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Ue, i 27 trovano l’accordo sugli aiuti militari a Kiev: previsti 5 miliardi per il 2024.

Bruxelles, 13 Mar 2024 – Fumata bianca al comitato dei rappresentanti permanenti presso l'Ue (Coreper) sull'approvazione della Ukraine Assistance Facility (Uaf) per fornire aiuti militari urgenti a Kiev. La misura, che vale 5 miliardi di euro per il 2024, è frutto di un compromesso e prevede la possibilità di acquistare armi - e ottenere i rimborsi dal fondo - sul mercato internazionale qualora l'industria europea non sia in grado di evadere rapidamente gli ordini. L'UAF rientra all'interno del Fondo Europeo per la Pace (EPF). 

"Ce l'abbiamo fatta: il Coreper ha raggiunto un accordo sul Fondo di assistenza all'Ucraina. Il Fondo ci consentirà di aumentare il nostro sostegno militare all'Ucraina con altri 5 miliardi di euro. Il messaggio è chiaro: sosterremo Kiev con tutto ciò che è necessario per prevalere". Lo scrive su X l'alto rappresentante Ue Josep Borrell.

"L'Italia è stata tra i principali artefici della soluzione di compromesso raggiunto oggi tra i Ventisette sul nuovo Fondo per l’Assistenza all’Ucraina (UAF)". Lo si apprende da fonti diplomatiche Ue. "La soluzione raggiunta oggi e promossa dall'Italia - spiega la fonte - permette di raggiungere l'obiettivo primario dell'assistenza militare all'Ucraina in tempi rapidi. L'Italia ha in particolare promosso - assieme all'Olanda - l'introduzione di flessibilità che hanno permesso di conciliare le diverse sensibilità nazionali sul nuovo strumento, in particolare per quanto riguarda l'estensione del mercato al di là dell'UE per reperire il materiale necessario all'assistenza militare dell'Ucraina, al fine di evitare ritardi dell'appoggio a Kiev".
I Ventisette hanno confermato il proprio consenso alla Decisione del Consiglio che istituisce il Fondo per l’Assistenza all’Ucraina (UAF). Da un punto di vista tecnico, si tratta di modifica dello Strumento Europeo per la Pace che in primo luogo ne aumenta il bilancio, prevedendo per il nuovo Fondo 5 miliardi per il 2024. Il Consiglio Europeo straordinario del 1° febbraio 2024 aveva invitato il Consiglio a raggiungere entro l’inizio di marzo un accordo sul Fondo per l’Assistenza all’Ucraina.
"Nel corso del negoziato, le soluzioni proposte dall'Italia (assieme all'Olanda) sono state sostenute convintamente da una ventina di Stati e oggi sono state approvate con la decisione dei Ventisette - riferisce la fonte -. La soluzione di compromesso trovata oggi ha il merito di salvaguardare il principio di fondo per cui UAF è stato concepito: finanziare e assicurare continuità all’assistenza militare all’Ucraina il prima possibile e senza subordinare la fornitura del materiale alla sua disponibilità da parte dell’industria europea".
Trattandosi di uno strumento Ue - spiega ancora la fonte - c’è ovviamente un principio di preferenza europea negli acquisti di armi, ma è recessivo rispetto all'obiettivo primario del Fondo, che è l'aiuto all'Ucraina (e non il rafforzamento dell'industria europea). Pertanto, resta la possibilità di importare componentistica da Paesi terzi nel quadro delle catene di approvvigionamento dell’industria europea e nel quadro delle capacità di coalizione (Ukraine Defence Contact Group anche noto come Ramstein) per tutti i tipi di forniture (siano esse derivanti da stock degli Stati membri o da loro acquisti unilaterali o congiunti). La Decisione sarà formalizzata al Consiglio Affari Esteri di lunedì prossimo 18 marzo.

“Ci rivolgiamo ai nostri concittadini: ai residenti della città di Belgorod, ai funzionari dell'amministrazione di Belgorod e a tutti coloro che ci ascoltano. Gli assassini di Putin stanno lanciando attacchi massicci contro le pacifiche città ucraine, nascondendosi tra le vostre case, le scuole dei vostri figli e le istituzioni statali. Ogni giorno decine di persone comuni e innocenti (soprattutto donne e bambini) vengono uccise dai bombardamenti provenienti da Belgorod. I bombardamenti sull'Ucraina dal territorio di Belgorod devono cessare! Per questo siamo costretti ad infliggere fuoco alle postazioni militari che sono di stanza nelle città di Belgorod e Kursk. Per evitare vittime tra i civili, invitiamo tutti a lasciare immediatamente le città. Chiediamo alle autorità locali di preservare le vite umane e di iniziare l'evacuazione delle città di Kursk e Belgorod”. È quanto si legge su una dichiarazione congiunta di Legione libertà della Russia, Battaglione siberiano e Corpo dei volontari russi, le tre formazioni armate che hanno attaccato ieri alcuni territori russi al confine con l'Ucraina.

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