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A Odessa bombe russe a 150 metri dalle auto di Zelensky e Mitsotakis.

Odessa, 6 Mar 2024 – Cinque persone sono rimaste uccise in un attacco russo alle infrastrutture portuali ucraine di Odesa mercoledì, secondo quanto riferito da un portavoce della marina militare alla testata Ukrainska Pravda. Il presidente Volodymyr Zelensky e il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis si trovavano nel porto di Odesa sul Mar Nero e hanno sentito l'esplosione di un attacco nelle vicinanze.

"Condanno fermamente il vile attacco contro Odessa da parte della Russia durante la visita di Volodymyr Zelensky e Kyriakos Mitsotakis. Nessuno è intimidito da questo nuovo tentativo di terrorismo, certamente non i due leader sul campo né il coraggioso popolo ucraino". Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "Più che mai, siamo al fianco dell'Ucraina", aggiunge. Toni simili per il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, sempre su X: "L'attacco a Odessa durante la visita del Presidente Zelensky e del primo ministro Mitsotakis è un altro segno delle tattiche codarde della Russia nella sua guerra di aggressione contro l'Ucraina. Ciò è riprovevole e addirittura al di sotto delle regole del Cremlino. Il pieno sostegno dell’Ue all’Ucraina e al suo popolo coraggioso non vacillerà.

Sono state segnalate esplosioni a meno di 200 metri dal convoglio di auto che trasportava il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, pochi minuti prima che i due leader si incontrassero indenni nella città ucraina di Odessa. Secondo la televisione privata SKAI, le esplosioni sono avvenute a soli 150 metri dal convoglio e sono state causate da un attacco di un drone russo. Fonti governative greche hanno dichiarato che Mitsotakis e tutti i membri della sua delegazione sono in buona salute, mentre pochi minuti dopo l'incidente Mitsotakis e Zelensky hanno tenuto il loro incontro come da programma. Subito dopo le esplosioni, il convoglio greco ha deviato dal percorso previsto, seguendo le istruzioni delle autorità ucraine, afferma la tv. Secondo il corrispondente dell'emittente pubblica greca ERT a Odessa, durante l'incontro dei due leader è stato segnalato anche un attacco con missili balistici in città, che ha fatto suonare le sirene e attivato la difesa aerea. La città portuale nel sud-ovest dell'Ucraina è stata oggetto di un altro attacco aereo sabato. Il viaggio di Mitsotakis in Ucraina non era stato annunciato in precedenza, ma oggi i media greci hanno rivelato che si trattava di una visita lampo a Odessa per incontrare Zelensky e mostrare il sostegno di Atene a Kiev nella guerra contro la Russia.

La Grecia continuerà a stare al fianco dell'Ucraina, ha detto il primo ministro Kyriakos Mitsotakis, dopo aver incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Odessa. "La mia presenza qui riflette il rispetto di tutto il mondo libero per il vostro popolo e sottolinea l'impegno della Grecia a rimanere al vostro fianco", ha detto Mitsotakis a Zelensky, alla sua prima visita nel paese dopo l'invasione russa del febbraio 2022. La Grecia, membro della Nato e tradizionale alleato dell'Ucraina nel tentativo di entrare nell'alleanza militare e nell'Unione europea, ha offerto aiuto militare. "Abbiamo discusso di quali altri mezzi possiamo utilizzare per espandere lo spazio di sicurezza nel Mar Nero. Come aggiungere protezione alla nostra popolazione, sia militare che civile. Abbiamo bisogno di una maggiore difesa aerea", ha dichiarato Zelensky. Zelensky ha detto che la Grecia parteciperà a un vertice sulla formula di pace in Svizzera. Zelenskiy e Mitsotakis hanno visitato un edificio residenziale, luogo dell'attacco di un drone russo di sabato, che ha ucciso 12 persone, tra cui cinque bambini.

La Russia ha attaccato con successo un hangar che ospitava droni navali ucraini in un attacco al porto di Odesa mercoledì, ha detto il ministero della Difesa russo. "L'obiettivo è stato raggiunto. L'obiettivo è stato colpito", ha dichiarato il ministero in un comunicato che Reuters non ha potuto verificare in modo indipendente.
L'Ucraina ha fatto largo uso di droni navali per colpire le navi russe nel Mar Nero. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha detto mercoledì che ci sono stati morti e feriti in un attacco russo a Odesa. Successivamente, un portavoce della Marina ha dichiarato all'organo di informazione Ukrainska Pravda che le vittime erano cinque.

