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Raid israeliano su un campo profughi a Gaza, 8 morti. Ieri uccisi 3 reporter.

Gaza, 8 Gen 2024 - Settantatré palestinesi sono stati uccisi e 99 feriti dalle forze israeliane e dagli attacchi aerei a Gaza nelle ultime 24 ore. Lo dice il ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas. Il numero di vittime include le otto persone uccise nell'attacco vicino a Deir Al-Balah.

L'emittente araba Al Jazeera afferma che almeno otto palestinesi sono stati uccisi stanotte in un bombardamento aereo israeliano contro il campo profughi di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza.

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken sarà nelle prossime ore in Israele dove chiederà al premier israeliano Benjamin Netanyahu di annunciare la fine della “fase militare” della guerra nella Striscia di Gaza e di passare a “raid mirati”. Lo ha annunciato l'emittente tv israeliana Channel 12.

L'esercito israeliano risponde alle notizie sulla morte di giornalisti palestinesi in un attacco aereo israeliano nella Striscia di Gaza, affermando che i due, che lavoravano per Al Jazeera, si trovavano in un veicolo con un “agente terroristico che stava manovrando un drone”: un aereo militare "ha identificato e colpito un terrorista che manovrava un velivolo in modo da mettere a rischio le forze dell'Idf". L'Idf dice di essere a conoscenza "della dichiarazione che durante l'attacco sono stati colpiti altri due sospetti che erano con il terrorista nello stesso veicolo". Hamza Wael Dahdouh, figlio del corrispondente da Gaza di Al Jazeera Wael Al-Dahdouh, e Mustafa Thuria, un video stringer per l'AFP che lavorava anche per l'emittente televisiva con sede in Qatar, sono entrambi morti nell'attacco nel sud di Gaza.

Il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), Herzl Halevi, ha detto che l'esercito “combatterà a Gaza tutto l'anno, questo è certo”. Lo riporta Haaretz, aggiungendo che durante una valutazione della situazione presso il Comando Centrale dell'Idf, Halevi ha affermato che il 2024 sarà un anno impegnativo. Halevi ha anche fatto riferimento alla lotta contro Hezbollah nel nord e ha detto che è stata l'organizzazione a decidere di entrare in guerra e che l'Idf “gli fa pagare prezzi sempre più alti”. Secondo Halevi, i combattimenti finiranno solo quando gli abitanti del nord potranno tornare a casa sani e salvi. Il capo di Stato maggiore ha aggiunto che se ci sarà una guerra in Libano, “lo faremo con distinzione” e “sapremo combatterla in modo eccellente”.

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha detto che è “imperativo” che Israele faccia di più per proteggere i civili palestinesi a Gaza, che devono poter “tornare a casa. I civili palestinesi devono poter tornare a casa non appena le condizioni lo consentano” ha detto a Doha insieme al primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdelrahmane Al-Thani, nell'ambito del suo tour nei Paesi arabi e in Israele.

Dal 7 ottobre, più di mille bambini della Striscia di Gaza hanno perso una o entrambe le gambe in interventi di amputazione, spesso senza alcuna anestesia. “Sono più di dieci bambini al giorno che non potranno più correre, saltare a corda, giocare a pallone, andare in bicicletta. Vittime dell'orrore senza fine di un conflitto che da tre mesi si abbatte senza alcuna pietà sui più piccoli”. L'agghiacciante dato arriva da Save The Children, che cita in una nota i numeri diffusi dall'Unicef.

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha dichiarato che il governo del suo Paese non sostiene il trasferimento forzoso dei palestinesi dalla Striscia di Gaza.
"Questa non è la posizione del governo israeliano, del parlamento israeliano o del pubblico israeliano", ha detto in una intervista all'emittente Nbc. Alcuni ministri hanno parlato in favore di questa ipotesi, "ma la gente può dire quello che vuole, in un gabinetto di 30 ministri un ministro può dire quello che vuole, è la politica israeliana", ha spiegato Herzog, riferendosi ai due ministri di estrema destra Bezalel Smotich e Itamar Ben Gvir, che hanno provocato proteste a livello internazionale.

Al Jazeera condanna l'uccisione di giornalisti palestinesi "presi di mira" a Gaza dopo che due reporter che lavoravano per la tv con sede in Qatar sono morti in un attacco contro la loro auto. Hamza Wael Dahdouh, figlio del corrispondente da Gaza Wael Al-Dahdouh, e Mustafa Thuria, un videostringer per l'agenzia Afp che lavorava per Al Jazeera, sono morti nell'attacco a Rafah. "Al Jazeera Media Network condanna fermamente gli attacchi delle forze di occupazione israeliane contro le auto dei giornalisti palestinesi", ha affermato l'emittente in un comunicato, accusando Israele di "violazione dei principi della libertà di stampa". 

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