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Casa Bianca: “Fondi esauriti, stop agli aiuti a Kiev”. Continuano i bombardamenti russi. Il gelo cambierà le ostilità in Ucraina “Terreno più favorevole alla guerra di manovra meccanizzata”.

Kiev, 12 Gen 2024 - Il premier britannico Rishi Sunak sarà oggi in visita a Kiev, dove annuncerà un nuovo pacchetto di aiuti all'Ucraina: lo ha annunciato Downing Street.

Il gelo persistente in Ucraina probabilmente complicherà le operazioni in prima linea, ma potrebbe creare un terreno più favorevole per la guerra di manovra meccanizzata poiché il terreno gelerà fortemente nelle prossime settimane. Lo riferisce RBC-Ucraina con riferimento al rapporto ISW. L'esercito ucraino sottolinea che le truppe russe utilizzano meno munizioni di sbarramento a causa del freddo. Inoltre, gli occupanti utilizzano un numero notevolmente inferiore di droni a causa del rischio di congelamento del motore. Un ufficiale ucraino della brigata che opera vicino a Bakhmut ha dichiarato il 10 gennaio che la temperatura notturna scende fino a -18 gradi Celsius, per cui il personale non può rimanere nei posti di osservazione per più di poche ore. Secondo lui, l'intensità degli attacchi della fanteria russa in direzione di Bakhmut è diminuita, probabilmente a causa del significativo abbassamento della temperatura. 

Le temperature fredde combinate con la neve alta possono limitare la manovrabilità, ma il terreno ghiacciato migliorerà la guida nei mesi di gennaio e febbraio. Gli esperti dell’ISW continuano a credere che le forze russe molto probabilmente cercheranno di sostenere o intensificare le operazioni offensive locali lungo tutta la linea del fronte nell’Ucraina orientale, cercando di prendere e mantenere l’iniziativa indipendentemente dalle condizioni meteorologiche e del terreno.

"Si prevede che la capacità della Russia di rotazioni operative sosterrà il ritmo delle offensive localizzate nell'Ucraina orientale a breve termine", così l'Istituto per lo studio della guerra (ISW) nel suo ultimo aggiornamento: "Gli esperti sottolineano, tuttavia, che non è chiaro se le forze russe saranno in grado di effettuare rotazioni efficaci a lungo termine o in caso di intensificazione degli sforzi offensivi russi o di una significativa operazione controffensiva ucraina. L’uso strategico delle rotazioni operative da parte della Russia serve ad alleviare il graduale deterioramento delle forze d’attacco, che potrebbe altrimenti portare al culmine degli sforzi offensivi russi nel tempo. Sebbene vari fattori operativi abbiano storicamente avuto un ruolo nel culmine delle offensive russe in Ucraina, le limitazioni sulla manodopera e sulle formazioni efficaci in combattimento sono state costantemente un fattore primario".

Le carenze nel monitoraggio da parte dei funzionari statunitensi hanno fanno sì che gli Usa non sono in grado di monitorare più di 1 miliardo di dollari in armi ed equipaggiamenti militari forniti all'Ucraina. E' quanto afferma un'audit del Pentagono pubblicata oggi. Secondo il rapporto dell’Ufficio dell’ispettore generale del dipartimento della Difesa, il 59% degli 1,7 miliardi di dollari in equipaggiamenti militari che gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina e che erano destinati ad essere protetti da abusi o furti sono rimasti “scoperti”.
Mentre i funzionari dell’Amministrazione Biden hanno sottolineato che non ci sono prove che le armi siano state rubate, l’audit mette in discussione due anni di rassicurazioni da parte della Casa Bianca, secondo la quale un monitoraggio rigoroso avrebbe impedito che gli aiuti militari statunitensi forniti all’Ucraina venissero utilizzati in modo improprio.
I risultati dell'indagine renderanno probabilmente ancora più complicato il compito del presidente Joe Biden, che sta già lottando per ottenere l’approvazione del Congresso per ulteriori aiuti militari e finanziari alle forze ucraine, impegnate nella guerra contro la Russia. L'opposizione repubblicana alla Camera ha bloccato da mesi la richiesta di Biden al Congresso di 105 miliardi di dollari in più per Ucraina, Israele e altri obiettivi di sicurezza nazionale.

La Commissione europea è pronta a concedere al primo ministro ungherese Viktor Orban alcune concessioni per portare avanti un accordo di finanziamento quadriennale per l'Ucraina del valore di 50 miliardi di euro (55 miliardi di dollari), così in un articolo del Financial Times (FT), citando alti funzionari. "L’Ue si riunirà in un vertice speciale il 1° febbraio per rivedere il pacchetto di sostegno, al quale solo l’Ungheria si è opposta a dicembre. Con lo stallo degli aiuti statunitensi all’Ucraina, la garanzia di un accordo di finanziamento ha assunto una nuova urgenza.
La Commissione è disposta a dare a Orban l’opportunità di interrompere l’accordo di finanziamento nel 2025 in cambio della sua approvazione adesso, hanno detto al FT tre funzionari vicini alla questione."

Politico ha riferito il 9 gennaio che l’Ungheria potrebbe essere disposta a ritirare il suo veto se i finanziamenti fossero soggetti a rinnovo annuale. Un simile accordo consentirebbe a Budapest di ottenere ogni anno nuove concessioni dall’Ue.

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