Guspini (Su), 29 Giu 2024 – I Carabinieri della Stazione di Guspini, dopo averlo notato si sono subito resi conto che un 43enne del posto stava mantenendo un tenore di vita un po’ troppo sopra le righe per una persona ufficialmente disoccupata e così hanno deciso di avviare un'attività di indagine per capire se avesse ripreso a commerciare stupefacenti.
Le indagini del caso sono state condotte con quelli che noi chiamiamo i metodi tradizionali, quelli della vecchia scuola, con appostamenti, pedinamenti e raccolta di informazioni in paese. Nel giro di poco tempo è stata così ricostruita la rete di abitudini e movimenti del soggetto, comprendendo che, con ogni probabilità, la sua fonte di reddito era nascosta in un ovile situato in una zona impervia del territorio circostante al paese.
Nella serata del 28 giugno è scattato l’intervento e i militari si sono presentati alla porta dell’uomo. Al momento dell'inizio delle operazioni, quando ha capito cosa stava per accadere, il fermato ha manifestato un atteggiamento ostile, cercando di impedire al personale dell’Arma l'ingresso nell'area. Fatto che ha confermato ulteriormente i sospetti dei militari e nel frattempo l’uomo ha spinto con violenza uno dei militari, facendolo cadere a terra. Pertanto il personale dell’Arma, dopo aver ristabilito la calma e fornito il primo soccorso al collega, i Carabinieri hanno proceduto al controllo dell’ovile. Quindi è stata avviata la meticolosa perquisizione ed anche difficile data la vastità dell'area e i numerosi nascondigli possibili. Alla fine, la professionalità degli uomini in divisa, è stata premiata con il ritrovamento di poco meno di 700 grammi di Marijuana, nascosta in diverse buste di cellophane, 4,3 grammi di Hashish, due bilancini di precisione e materiale che normalmente viene utilizzato per il confezionamento delle dosi.
A quel punto l’epilogo della vicenda è stato piuttosto semplice con la formalizzazione dell’arresto, nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione di innocenza, in attesa di ulteriori approfondimenti e del giudizio finale, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale. Invece il militare coinvolto nell'incidente è finito in pronto soccorso, al San Gavino Monreale, dov’è stato medicato e ha ricevuto una prima prognosi di 20 giorni.
Il 43enne dopo aver passato la notte in regime di arresti domiciliari è stato condotto, questa mattina, davanti al giudice monocratico per l’udienza di convalida.
Questo intervento sottolinea l'importanza della presenza costante e vigile delle forze dell'ordine sul territorio e l'efficacia dei metodi tradizionali di indagine nel contrastare il crimine.
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