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Ieri a Roma Decaro dalla piazza di Libera: “L’amministrazione comunale di Bari lotta da anni contro le mafie”.

Roma, 22 Mar 2024 - “Ci sarà una commissione” che dovrà valutare l'ipotesi di scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, precisa Antonio Decaro ai microfoni di RaiNews24, il sindaco di Bari travolto in queste ore dall'attenzione mediatica per l'annuncio del ministro dell'Interno Piantedosi dell'avvio di una procedura di verifica.

“Ho avuto quella telefonata mentre ero in macchina con la scorta”, ha detto il sindaco sottolineando di essere un personaggio istituzionale da 9 anni sotto protezione proprio perché combatte la criminalità organizzata a viso aperto. “La lotta alla mafia si fa sì con le indagini e la magistratura, ma si fa anche con l'antimafia sociale, con l'impegno quotidiano di tutti noi, e anche con giornate come queste che fanno vedere da che parte sta il Paese”, ha detto dalla manifestazione che celebra la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie.

“Mi ha inquietato che ci sono state polemiche e anche fotografie di parlamentari dell'altra parte politica che chiedevano al ministro dell'Interno questa cosa, in una città in cui da anni combattiamo la criminalità organizzata”, ha detto il sindaco. 

“La procura della Repubblica, il giorno degli arresti, ha detto che era un elemento limitato e circostanziato e l'amministrazione comunale ha sempre dimostrato di esercitare un'azione di contrasto contro la criminalità organizzata”, ha precisato Decaro.

Ieri le lacrime a conclusione del suo intervento nella sala del Consiglio comunale di Bari. Una sala piena di cittadine e cittadini per ascoltare il sindaco Antonio Decaro. Tra di loro anche chi ha partecipato attivamente, mettendo a rischio anche sé stesso e i propri affetti, alla lotta contro “i 14 clan” mafiosi che sono presenti in quel territorio. 

“Le lacrime di oggi erano legate alla presenza di persone che ho contribuito a liberare dal cappio dell'usura che, sapendo della conferenza stampa, hanno volontariamente deciso di venire. Mi hanno salutato e hanno pianto con me, perché sono persone che ho convinto a denunciare”. 

Il sindaco ha parlato di "un atto di guerra" che richiede "una legittima difesa" della "città che da tempo "combatte la mafia a testa alta". Mancano solo tre mesi al voto per il rinnovo dell'amministrazione comunale e Decaro ritiene che questa sia una mossa del centrodestra per "inquinare la campagna elettorale e fare annullare la partita. A Bari perdono da 20 anni - ha detto - e alcuni di loro, come Savastano in Gomorra, dicono 'andiamo a riprenderci la città'. Ma la città è dei baresi, non è di nessuno".

Su impulso dei parlamentari di centrodestra, dopo gli arresti del 26 febbraio scorso, epilogo dell'inchiesta Codice interno che ha disvelato un presunto sistema di voto di scambio politico-mafioso alle elezioni comunali del 2019. Per infiltrazioni mafiose anche l'azienda municipalizzata del trasporto urbano, l'Amtab, è stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria per un anno. Ed inoltre il Viminale invierà un'ispezione in Prefettura a Bari in seguito al caso, emerso in un'inchiesta, della funzionaria che si rivolse ad un indagato vicino al clan per riavere l'auto che le era stata rubata.

Tra le 130 persone finite in carcere e ai domiciliari ci sono anche Carmen Lorusso, consigliera eletta con il centrodestra e poi passata nella maggioranza di Decaro e suo marito Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale. 

"Questo governo - ha replicato il ministro dell'Interno della Lega Matteo Piantedosi - ha dichiarato guerra alle mafie e non certo agli amministratori locali. Capisco l'amarezza del sindaco di Bari" ma "il nostro governo da quando si è insediato ha già sciolto 15 Comuni in prevalenza di centrodestra".

Sabato in piazza a sostegno del sindaco, la manifestazione organizzata dal PD

Sabato mattina nel capoluogo pugliese si terrà una manifestazione in sostegno del sindaco: "Giù le mani da Bari. #Io sto con Decaro", è il titolo. "Questo sabato mattina saremo a Bari al fianco delle forze sindacali e di tantissime sigle dell'associazionismo - spiega il segretario del Partito democratico Domenico De Santis - che hanno scelto di mobilitarsi per gridare a gran voce che Bari non si tocca. Annulliamo quindi la grande Assembla regionale del Pd che avevamo convocato e tutte le iniziative dei territori perché riteniamo di dover essere tutti a manifestare. In difesa di questi 20 anni, delle migliaia di persone oneste che li hanno resi possibili, del sindaco Decaro e delle sue battaglie coraggiose, del futuro che - sottolinea - dobbiamo costruire adesso, tutte e tutti assieme. I poteri criminali non possono nulla davanti alla forza della stragrande maggioranza del popolo barese che si ribella quotidianamente contro la Mafia".  L'appuntamento è per le 10.30.

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