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Giudizio duro contro le riforme del governo della camicetta nera di Mattarella alla cerimonia del Ventaglio: “Gli atti contro la libera informazione sono eversivi”.

Roma, 24 Lug 2024 - Come da tradizione si è svolta presso il Quirinale la cerimonia del Ventaglio, momento in cui il Capo dello Stato saluta i giornalisti della stampa parlamentare a conclusione di un anno di lavoro comune e prima delle ferie estive. Il presidente della Repubblica ha colto l'occasione per parlare della rilevanza della libertà e del pluralismo dell'informazione e della situazione indecorosa in cui oggi vivono le carceri. Nel suo discorso ha anche insistito “con garbo” sull'urgenza di nominare il quindicesimo giudice costituzionale e ha ribadito l'importanza di sostenere l'Ucraina.

"Ogni atto rivolto contro la libera informazione è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica"

“Va sempre rammentato che i giornalisti si trovano ad esercitare una funzione di carattere costituzionale che si collega all'articolo 21 della nostra Carta fondamentale, con un ruolo democratico decisivo. Si vanno infittendo, negli ultimi tempi, contestazioni, intimidazioni, se non aggressioni, nei confronti di giornalisti, che si trovano a documentare fatti. Ma l'informazione è esattamente questo, come a Torino nei giorni scorsi. Documentazione dell'esistente, senza obbligo di sconti. Luce gettata su fatti sin lì trascurati. Raccolta di sensibilità e denunce della pubblica opinione. Canale di partecipazione e appello alle istituzioni. Per citare Tocqueville, 'democrazia è il potere di un popolo informato'”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la cerimonia del 'Ventaglio'.

Ho citato questioni non nuove, tanto è vero - ha proseguito il Presidente della Repubblica - che l'Unione europea ha approvato proprio nell'aprile di quest'anno, in un confronto tra Parlamento europeo e Consiglio Ue, il nuovo Regolamento sulla libertà dei media, ora in fase di progressiva attuazione, a partire dall'8  novembre prossimo per quanto riguarda i diritti dei destinatari dei  servizi di media, vale a dire i cittadini".

"In sintesi: promozione del pluralismo e della indipendenza dei media  in tutta la Ue, con protezione dei giornalisti e delle loro fonti da  ingerenze politiche; pubblicità sui fondi statali destinati a media o  piattaforme; garanzia del diritto dei cittadini alla gratuità e  pubblicità delle informazioni; indipendenza editoriale dei media pubblici; protezione della libertà dei media dalle grandi piattaforme; istituzione di un nuovo Comitato europeo per i servizi di media per  promuovere una applicazione coerente di queste norme".       

"Come si vede, un cantiere e un percorso impegnativo per la Ue e per gli Stati membri, coscienti del valore che questo tema ha per la libertà del nostro continente. Tema, aggiungo io, impegnativo per tutti coloro che del mondo dell'informazione sono parte".

Non dimentica neanche la rete, oggi diventato punto di accesso fondamentale di informazione: "Ai giornali, alla stampa, alla radio e alle tv, si sono affiancate oggi le piattaforme digitali, divenute principali responsabili della veicolazione di contenuti informativi. Appare singolare che a un ruolo così significativo corrisponda una convinzione di minori obblighi che ne derivano, con una tendenza, del tutto inaccettabile dei protagonisti a sottrarvisi".

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia del "Ventaglio" ha anche parlato dell'importanza dell'educazione nell'affrontare l'odio che circola e aumenta pericolosamente: "Occorre adoperarsi sul piano culturale contro la pretesa di elevare l'odio a ingrediente, a elemento legittimo della vita: una spinta per retrocedere nell'inciviltà. Si registrano anche un crescente antisemitismo, l'aumento dell'intolleranza religiosa e razziale, che hanno superato il livello di guardia. Un odio che viene spesso alimentato sul web, che va non soltanto condannato ma concretamente contrastato con rigore e severità". Lo ha detto. "Vi sono, in giro per il mondo, - ha aggiunto - molti apprendisti stregoni, incauti nel maneggiare, pericolosamente, gli strumenti che generano odio e violenza".

Tra i temi toccati nel suo discorso il presidente della Repubblica affronta il tema dell'attesa per la nomina del quindicesimo giudice della Corte Costituzionale. "Si tratta di un vulnus alla Costituzione compiuto dal Parlamento, proprio l'istituzione che la Costituzione considera al centro della vita della nostra democrazia. Non so come lo si vorrà chiamare: monito, esortazione, suggerimento, invito. Ecco, invito, con garbo ma con determinazione, a eleggere subito questo giudice. Ricordo che ogni nomina di giudice della Corte Costituzionale - anche quando se ne devono scegliere diversi contemporaneamente - non fa parte di un gruppo di persone da eleggere, ma consiste, doverosamente, in una scelta individuale, di una singola persona meritevole per cultura giuridica, esperienza, stima e prestigio di assumere quell'ufficio così rilevante". Lo dice il Presidente della Repubblica della Repubblica, Sergio Mattarella durante la cerimonia del 'Ventaglio' al Quirinale.

Mattarella pronuncia anche parole dure sulla situazione delle carceri: "Vi è un tema che sempre più richiede vera attenzione: quello della situazione nelle carceri. Basta ricordare le decine di suicidi, in poco più dei sei mesi, quest'anno. Condivido con voi una lettera che ho ricevuto da alcuni detenuti di un carcere di Brescia: la descrizione è straziante. Condizioni angosciose agli occhi di chiunque abbia sensibilità e coscienza. Indecorose per un Paese civile, qual è, e deve essere, l'Italia. Il carcere non può essere il luogo in cui si perde ogni speranza, non va trasformato in palestra criminale".

"Spinge a grande tristezza vedere che il mondo getta in armamenti immani risorse finanziarie, che andrebbero, ben più opportunamente, destinate a fini di valore sociale". "Ma chi ne ha la responsabilità? Chi difende la propria libertà - e chi l'aiuta a difenderla - o chi aggredisce la libertà altrui?", ha sottolineato ricordando che la Seconda guerra mondiale "non sarebbe scoppiata senza il cedimento per i Sudeti" da parte delle "cosiddette potenze europee" che "diedero a Hilter il via libera": "Historia magistra vitae". E il presidente della Repubblica non ha perso l'occasione per ribadire l'importanza del supporto all'Ucraina, perché l'Unione Europea e i partner della Nato “sostenendo l'Ucraina difendono la pace, affinché si eviti un succedersi di aggressioni sui vicini più deboli. Perché questo, anche in questo secolo, condurrebbe a un'esplosione di guerra globale”.

Durante la cerimonia viene consegnato un ventaglio decorato al Presidente della Repubblica e ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato. Questo tradizionale omaggio è offerto annualmente dall'Associazione Stampa Parlamentare (ASP) in vista della chiusura dei lavori parlamentari per la pausa estiva. Presenti presidente e componenti del Consiglio direttivo, aderenti all'Associazione, giornalisti accreditati al Quirinale, direttori di testate televisive, radiofoniche, di quotidiani, di agenzie di stampa e i responsabili della Federazione Nazionale della Stampa e dell'Ordine dei Giornalisti.

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