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Il nord ovest flagellato: Cogne isolata. 3 morti nel Canton Ticino, 4 in Francia.

Cagliari, 1 Lug 2024 – Continua ad aumentare il numero di persone evacuate dalla vallata di Cogne in elicottero. Rispetto alle 200 previste inizialmente, il loro numero è salito a 300, delle quali 200 dalla Valnontey e 100 da Cogne. Nel comune ieri sera - in base a una stima della Protezione civile regionale - si trovavano circa 700 turisti, oltre ai residenti (il paese ne conta 1.300). Sono cinque i velivoli al lavoro al momento per riportare a valle le persone: tre della Protezione civile regionale, uno della Guardia di finanza e un altro del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. La base per gli atterraggi e i decolli è ad Aymavilles.
I turisti evacuati possono portare con sé solo lo stretto necessario per evitare di ingombrare gli elicotteri con troppi bagagli. Solo in un secondo momento potranno recuperare i loro effetti personali e, quando la viabilità sarà ripristinata, anche le loro auto. 

Il racconto delle ore di maltempo di chi è rimasto bloccato in paese e adesso aspetta per capire i tempi in cui le cose si normalizzeranno. Gli spostamenti sono garantiti da elicotteri ma la fila è lunga ed i posti limitati. Le persone rimaste nella località valdostana si sono registrate in lunghe liste d'attesa. Alcuni di loro fanno rifornimento da una cisterna posta sul rimorchio di un camion. Altri raccontano quello che hanno visto durante l'ondata di maltempo di sabato.

La forte perturbazione che ha interessato diverse valli del Nord Ovest ha toccato anche la Valsesia.  Tutti i corsi d'acqua si sono ingrossati e ci sono preoccupazioni per la tenuta di alcuni versanti. Ad Alagna la pioggia intensa ha causato allagamenti.

Diverse le strade chiuse, soprattutto nella zona alta. E' vietato il transito nella strada per Pianalunga, Acqua Bianca a monte della localita' Wold, Val Vogna (da Sant'Antonio a Peccia), e quella per Wittine da Piane. Il ponte di località Schennine è crollato mentre eè inaccessibile quello di Zam Tackj. 

Le autorità locali per evitare rischi, hanno interdetto al transito anche diversi i sentieri, in particolare quelli che consentono l'accesso alla Val Vogna (verso i rifugi Carestia, Sottile e Alpe Larecchio), e all'area del parco dell'Alta Valsesia (rifugi Bors, Pastore e Barba Ferrero), al vallone Mud (rifugio Ferioli), all'Alpe Campo (rifugio capanna sociale Alagna).

Da ieri sera sono al lavoro gli uomini della Protezione civile del Piemonte guidati dal responsabile del settore Franco De Giglio per seguire l'andamento della perturbazione e coordinare gli interventi della Protezione civile in stretto raccordo con le Prefetture. 

"Da ieri sera sono personalmente in contatto con i sindaci delle zone colpite: abbiamo monitorato per tutta la serata e nella notte l'andamento della perturbazione che ha colpito alcune zone del Piemonte - dice il presidente della Regione Alberto Cirio - i danni più seri di sono registrati sul fronte del Gran Paradiso, nel Canavese, nelle valli Orco e di Lanzo e nella zona di Macugnaga. La Sala regionale è operativa e i nostri tecnici sono al lavoro e stanno raggiungendo le zone colpite per una prima conta dei danni e per individuare con i Comuni i primi urgenti interventi di ripristino. Sono in contatto con la Regione Valle d'Aosta e questa mattina ho sentito al telefono il Capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per la richiesta dello stato d'emergenza".

Si è riunita nel pomeriggio di ieri la Giunta regionale in seduta straordinaria nella sede della Protezione civile dove si stanno coordinando le operazioni di soccorso a seguito dei danni idrogeologici causati dall'ondata di maltempo che ha investito ieri la Valle d'Aosta. 

La Giunta regionale, si legge in una nota, "ha espresso vicinanza ai cittadini coinvolti, ha voluto rassicurare i turisti intenzionati a venire in Valle d'Aosta sull'agibilità delle località turistiche e sullo sforzo che sarà intrapreso per rendere accessibile la Valle di Cogne nel minor tempo possibile". Riguardo alla situazione, le criticità più rilevanti riguardano la valle di Cogne che risulta isolata a causa dell'interruzione della strada, sul cui ripristino non è al momento possibile fare delle previsioni di breve periodo, e l'abitato di Breuil-Cervinia, fortemente danneggiato. Per queste due situazioni sono state esaminate tutte le tematiche correlate all'emergenza: turismo, trasferimento e accoglienza degli ospiti, telecomunicazioni, presidio sanitario, trasporti, logistica, esigenze di studio e partecipazione agli esami di maturità, servizi primari (acquedotto e alimentazione elettrica), impatti sulle imprese, sui lavoratori e sulle attività agricole.

