Gaza, 9 Feb 2024 – Il massimo inviato delle Nazioni Unite per il Medioriente ha messo in guardia dalle conseguenze "catastrofiche" di un'offensiva israeliana nella città meridionale di Gaza, Rafah, che taglierebbe l'unico punto di ingresso funzionante per gli aiuti umanitari.
Tor Wennesland ha dichiarato durante una conferenza stampa delle Nazioni Unite che sono in corso intense discussioni tra Israele ed Egitto su ciò che può essere fatto lungo il Corridoio Philadelphia, una minuscola zona cuscinetto al confine di Gaza con l'Egitto. Il corridoio è smilitarizzato secondo i termini dell'accordo di pace israelo-egiziano del 1979.
Il mese scorso il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Hamas continua a contrabbandare armi al di là del confine, affermazione che l'Egitto nega con veemenza, e che la guerra non potrà finire "finché non chiuderemo questa breccia", riferendosi al corridoio. Wennesland ha detto di non vedere altro modo per uscire da questa disputa se non quello di far sedere e far parlare le due parti, aggiungendo di essere certo che la questione era all'ordine del giorno della recente visita del segretario di Stato americano Antony Blinken al Cairo e dei colloqui in corso in Israele.
Almeno 8 persone sono state uccise e altre 18 ferite da attacchi israeliani contro due case a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove centinaia di migliaia di sfollati hanno cercato rifugio dai combattimenti e dai bombardamenti. Lo riferisce l'emittente araba Al Jazeera.
Gli Stati Uniti non sosterranno un'operazione militare di Israele a Rafah, la località nel Sud della Striscia di Gaza, dove in questo momento sono rifugiati un milione di palestinesi. Lo ha detto il portavoce per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby: "La nostra opinione è che qualsiasi grande operazione militare a Rafah in questo momento e in queste circostanze", senza la dovuta considerazione per la sicurezza dei palestinesi sfollati, "sarebbe un disastro e non la sosterremmo".
Sangue, grida, due uomini feriti e sotto shock mentre per un terzo non c'è nulla fare. Sono le immagini di quanto è accaduto ad un'autoambulanza palestinese finita nel mirino del fuoco israeliano.
L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che quattro persone sono morte e diverse altre rimaste ferite in un bombardamento israeliano che ha colpito un asilo occupato da sfollati nella città di Zawayda, nel centro della Striscia di Gaza.
L'aeronautica militare israeliana ha dichiarato che le decine di suoi aerei schierati sul Libano potrebbero "trasformarsi in centinaia" pronte a operare "entro pochi minuti".
"Le decine di aerei che operano attualmente nei cieli del Libano sono solo una parte delle nostre capacità: una volta dato l'ordine, la mia intenzione è che queste decine diventino centinaia di aerei in grado di eseguire tutte le missioni in pochi minuti dal lancio di operazioni nei cieli del Libano", ha detto il generale maggiore Tomer Bar citato dai media internazionali.
L'Intelligence americana ha riferito al Congresso che Israele ha indebolito le capacità di Hamas ma non è vicina all'eliminazione del gruppo.
Lo riporta il New york Times citando alcune fonti, secondo le quali i funzionari americani hanno sollevato dubbi sulla distruzione o eliminazione di Hamas come obiettivo realistico.
La distruzione da parte di Israele di tutti gli edifici palestinesi lungo il confine di Gaza con l'obiettivo di creare una "zona cuscinetto" è un crimine di guerra. E' quanto denunciato dall'Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, Volker Turk. "La vasta distruzione di proprietà da parte di Israele, non giustificata da necessità militari e portata avanti illegalmente e sfrenatamente, costituisce una grave violazione della Quarta Convenzione di Ginevra e un crimine di guerra", ha sottolineato in una nota.
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