Roma, 30 Gen 2024 - Nel 2023 il Prodotto Interno Lordo italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,7% rispetto al 2022, chiuso a +3,7%. Lo rende noto l'Istat precisando che nel 2023 ci sono state due giornate lavorative in meno del '22 e che i risultati dei conti nazionali annuali saranno diffusi il prossimo 1 marzo. La stima del governo contenuta nella Nadef indicava per lo scorso anno una crescita dello 0,8% ma, dopo lo scoppio della guerra tra Israele e Hamas, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha evidenziato il rischio di un rallentamento dell'economia e quindi di una revisione al ribasso delle previsioni.
Nel quarto trimestre 2023 il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente (in leggera accelerazione rispetto al +0,1% dei mesi luglio-settembre) e dello 0,5% in termini tendenziali. La variazione congiunturale del quarto trimestre, precisa ancora l'Istat, è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell'agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia nell'industria sia nei servizi. Dal lato della domanda, si stima un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto positivo della componente estera netta.
L'istituto statistico in base alle stime provvisorie sul quarto trimestre 2023 calcola la variazione del Pil italiano acquisita per il 2024 di +0,1%. La variazione acquisita è quella che si otterrebbe se nei quattro trimestri 2024 la crescita economica rimanesse pari a zero
Crescita anche nell'Eurozona: “La crescita annuale dell'Eurozona e dei ventisette Paesi dell'Ue nel 2023 è stata dello 0,5%”, comunica Eurostat nella sua prima stima flash sul Pil. Il Pil tedesco nel quarto trimestre 2023 è sceso dello 0,3% rispetto al trimestre precedente. Lo comunica l'Ufficio federale di statistica, in base a dati provvisori, come riporta Dpa. Nel 2023 il Pil al netto dei prezzi è sceso dello 0,3% confermando le prime stime del 15 gennaio.
Il premier spagnolo Sanchez esulta per il +2,5% del Pil nel 2023: la Spagna "cresce con forza", con un incremento che ha superato "ogni aspettativa", dimostrando che "è possibile coniugare crescita economica, creazione di nuovi posti di lavoro e misure di protezione per cittadini e aziende", commenta su X. "La Spagna governa", ha anche sottolineato Sánchez, ricordando che l'anno scorso sono anche stati creati circa "780.000 posti di lavoro".
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