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Biden riceve Netanyahu: “Arrivare presto al cessate il fuoco”. Poi incontra Harris, oggi Trump.

Washington, 26 Lug 2024 - Il presidente americano Joe Biden ha espresso al premier israeliano Benjamin Netanyahu la necessità di "finalizzare l'accordo di tregua il prima possibile e portare a casa gli ostaggi". Lo fa sapere la Casa Bianca riferendo dell'incontro fra i due leader a Washington.

"Il presidente Biden ha espresso la necessità di colmare le lacune rimanenti, finalizzare l'accordo il prima possibile, riportare a casa gli ostaggi e giungere a una fine duratura della guerra a Gaza", ha riferito la Casa Bianca. Il presidente Usa "ha anche sollevato il tema della crisi umanitaria a Gaza, la necessità di rimuovere qualsiasi ostacolo al flusso di aiuti e ripristinare i servizi di base per i bisognosi", insieme "all'importanza cruciale di proteggere le vite dei civili durante le operazioni militari". Biden ha anche "ribadito l'impegno ferreo degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele contro tutte le minacce provenienti dall'Iran e dai suoi alleati, tra cui Hamas, Hezbollah e gli Houthi".

La vice presidente americana Kamala Harris, candidata democratica in pectore per la Casa Bianca, ha espresso il suo sostegno alla soluzione dei due Stati. Si tratta, ha affermato dopo l'incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, "dell'unica strada che garantisce che Israele rimanga uno Stato ebraico e democratico sicuro e che garantisce che i palestinesi possano finalmente realizzare la libertà, la sicurezza e la prosperità che giustamente meritano".

Incontrando il premier israeliano Benjamin Netanyahu, la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha espresso "seria preoccupazione" per le sofferenze a Gaza, assicurando che non resterà in silenzio. "Non possiamo voltare lo sguardo di fronte a queste tragedie. Non possiamo permetterci di diventare insensibili alla sofferenza e non resterò in silenzio", ha detto Harris.

Le parole della vice presidente americana Kamala Harris sulla guerra a Gaza e le sofferenze dei palestinesi sulle quali "non resterà in silenzio" hanno messo a rischio gli sforzi in corso per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi israeliani. E' quanto sostenuto da un alto funzionario israeliano, dopo le dichiarazioni della numero due della Casa Bianca, al termine dell'incontro con il premier Benjamin Netanyahu. "Spero che le osservazioni di Harris nella sua conferenza stampa non vengano interpretate da Hamas come una distanza tra Stati Uniti e Israele, rendendo così più difficile ottenere un accordo", ha affermato la fonte citata da Times of Israel.

In una intervista a Fox News, Donald Trump ha invitato il premier israeliano Benjamin Netanyahu a "concludere" la guerra a Gaza ammonendo che l'immagine di Israele nel mondo “si sta offuscando”. "Bisogna finirla rapidamente. Non deve durare oltre, è troppo lunga", ha detto.

È salito a 39.175 morti e 90.403 feriti il bilancio dei morti palestinesi causati dall'offensiva militare di Israele nella Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza, come riporta Al-Jazeera, precisando che il bilancio delle ultime 24 ore è di 30 morti e 146 feriti. Il ministero precisa che molte vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade perché ambulanze e protezione civile non possono raggiungerle. 

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