Roma, 17 Gen 2024 – Ieri a Roma, la Cassazione ha ribadito l'associazione mafiosa per il clan Casamonica nell'ambito del maxiprocesso al gruppo criminale romano che vede imputate una trentina di persone, tra cui anche i vertici. La Suprema Corte ha accolto il ricorso del procuratore generale, riconoscendo nei confronti di alcuni capi anche l'aggravante dell'associazione armata. Per loro è stato, quindi, disposto un nuovo processo di appello per la rideterminazione della pena.
Con la sentenza i giudici hanno confermato l'esistenza di una associazione parallela dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, con funzione agevolatrice dell'associazione mafiosa. Confermate inoltre le statuizioni di colpevolezza per i reati fine dell'associazione finalizzata allo spaccio e di quella di stampo mafioso, questi ultimi costituiti da usure, estorsioni, esercizio abusivo del credito, detenzione di armi e trasferimento fraudolento di valori.
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