Press "Enter" to skip to content

Crollo a Scampia: due morti e 13 feriti, 7 sono bambini. Mattarella chiama il sindaco: “Solidarietà”.

Napoli, 24 Lug 2024 - Il cedimento di ieri, di un ballatoio di collegamento nella Vela Celeste, insediamento popolare del quartiere di Napoli, ha provocato due morti e 13 feriti. Il crollo verificatosi al terzo piano ha coinvolto nella caduta anche i ballatoi del secondo e del primo piano. I vigili del fuoco, dopo aver scavato tra le macerie, hanno completato l'evacuazione dei piani alti mentre sono in corso le verifiche di stabilità nella parte coinvolta dell'edificio.

Le due donne più gravi sono nei letti di rianimazione attivati presso il padiglione dell'emergenza, mentre la paziente col quadro clinico meno complesso è stata trasferita alla struttura Trauma Center. Le due donne in rianimazione versano in condizioni definite "gravissime" dai sanitari, e la prognosi è strettamente riservata per i gravi traumi. La terza donna ha una frattura a un braccio, lo schiacciamento toracico e si trova in un forte stato confusionale. La Direzione Sanitaria del Cardarelli ha attivato il supporto psicologico per i familiari delle pazienti ricoverate presso l'ospedale, avvalendosi dell'equipe di psicologi interni.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato il sindaco di Napoli, Getano Manfredi, per esprimergli solidarietà per la Città, per i familiari delle vittime, per i feriti e per coloro che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni, in seguito al crollo. Il sindaco ha già dichiarato il lutto cittadino nel giorno in cui ci saranno i funerali. Bandiere a mezz'asta sono esposte ai balconi di Palazzo San Giacomo e del Palazzo di Via Verdi, sedi della Giunta e del Consiglio comunale di Napoli.

Secondo alcuni testimoni, il crollo sarebbe avvenuto mentre era in corso un litigio, per futili motivi, tra due nuclei familiari. Non si esclude, ma al momento si tratta solo di un'ipotesi, che il peso concentratosi sul ballatoio possa avere contribuito al cedimento della struttura già fatiscente. Al momento la Procura non si pronuncia sulla circostanza.

Entro stasera 66 alloggi della Vela Celeste per circa 300 persone potranno essere rioccupati dai residenti. È quanto emerso dalla riunione del Centro coordinamento soccorsi convocato in Prefettura a Napoli. Il prefetto ha poi annunciato 
che per i 500 cittadini attualmente senza casa "sono state individuate 17 strutture che accoglieranno un totale di circa 300 persone. Per gli altri 200 si sta verificando la disponibilità di altre strutture alloggiative e il lavoro procede alacremente".

"In questo momento abbiamo poca acqua, prendete una bottiglietta a famiglia". Questo l'invito di un operatore della Protezione Civile che ha enormi richieste di bottigliette di acqua sotto i tendoni davanti alla Vela Celeste di Scampia dove ci sono centinaia di abitanti evacuati da stanotte. Madri di bimbi piccoli, signore anziane. Alcune persone sfollate hanno occupato per protesta dei locali della vicina Università Federico II. A farlo sapere sono gli animatori dello storico comitato 'Vele di Scampia': "Chiediamo soluzioni veloci a questo momento di emergenza e decisioni strutturali per l'annoso problema dei residenti delle Vele. Non possiamo stare per strada. Tra di noi ci sono donne, bambini e invalidi. E per ora stiamo bene dove stiamo", dice un portavoce del comitato.

Le vittime - Si tratta di un uomo di 29 anni, deceduto sul colpo, e una donna di 35, morta al momento dell'arrivo in ospedale.

I 7 bambini coinvolti (13 i feriti in totale) hanno tra i 2 e gli 8 anni. Per loro traumi, fratture e contusioni. Tutti sono stati trasportati all'ospedale pediatrico Santobono. Due dei sette bimbi ricoverati sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio e attualmente si trovano in rianimazione con prognosi riservata. Hanno 7 e 4anni.

Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha immediatamente attivato il Ccs, centro coordinamento soccorsi. In prefettura a Napoli ha fatto il punto della situazione per gestire gli interventi di messa in sicurezza della zona e di assistenza alle persone rimaste senza casa. Al suo fianco il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, con il quale di Bari è stato impegnato in un sopralluogo sul posto e tutte le componenti del centro coordinamento soccorsi. 

Sul fatto la Polizia ha aperto un'indagine. Non si esclude alcuna ipotesi, la più accreditata è quella di un cedimento strutturale ma per avere la certezza occorrerà portare a termine le verifiche da parte dei vigili del fuoco. Subito dopo il crollo, avvenuto verso le 23, tanta gente si è riversata in strada tra il timore di nuovi crolli e l'apprensione per le persone rimaste coinvolte. Numerosi i mezzi di soccorso fatti confluire sul posto con diverse ambulanze che hanno trasferito i feriti in ospedale.

I circa 100 alloggi della Vela Celeste di Scampia sui quali sono stati effettuati gli accertamenti dopo il crollo di ieri sera "non sono inagibili, ma sono agibili nella misura in cui sarà effettuato un monitoraggio che si concluderà entro 15 giorni". Lo ha spiegato il prefetto di Napoli Michele di Bari, al termine di una riunione del centro coordinamento soccorsi in Prefettura alla quale ha preso parte anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. 

"In questi 15 giorni, laddove vi sarà la possibilità, si potrà rientrare quanto prima", ha sottolineato il prefetto. "Siamo ancora in una fase interlocutoria, manca ancora qualche tassello perché questa procedura di rientro possa perfezionarsi". A Scampia alcuni attivisti del Comitato Vele hanno occupato simbolicamente l'edificio che ospita la Facoltà di Medicina dell'Università Federico II protestando contro la soluzione delle palestre: "Ora vado con il sindaco a incontrarli, ma nelle emergenze non ci sono altre strutture. Vogliamo spiegare a queste persone che si tratta di una soluzione temporanea e provvisoria e saranno assicurati tutti i servizi".

"Addolorata per quanto accaduto ieri notte con il crollo del ballatoio nella Vela Celeste nel quartiere di Scampia a Napoli nel quale sono morte 2 persone e altre 13 sono rimaste ferite, tra cui diversi bambini. In questo momento di dolore il mio cordoglio va alle famiglie delle vittime unitamente a un pensiero di vicinanza ai feriti e ai loro cari. Un ringraziamento ai vigili del fuoco prontamente intervenuti e a quanti stanno collaborando nelle operazioni di soccorso" ha affermato sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

"Il mio pensiero va alle vittime, alle loro famiglie e ai feriti - molti dei quali bambini - del tragico incidente di Scampia. Sono grata ai Vigili del Fuoco e a tutti coloro che sono intervenuti per aiutare. Siate forti. Siamo con voi" ha scritto sui social la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.

"Siamo profondamente addolorati per la tragedia di questa notte nella Vele Celeste di Scampia. Ho seguito personalmente le operazioni di soccorso ed insieme al Prefetto mi sono recato nella notte sul luogo del crollo per verificare la situazione e per mostrare vicinanza alla popolazione" ha affermato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. "Ora è il momento del dolore per chi è rimasto vittima e della speranza per chi è rimasto ferito a cominciare dai bambini, ma proprio per loro voglio anche subito ribadire che il nostro progetto di riqualificazione delle Vele non si ferma e l'impegno per Scampia sarà ancora più forte di prima", ha aggiunto il primo cittadino che poi ha annunciato che sarà proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali.

