Roma, 10 Giu 2024 – In base ai dati del Viminale, quando sono state scrutinate 43.132 sezioni su 61.650, Fdi è in testa con il 28,93% (4.473.192), il Pd è al 24,93% (3.854.455). Il M5S è al 9,54% (1.474.968), Forza Italia-Noi moderati- Ppe è al 9,09% (1.405.285), Lega Salvini Premier è al 9,05% (1.398.864) e Alleanza Verdi e Sinistra è al 6,77% (1.046.395). Ecco le percentuali degli altri partiti: Stati Uniti d'Europa 3,61% (558.608), Azione-Siamo europei 3,30% (509.922), Pace terra dignità 2,25% (348.106), Liberta' 1,15 % (177.083), Südtiroler Volkspartei (Svp) 0,68% (104.535), Alternativa Popolare 0,39% (60.105), Democrazia Sovrana Popolare 0,16% (24.475), Partito animalista - Italexit per l'italia 0,09% (14.268) e Rassemblement Valdôtain 0,06% (9.835).
"È un risultato per noi straordinario", ha detto la segretaria Pd parlando nella sala conferenze del Nazareno. "Siamo il partito che cresce di più dalle politiche, la distanza con Fdi e Giorgia Meloni si restringe, era uno dei nostri obiettivi".
Per le elezioni europee ha votato complessivamente il 49,65% degli aventi diritto quando ancora mancano i dati di 430 sezioni (61.220 su 61.650). Dunque per la prima volta - secondo quanto emerge dai dati del Viminale pubblicati sul portale "Eligendo" - meno di 1 italiano su 2 ha votato per eleggere gli eurodeputati.
La soglia del 50% è stata superata nella circoscrizione Nord occidentale, Nord Orientale e Centrale ma non nelle circoscrizioni Meridionale e Insulare. A Roma ha votato appena il 43,58% (ma non si era raggiunto il 50% nemmeno alle passate elezioni europee nella capitale) mentre a Milano la soglia del 50% è stata superata ma di poco.
“Superiamo il risultato delle ultime elezioni politiche, stiamo raggiungendo l'obiettivo che ci eravamo prefissati: quello di occupare lo spazio tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, è un risultato straordinario”, ha detto il vicepremier.
"Siamo assolutamente contenti del risultato che abbiamo messo in campo", dice il leader di Noi Moderati. "La coalizione cresce di quasi 4 punti e credo che questo sia il dato politico più significativo".
"Prendiamo atto del risultato, sicuramente molto deludente", "potevamo fare meglio". "La valutazione dei cittadini è insindacabile" e "avvieremo una riflessione interna". Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte commentando le europee nella sede del Movimento.
Rispetto all'ultima rilevazione il Ppe sale a 191 (+2), S&D conferma i 135, e Renew sale a 83 seggi (+3). È quanto emerge dalla nuova proiezione basata sui dati reali ed exit poll appena pubblicata dal Parlamento europeo.
Seguono Ecr cche scende a 71 (-1), stima più bassa anche per Id 58 (-1), Verdi 53 (+1), Sinistra 35 (-1), non-iscritti 46 (-5).
Alla chiusura dei seggi è del 49,49% l'affluenza alle urne per le Europee quando sono arrivati i dati di 54.238 sezioni su 61.650. Dunque, per la prima volta, per le Europee meno di un italiano su 2 è andato a votare. Ad eccezione del 2004, quando il dato definitivo fu del 71,7% e del 1999 con il 69,8%, l'affluenza per le europee ha visto un costante e progressivo vistoso calo. Nel 2014 votò, alla chiusura dei seggi, il 57,22% degli aventi diritto mentre nel 2019, quando si votò solo di domenica, alle urne andò il 54,5%.
“Oggi è un buon giorno per il Ppe. Abbiamo vinto le elezioni europee, amici miei: siamo il partito più forte, siamo l’ancora di stabilità. Insieme ad altri costruiremo un bastione contro gli estremismi di sinistra e di destra”, ha affermato von der Leyen nel corso dell’evento del Ppe a Bruxelles per le elezioni europee.
"Sono fiduciosa di poter ottenere il sostegno necessario al Consiglio europeo" ha dichiarato la presidente della Commissione europea.
"L'Europa ha votato, la democrazia è viva". Lo ha detto la presidente del Parlamento Europea Roberta Metsola. "Il prossimo Parlamento Europeo entrerà in funzione già martedì con la conferenza dei capigruppo, il lavoro parlamentare inizia subito. Come presidente di questo Parlamento, vedo i risultati come un voto di fiducia da parte dei nostri cittadini", ha aggiunto.
Il premier slovacco Robert Fico ha ammesso la sconfitta del suo partito, lo Smer, alle europee e la vittoria dei Liberali. Sulla sua pagina Facebook il primo ministro ha espresso le sue "felicitazioni al partito che ha vinto le elezioni, Slovacchia progressista", e ai membri dell'europarlamento nuovamente eletto.
Secondo i risultati non ufficiali, il vincitore delle elezioni è Slovacchia progressista, una delle principali forze dell'opposizione, con il 27,81% dei voti. Smer ha ottenuto il 24,76% dei voti nonostante nelle ultime settimane la campagna si sia concentrata sull'attentato a Fico con i cartelloni che invece di puntare sulla pace, puntavano proprio sul nome del primo ministro. Terza l'estrema destra non parlamentare Republika con il 12,53%.
La maggioranza Ursula è salva, la vittoria dei Popolari è netta, Ursula von der Leyen è più vicina al suo bis alla Commissione Ue. Le elezioni europee registrano l'ondata sovranista ma non determinano il sovvertimento degli equilibri nelle istituzioni comunitari. L'estrema destra ha travolto Emmanuel Macron in Francia e in Germania ha umiliato Olaf Scholz e il suo Spd. I risultati del voto in Italia consolidano anche quelle destre considerata a Bruxelles meno estremiste. Eppure il terremoto sovranista alla fine a livello Ue non c'è stato. La maggioranza composta da Ppe, Socialisti e Renew, stando alle proiezioni, si attesta attorno ai 400 seggi, con un margine piuttosto netto rispetto alla soglia minima di 360. Un margine che allontana l'ipotesi di un dialogo con Giorgia Meloni. «Invitiamo i Socialisti e Renew ad un'alleanza pro-europea», è la mano tesa del leader del Ppe, Manfred Weber, e poi della stessa von der Leyen, convinta che si debba continuare «con una piattaforma pro-Ue, pro-Ucraina e pro-Stato di diritto». Teoricamente i tre partiti filo-Ue possono fare a meno di qualsiasi supporto esterno. Il Ppe potrà contare su 189 seggi, S&d su 135, i Liberali (che hanno perso ventidue eurodeputati) su 80. Il gruppo dei Conservatori e Riformisti è avanzato di poco (da 68 a 72) a causa delle cattive performance di Vox in Spagna e del PiS in Polonia. Il gruppo Identità e Democrazia (passato da 59 a 58 seggi, ma nel conteggio ora sono esclusi i 17 membri di Afd) ha risentito della caduta della Lega rispetto al 2019. Dall'altra parte dell'emiciclo, la Sinistra ha retto il colpo passando da 37 a 36 seggi. La vera novità è il grande fronte dei non iscritti da 98 seggi, che dà vita ad un insieme estremamente eterogeneo, che certamente non resterà nel limbo di chi non appartiene a nessun gruppo.
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