Kiev, 30 Gen 2024 - Lanci di droni incrociati nella notte: dalla Russia sull'Ucraina, dalle forze ucraine su Crimea e regioni russe frontaliere.
L'aereonautica militare ucraina ha riferito stamattina che le forze ucraine hanno abbattuto 15 dei 35 droni "kamikaze" di tipo Shahed lanciati dalla Russia dalla sera precedente. Secondo quanto riferito, i russi hanno anche lanciato due missili S-300 sulla regione ucraina di Donetsk.
Uno degli obiettivi principali dell'Ucraina per l'anno in corso è quello di tenere testa alla Russia nelle operazioni con i droni. Lo ha detto ieri sera il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Il 19 dicembre Zelensky ha annunciato che l''Ucraina avrebbe prodotto un milione di droni nel 2024
Sostenere l'Ucraina "è un investimento per la nostra sicurezza" e fornire Kiev di armi è "la via verso la pace". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, a Washington dove ha incontrato il segretario di Stato Antony Blinken e il Consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. "Il presidente Putin - ha ricordato Stoltenberg - ha iniziato questa guerra quasi due anni fa e potrebbe finirla oggi se smettesse di attaccare un vicino". Certo, ha proseguito, “la guerra potrebbe anche finire se l'Ucraina smettesse di difendersi, ma ciò non significherebbe la pace: significherebbe l'occupazione russa, e l'occupazione non è pace. Una pace giusta richiederà che il presidente Putin si renda conto che non otterrà ciò che vuole sul campo di battaglia. Mosca deve accettare una soluzione negoziata in cui l'Ucraina prevalga come nazione sovrana e indipendente. Ciò che accade attorno al tavolo delle trattative è indissolubilmente legato alla situazione sul campo di battaglia. Quindi, se vogliamo una pace giusta e duratura, dobbiamo fornire all'Ucraina più armi e munizioni. Le armi all'Ucraina sono la via verso la pace”.
I paesi dell'Unione europea hanno concordato di accantonare il ricavato dei fondi russi bloccati per donarli all'Ucraina. La presidenza di turno belga scrive su X/Twitter che gli ambasciatori dei 27 Stati membri si sono accordati sulla proposta: "Gli ambasciatori dell'UE hanno appena concordato in linea di principio una proposta sull'utilizzo dei profitti straordinari relativi ai beni bloccati per sostenere la ricostruzione dell'Ucraina". Ma è ancora necessaria una decisione formale prima che la proposta diventi realtà.
Il capo della diplomazia americana, Antony Blinken, ritiene fondamentale che il Congresso approvi una nuova dotazione di bilancio per l'Ucraina, altrimenti tutto ciò che è stato raggiunto "sarà compromesso". "In caso contrario, tutto ciò che gli ucraini hanno realizzato e che noi li abbiamo aiutati a realizzare sarà compromesso", ha dichiarato Blinken in una conferenza stampa a fianco del segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg. Anche quest'ultimo, che si trova a Washington per una serie di colloqui, ha chiesto il mantenimento dell'aiuto all'Ucraina, sottolineando che "la brutale guerra condotta dalla Russia contro l'Ucraina si avvicina al suo secondo anniversario" e che "la vittoria della Russia non farebbe che incoraggiare l'Iran, la Corea del Nord e la Cina". Stoltenberg è stato ricevuto in mattinata dal capo del Pentagono, Lloyd Austin, e ha parlato anche con il Consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan. Oggi al Congresso si terrà un incontro tra i leader repubblicani e democratici che stanno negoziando un accordo su un nuovo pacchetto di aiuti per l'Ucraina.
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