Città del Vaticano, 27 Magg 2024 – Ieri, oltre 50mila fedeli si sono radunati in Piazza San Pietro con il Papa per la prima Giornata mondiale dei bambini. Protagonista con Bergoglio anche Roberto Benigni a cui è stato affidato un monologo durante la manifestazione: “Quasi quasi alle prossime elezioni mi presento io, insieme a lei, facciamo insieme il campo largo. Mettiamo sulla scheda il nome Jorge Mario Bergoglio, detto Francesco: vinciamo subito”, ha detto tra l'altro il regista premio Oscar, rivolgendosi direttamente al Papa, dopo averlo baciato, e ai bambini.
Benigni aggiunge che la cosa più sensata del mondo l'ha sentita da una sola persona, Gesù, quando nel discorso della Montagna ha detto: “Beate i misericordiosi”. “Amate, amate” invoca Benigni. Poi cita la guerra, come parola “brutta, sporca, non la si può ascoltare”. “Deve finire, la guerra”. “I bambini quando giocano alla guerra e qualcuno si fa male, il gioco si ferma”.
“Prendete il volo, prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro, costruite un mondo migliore, noi non ci siamo riusciti. Rendete il mondo più bello: il mondo ne ha bisogno, e voi lo potete fare” esorta Roberto Benigni nel suo monologo, che incanta piazza San Pietro. “Cercate di fare le cose belle, rendete gli altri felici, e per farlo bisogna essere felici. Siate felici, diventate l'adulto che avreste voluto accanto quando eravate bambini”.
“Il mondo è governato da persone che non sanno cosa sia la misericordia, l'amore. E così commettono il più stupido dei peccati, la guerra: una parola brutta, che sporca tutto. Dobbiamo porre fine a questa cosa. Perché quando i bambini giocano, appena uno si fa male, si fermano, fine del gioco, e invece quelli che fanno la guerra non si fermano al primo bambino che si fa male? La guerra deve finire” incalza Benigni.
“Dobbiamo trovare le parole giuste, cha facciano diventare le cose vere, nessuno ha trovato la parola giusta per fermare la guerra: ‘guerra fermati’, un po' come ‘apriti sesamo’. Eppure sono convinto che in mezzo a voi ci sia chi troverà la parola per fermare la guerra, dobbiamo cercarla insieme”.
“Siamo qui per pregare, pregare insieme, pregare Dio. E preghiamo Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo”: inizia così l'omelia di Papa Francesco. A inizio celebrazione, il Pontefice aveva chiesto ai bambini di “pregare Gesù per il mondo intero e soprattutto per la pace” e lo rimarca durante l'omelia. Poi, come nella tradizione della messa per i bambini, Papa Francesco rinuncia a leggere il discorso preparato e si lascia andare a braccio a una serie di considerazioni adattate ai più piccoli, come un vero catechista.
Un'omelia, quella di Francesco, che è un dialogo con tutti i bambini del mondo presenti nella piazza, da 101 Nazioni. “Gesù perdona tutti i peccati, ma sempre perdona tutto? Sempre, sempre, sempre? E se c'è un uomo o una donna peccatore, peccatore, peccatore, Gesù perdona? Anche il più brutto dei peccatori?” domanda il Papa; e i bambini rispondono in coro “sì”.
“Perdona sempre, non dimenticatelo e noi dobbiamo avere la umiltà di chiedere il perdono”. Il Papa “interroga” i piccoli, nella Solennità della Santissima Trinità, e spiega, in una vera lezione di catechismo, il “ruolo” dello Spirito Santo.
“Chi è lo Spirito Santo? Eh, non è facile... lo Spirito Santo è Dio, è dentro di noi, lo riceviamo nel Battesimo, nei Sacramenti. Lo Spirito Santo è quello che ci accompagna nella vita, è quello che ci dice nel cuore le cose buone che dobbiamo fare e ci rimprovera quando facciamo qualcosa di “mala” (cattivo), ci dà la forza, ci consola nelle difficoltà”, sottolinea Francesco che esorta i bambini a ripetere: “Il Padre ci ha creato, Gesù ci ha salvato e lo Spirito Santo ci accompagna”.
“Così siamo felici tutti noi perché crediamo - aggiunge il Pontefice -. La fede ci fa felici. Ma per essere sicuro - continua -, i cristiani hanno anche una mamma. Come si chiama la mamma del cielo?” domanda invitando a recitare un'Ave Maria. “Siete bravi eh”. “Pregate per voi, per i genitori, per i nonni, per i bambini ammalati, qui ci sono tanti bambini malati, e soprattutto pregate per la pace, affinché non ci siamo più guerre”.
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