"Profondo cordoglio per le famiglie che hanno perso i loro cari ed è grande l'ansia per i feriti della tragedia di Scampia. Le nostre strutture sanitarie, sin dal momento del crollo sono impegnate a fare il massimo possibile per i feriti, per i bambini arrivati al Santobono, per gli sfollati. Continuiamo da stanotte ad essere costantemente informati e a mettere in campo tutto quanto è necessario. Con dolore, angoscia e speranza in questi momenti siamo vicini alla famiglie coinvolte, e in particolare ai sette bambini rimasti feriti, alcuni gravemente" ha scritto sui social il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

"Vi scrivo questo breve messaggio mentre ho ancora impressi negli occhi i volti impauriti e smarriti degli sfollati, gli sguardi disperati di chi ha perso una persona cara, i corpi sofferenti dei bambini ricoverati al Santobono. Un'altra tragedia e un nuovo dolore invade Scampia, gettando nel lutto e nella disperazione diverse famiglie e l'intera popolazione del quartiere". Così l'arcivescovo di Napoli, Mimmo Battaglia, che chiede alla Chiesa napoletana "di farsi ancor più vicina al dolore di questa gente, ricordandola nella preghiera e mostrando concreta solidarietà alle parrocchie di Scampia, le quali in questo momento più che mai necessitano del sostegno e del conforto dell'intera comunità diocesana".
 È una delle ultime rimaste in piedi a Scampia dopo l'abbattimento effettuato in precedenza delle altre Vele deciso per dare una sistemazione più dignitosa ai residenti e cancellare il marchio di 'Gomorra' dal quartiere.

Appena ad aprile scorso è stato annunciato il piano di rigenerazione urbana dell'amministrazione Manfredi relativo alle Vele di Scampia con i lavori di riqualificazione della Vela B (la cosiddetta 'Vela Celeste') finanziati dal Piano Periferie (con un finanziamento di circa 18 milioni di euro). Il progetto prevede per questa Vela la riqualificazione degli spazi comuni, del piano dei garage e dei porticati, dei collegamenti verticali e del rifacimento delle superfici orizzontali di copertura. Un intervento che rappresenta un altro tassello nel mosaico complesso di rigenerazione delle Vele di Scampia, iniziando il recupero dell'unica Vela che resterà in piedi come simbolo del passato, del quartiere e delle battaglie del territorio "per il riscatto che questa comunità ha condotto", come ha annunciato il Comune di Napoli proprio in occasione del varo di questo piano.

Le Vele, sette in tutto, furono costruite tra il 1962 e il 1975 su un progetto dall'architetto Franz Di Salvo. Nel progetto erano previsti anche centri aggregativi e spazi comuni, uno spazio di gioco per bambini e altre attrezzature collettive. Un 'nucleo di socializzazione' che non fu mai realizzato contribuendo al fallimento dell'opera come concepita. E negli anni le Vele sono diventate sempre più sinonimo di degrado, di malavita e spaccio di droga. Poi la decisione di rilanciare radicalmente il quartiere con l'abbattimento della gran parte, la riqualificazione di alcune, e la destinazione in una di esse di alcuni corsi di laurea di Medicina.

"Un nesso tra i lavori di riqualificazione e il crollo? Questo non lo posso assolutamente dire, saranno altri a stabilire se ci sono delle responsabilità. È un tema che si pone e che sarà sotto gli occhi e sotto la riflessione attenta di chi sta indagando in questo momento". Così il prefetto di Napoli Michele di Bari, parlando con i giornalisti al termine della riunione del centro coordinamento soccorsi in Prefettura.

"Il tema di oggi - ha spiegato il prefetto - è quello di accompagnare la popolazione verso il superamento di questa tragedia. È il motivo per il quale il Centro coordinamento soccorsi è presente da questa notte e sarà aperto fino a cessate esigenze. Le forze di polizia stanno facendo il massimo perché tutto ciò possa essere condotto senza proteste, aprendo una linea di grande dialogo attraverso l'Ottava Municipalità. Io credo che questo sia il messaggio che dobbiamo dare: essere al fianco di una popolazione che già vive un momento particolare e questa tragedia ne accentua le criticità complessive". 

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »

Comments are closed.