"Dobbiamo trovare urgentemente modi per garantire la produzione e la fornitura di armamenti e munizioni all'Ucraina: questo deve essere un impegno collettivo dell'Unione europea e va realizzato con tutti gli strumenti comunitari a disposizione". Lo ha affermato il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, al termine dell'incontro, avvenuto oggi a Bucarest, con la sua omologa rumena, Luminita-Teodora Odobescu.
Landsbergis e Obodescu hanno sottolineato che l'aumento della produzione militare rappresenta una condizione necessaria tanto per garantire un sostegno a lungo periodo all'Ucraina, che per implementare le capacità di difesa e deterrenza del continente.
Nel corso dei colloqui, i due ministri hanno inoltre convenuto sulla necessità di adottare misure per  il rafforzamento della deterrenza e della difesa del fianco orientale della Nato lavorare a un nuovo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia.
Sostegno è stato espresso anche per l'integrazione europea di Ucraina e Moldavia. Landsbergis e Obodescu hanno, a tal proposito, invitato l'Unione europea ad avviare al più presto i negoziati di adesione dei due Paesi.

 Il Regno Unito è disposta a concedere in prestito all'Ucraina tutti i beni della banca centrale russa congelati nel paese sulla base del fatto che Mosca sarà costretta a pagare le riparazioni all'Ucraina alla fine della guerra. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico, David Cameron. Il segretario del Foreign Office ha dichiarato che gli asset sarebbero stati utilizzati a garanzia per il pagamento delle riparazioni. Il piano è più radicale rispetto alle proposte discusse nell'Unione Europea, che prevedono che all'Ucraina vengano dati solo gli extra profitti degli asset della banca centrale russa detenuti dall'Occidente. I profitti annuali sono stimati in 4 miliardi di dollari. Cameron ha detto ai suoi colleghi che "c'è l'opportunità di usare qualcosa come un prestito o un'obbligazione che usi effettivamente i beni russi congelati come garanzia per dare quel denaro agli ucraini sapendo che lo recupereremo quando la Russia pagherà le riparazioni. Questo potrebbe essere un modo migliore per farlo. Puntiamo alla massima unità del G7 e dell'Ue su questo punto, ma se non riusciamo a ottenerla penso che dovremo procedere con gli alleati che vogliono intraprendere questa azione".

L'esercito ucraino condurrà lavori per stabilizzare la linea del fronte e mira a formare unità per azioni di controffensiva nel corso dell'anno, ha detto mercoledì un comandante militare di alto livello. Oleksandr Pavliuk, il comandante delle forze di terra recentemente nominato, ha detto in un commento televisivo che il compito dell'Ucraina è quello di raggruppare le forze per creare unità "e condurre operazioni di controffensiva quest'anno".

L'accordo sul nuovo Epf - il Fondo Europeo per la Pace - per fornire aiuti militari all'Ucraina "è vicino" e con ogni probabilità arriverà settimana prossima, in tempo per il vertice dei leader del 21-22 marzo. Lo dichiarano diverse fonti diplomatiche all'Ansa. Al momento i negoziati continuano per accogliere le esigenze sia della Francia - che insiste sulla necessità di 'comprare europeo' - sia della Germania, che invece vuol vedere riconosciuti gli aiuti bilaterali forniti a Kiev dal computo dei contributi da versare al fondo. L'alto rappresentante Josep Borrell ha inviato agli Stati membri una proposta per superare la logica del 'vecchio' Epf - dove le capitali venivano rimborsate al 50% per gli aiuti forniti a Kiev - e creare uno strumento specifico per l'Ucraina, più incentrato sugli appalti congiunti (dato che i magazzini sono ormai essenzialmente vuoti). La logica del vecchio Epf ha poi indispettito diversi Paesi, Germania in testa. "I tedeschi sono stufi di pagare il 25% del totale per poi vedere la Polonia e l'Estonia inviare in Ucraina vecchi arnesi sovietici e coi rimborsi comprarsi armi americane", spiega un diplomatico. "Il sistema va riformato - aggiunge - ma allo stesso tempo va preservato un meccanismo d'intervento europeo, per mostrare a Usa e Russia che l'Ue è un attore geopolitico". La difficoltà, come sempre, sta però nel trovare una quadra tra le esigenze dei 27. Oltre a Berlino c'è infatti Parigi, che insiste per avere la clausola degli acquisti made in Europe. In linea generale viene condivisa dagli altri 26 ma si preme perché sia quantomeno resa flessibile dalle esigenze impellenti dell'Ucraina, che ha un disperato bisogno di munizioni. E qui s'inserisce l'iniziativa ceca (acquistare lotti per un totale di 800mila proiettili sui mercati internazionali). Emmanuel Macron da Praga ha detto che la Francia ha intenzione di entrare nella partita e ha espressamente dichiarato che si potranno usare i fondi dell'Epf per gli acquisti. "Queste affermazioni non sono ancora percolate sui tavoli negoziali, forse serve ancora un po' di tempo", nota un altro diplomatico. Che conferma l'intenzione di tutti a chiudere prima del vertice. 

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