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Gaza, voci di tregua: “Progressi nei negoziati al Cairo”. Israele minimizza e Hamas accusa. Gli israeliano gelano le speranze: “C’è distanza tra le parti”.

Gaza, 8 Apr 2024 - La guerra di Gaza scoppiata sei mesi fa ha avuto un bilancio umano spaventoso. Almeno 33.137 persone sono state uccise nel territorio palestinese assediato nella campagna di rappresaglia di Israele per l'attacco di Hamas del 7 ottobre, secondo il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas. 

Il raid senza precedenti di Hamas nel sud di Israele ha ucciso 1.170 israeliani e stranieri, la maggior parte dei quali civili, secondo un conteggio dell'Afp basato su dati ufficiali israeliani. Mentre Hamas si è rifiutato di dire quanti combattenti ha perso, Israele sostiene di averne uccisi più di 12.000. Come molte delle cifre sulle vittime della guerra, anche questa è impossibile da confermare in modo indipendente.

L'attacco di Hamas del 7 ottobre ha causato la morte di 1.170 israeliani e stranieri, la maggior parte dei quali civili. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver perso circa 600 soldati dall'inizio della guerra, 260 dei quali uccisi nella stessa Gaza da quando è entrato in azione il 27 ottobre. Diciassette israeliani - soldati, coloni e civili - sono stati uccisi nelle violenze nella Cisgiordania occupata da Israele. Otto civili e 10 soldati israeliani sono morti nel nord a causa di attacchi missilistici e di razzi di Hezbollah dal Libano, con decine di migliaia di sfollati. Dei circa 250 ostaggi israeliani e stranieri rapiti da Hamas il 7 ottobre, 129 rimangono a Gaza, di cui 34 sono morti secondo i militari. I corpi di 12 ostaggi sono stati restituiti a Israele. L'esercito israeliano ha dichiarato che dal 7 ottobre sono stati lanciati in Israele 9.100 razzi da Gaza. Ha richiamato 300.000 riservisti, il 17% dei quali sono donne.

Israele minimizza le aspettative di un accordo con Hamas dopo che fonti egiziane hanno parlato di progressi nei negoziati al Cairo. “Non vediamo ancora nessun accordo all'orizzonte - ha detto una fonte israeliana a Ynet - La distanza tra le parti è ancora grande”. Una smentita, dunque, che gela l'ottimismo arrivato dall'Egitto secondo cui un accordo sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi sarebbe vicino. Citate dalla tv libanese al Mayadeen, vicini agli Hezbollah, le fonti hanno lamentato “l'ostinazione” di Israele, affermando che “al momento non ci sono progressi”.

La delegazione israeliana al Cairo non avrebbe risposto a nessuna delle richieste poste da Hamas e questo avrebbe bloccato qualunque progresso nelle trattative. Lo ha
dichiarato all'emittente al-Jazeera una fonte autorevole di Hamas. Intanto i negoziatori di Hamas hanno lasciato la capitale egiziana per consultarsi con i leader del gruppo. Hamas sta chiedendo un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza, la possibilità che i palestinesi possano rientrare nelle loro case nel nord dell'enclave palestinese e il ritiro completo delle forze di difesa israeliane, così come uno scambio tra detenuti palestinesi e ostaggi oltre alla distribuzione di cibo per la popolazione.

"Questa volta è diverso, erano mesi che non eravamo così vicini a un accordo", dice una fonte dell'emittente israeliana Channel 12 sui negoziati del Cairo tra Israele e Hamas per una tregua nella Striscia di Gaza.

Poco prima una fonte egiziana aveva rivelato che i colloqui hanno registrato "grandi progressi" e che le trattative continueranno dopo una pausa di 48 ore.

“Tel Aviv è preoccupata per le minacce dell'Iran”, dice Eric Salerno a Rainews24. “Quindi ripiega le truppe per dispiegarle in forze al nord verso il Libano e su altri fronti”, ha aggiunto.

L'Australia ha incaricato un ex comandante militare di investigare sull'uccisione dei sette operatori umanitari nella Striscia di Gaza a opera delle forze armate israeliane.
Nel raid, che ha portato alla sospensione di due ufficiali israeliani, è morto anche il cittadino australiano Lalzawmi "Zomi" Frankcom, che faceva parte dello staff di volontari di World Central Kitchen. La ministra degli Esteri australiana Penny Wong ha rivolto una dura critica a Israele e ha nominato un consigliere speciale per la valutazione del caso nella persona del comandante in pensione Mark Binskin, che si aggregherà all'indagine in corso. 
"L'Australia ha chiarito al governo israeliano le nostre aspettative e la fiducia che il nostro impegno sarà assecondato", ha detto Wong, aggiungendo l'auspicio che siano chiarite fino in fondo le responsabilità del caso.

L'emittente israeliana Channel 13 tv ha riferito che Israele si sta preparando a iniziare l'evacuazione di Rafah, nell'estremo sud della Striscia di Gaza, entro una settimana e che il processo potrebbe richiedere diversi mesi. Dopo il ritiro parziale delle truppe, l'emittente riporta che il ministero della Difesa di Tel Aviv sta pubblicando una gara d'appalto per l'acquisto di decine di migliaia di tende. Si prevede l'acquisto di circa 40mila tende, ciascuna adatta a 12 palestinesi. Le tende saranno consegnate a organizzazioni internazionali, per realizzare una grande tendopoli a cui arriveranno gli sfollati da Rafah diretti a nord.

Il Ministro della Difesa israeliano annuncia che il ritiro da Khan Younis serve a preparare l'attacco militare su Rafah. 
Lo riporta AFP nello stesso momento in cui il portavoce della Casa Bianca per la sicurezza nazionale, John Kirby, dichiara all'emittente Abc che gli Stati Uniti ritengono che il parziale ritiro israeliano dal sud della Striscia di Gaza "sia in realtà solo un momento di riposo e di rifornimento per queste truppe che sono state sul terreno per quattro mesi e non necessariamente, a quanto ci risulta, indicativo di una nuova operazione in arrivo per queste truppe".

“Ho detto chiaramente alla comunità internazionale: non ci sarà cessate il fuoco senza il ritorno degli ostaggi”, dice il premier israeliano Benyamin Netanyahu. “Questa - ha aggiunto - è la politica del governo israeliano e accolgo con favore il fatto che l'amministrazione Biden abbia chiarito l'altro giorno che questa è anche la sua posizione. Vorrei chiarire ancora una cosa: non è Israele a impedire un accordo ma Hamas. Le sue richieste estreme hanno lo scopo di porre fine alla guerra e lasciare intatta” la fazione islamica, ha aggiunto.

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