Cagliari, 21 Feb 2024 - Con le Presidenziali alle porte, un colpo di scena fa ritornare alle elezioni del 2020 quando Donald Trump, presidente uscente, venne sconfitto da Joe Biden. Lo scontro tra repubblicani e democratici, i primi che ripropongono ancora Trump e i secondi che insistono sul reincarico di Biden, si fece aspro passando dall'assalto al Campidoglio alle richieste di impeachment. Per più di un anno, l'attuale inquilino della Casa Bianca è stato accusato di aver “fatto affari” con il colosso dell'energia Burisma, azienda che opera prevalentemente in Ucraina, facendo assumere come consulente il figlio Hunter Biden. Accuse mosse dall'ex talpa dell'Fbi, Alexander Smirnov, test chiave nel processo contro i Biden, che, stando a quanto riporta Cnn, ha confessato agli investigatori di aver avuto contatti con “quattro 007 russi”.
Smirnov, in altre parole, avrebbe mentito nel raccontare dei presunti affari ucraini del Presidente Biden. Negli atti dichiarò di aver avuto contatti stretti con la holding ucraina Burisma venendo a conoscenza da alcuni manager che Hunter Biden era stato assunto come consulente per “proteggere” l'azienda (Smirnov raccontò in particolare di due incontri con i manager ucraini avvenuti negli anni 2015 e 2016, ma di cui non è stata trovata traccia). L'ex informatore della Fbi, 43 anni, israeliano, arrestato per aver mentito riguardo le presunte tangenti di milioni di dollari incassate da Joe Biden e il figlio Hunter con gli ucraini, aveva contatti “alti” con dirigenti dell'intelligence russa.
Arrestato all'Harry Reid International Airport di Las Vegas, in Nevada, Smirnov ricevette la garanzia dagli 007 russi di poter vivere lontano dagli Stati Uniti. Se fosse stato scoperto, nel suo doppio ruolo di informatore e depistatore, avrebbe potuto beneficiare di sei milioni di dollari.
Ora dovrà difendersi da false dichiarazioni e della creazione di documenti artefatti: rischia una condanna di venticinque anni. La sua condotta “ha preso di mira il presunto candidato di uno dei due principali partiti politici degli Stati Uniti e ha propagato attivamente nuove menzogne che potrebbero avere un impatto sulle elezioni statunitensi. Continua a farsi sentire il peso delle ricadute delle false accuse di corruzione sui Biden” affermano i procuratori dell'inchiesta, facendo riferimento all'indagine di impeachment promossa dai repubblicani alla Camera (221 voti a favore e 212 voti contrari).
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