto di lealtà nei confronti dell’imprenditore: «Io prenderei Domenico e gli direi “caro Domenico mi hai chiesto di proteggerti nonostante le indagini, c... e mazzi”». Vezzeggiato, sponsorizzato, quindi promosso grazie alla Inver srl dei Verdini, Petruzzelli, in seguito alle perquisizioni, si offre di collaborare con i pm Affinito, Tucci, Varone.

Un aiuto importante perché il funzionario di Anas, per un periodo tra il 2021 e il 2022, pare lanciato nel firmamento Inver dove assume il ruolo di ‘spicciafaccende’: “Petruzzelli è il nostro uomo”, vantava Verdini. Ma dopo poco tempo sarà proprio lui a raccontare le mille porte che si sono aperte grazie a Inver: “Ho conosciuto Massimo Bruno (dirigente del gruppo Fs che controlla Anas) e poi ho conosciuto Freni... Freni è il sottosegretario... (sottosegretario leghista al ministero dell’Economia) mi sembra una persona di buon senso ora vediamo come si comporta». Petruzzelli offre conferme ai Pubblici Ministeri. Gli incontri con Freni? Certamente. Gli scambi con gli imprenditori? Anche”.

Infine, in seguito alle perquisizioni dei militari della Guardia di Finanza le preoccupazioni si erano intensificate: “È emerso che Denis e Tommaso Verdini, unitamente a Pileri, a seguito delle perquisizioni subite si stavano adoperando per proseguire il rapporto con gli imprenditori, interponendo una ulteriore società (nelle conversazioni si fa cenno alla Pda di Niccolò Macalle) per mettersi al riparo dalle conseguenze penali del loro agire illecito, stipulare un contratto di service con la Pda per giustificare il rapporto Inver-Pda e, a tempo debito, rilevare le quote Pda”.

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