Invasi dal fango i magazzini dei negozi del centro, la località non è isolata, si raggiunge in auto dato che la strada regionale è stata riaperta.

A Cervinia "i danni sono ingenti, si parla di milioni e milioni di euro, perché tutti i negozi hanno i magazzini che sono sotto il livello della strada, quindi il torrente Marmore straripando ha riempito garage, boxe, e anche diversi locali". Così all'ANSA, Massimo Chatrian, vicesindaco di Valtournenche, dove la notte scorsa si è abbattuto un nubifragio che ha colpito soprattutto le vie del centro di Cervinia. "Ora la situazione è abbastanza sotto controllo, si stanno sistemando gli argini dei torrenti e le vie del centro. Si sta facendo un sopralluogo per controllare la situazione degli acquedotti, perché hanno subito dei danni".

Inoltre, spiega il vicesindaco di Valtournenche, "è in corso un sorvolo con la Protezione civile per valutare la situazione sopra Cervinia. Ora le condizioni meteorologiche sembrano più clementi". La località non è isolata, si raggiunge in auto dato che la strada regionale è stata riaperta stamane, dopo una chiusura di alcune ore nella notte. "I turisti sono defluiti regolarmente, non erano moltissimi visto che le previsioni non annunciavano bel tempo", spiega Chatrian.

I danni riguardano in particolare i locali interrati: "C'è tanto materiale sotto, adesso si cercherà di tornare alla normalità". L'esondazione si è verificata "dalla parte della pista numero 5, quella che scende sotto il Cervino, dove ci sono gli affluenti del torrente Marmore".

Anche per quanto riguarda l'importante esondazione della Dora Baltea che ha coinvolto numerosi terreni coltivati della bassa Valle e in particolare tutta la campagna di Hône causando l'interruzione in più punti della strada statale 26 nei prossimi giorni, così come per gli altri territori coinvolti, sarà approfondita una stima precisa dei danni e degli interventi da eseguire. Sono state infine valutate positivamente le attività svolte fino ad ora dalla protezione civile, in collaborazione con le amministrazioni locali, le forze di polizia, i vigili del fuoco, il corpo forestale valdostano, le forze dell'ordine, tutte le strutture, i volontari e le aziende che si sono rese disponibili per un pronto ripristino delle situazioni che si sono create nelle ultime 48 ore.

Per oggi allerta gialla su Veneto, Friuli Venezia Giulia, Adige ed Emilia Romagna

 Il fronte del maltempo si sposta da nord ovest a nord est sul nostro Paese dove per domani è stata diramata allerta gialla per Veneto, Friuli Venezia Giulia e alcuni settori dell'Emilia Romagna. L’avviso prevede dalle prime ore di domani, precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Friuli Venezia Giulia e Veneto, in estensione dal pomeriggio all’Emilia-Romagna. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, lunedì 1° luglio, allerta gialla su Veneto, Friuli Venezia Giulia e ampi settori dell’Emilia-Romagna.

Una profonda area perturbata di origine atlantica è causa di instabilità soprattutto sul centro Europa e nel corso della prossima notte tenderà ad interessare parte delle nostre regioni settentrionali, determinando una nuova fase di maltempo con precipitazioni, da sparse a diffuse, associate a temporali localmente intensi. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte - alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati - ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione del Veneto ha emesso un nuovo avviso di criticità idrogeologica e idraulica che conferma l'allerta gialla riferita ai bacini Adige-Garda e Monti Lessini; Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige; Basso Brenta -Bacchiglione.

Bloccati nei locali dove stavano cenando o per strada nelle loror auto, davanti ai cumuli di fango o evacuati dalle loro case. Sono decine i turisti ed escursionisti colti dall'ondata di maltempo e che sono rimasti bloccati e tratti in salvo. Una famiglia belga stava sulle rive dell'Orco quando ès tata colta dall'improvvisa piena: sono stati tratti n salvo compresa la piccola di tre mesi.

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