Oristano. 20 Ago 2024 – La notte tra il 14 e 15 agosto scorsi, nell’ambito dell’intensificazione delle attività di prevenzione e repressione dei reati disposti dal Comando Provinciale, i Carabinieri della Compagnia di Ghilarza, pattuglie delle Stazioni di Busachi, Ardauli e pattuglie Radiomobili della compagnia del paese dell’oristanese, hanno svolto un servizio di controllo del territorio e dei locali frequentati nelle ore notturne.
A Ula Tirso (OR), i militari, hanno arrestato in flagranza di reato, per detenzione di un’arma da sparo clandestina, ricettazione e per aver detenuto senza autorizzazione dell’Autorità di P.S. n°26 munizioni, un 49enne, originario del posto ma residente in Olanda.
L’operazione è scattata all’esito di una lite segnalata nei pressi del Bar “Sa Posta”. L’immediato arrivo congiunto di più pattuglie dell’Arma, ha permesso d’intervenire nel locale ed evitare che si verificassero ulteriori violenze nonché di raccogliere gli elementi investigativi necessari ad identificare quale partecipante all’animata discussione l’italoolandese, rintracciato poi presso la propria abitazione, nello stesso Comune, e sottoposto a perquisizione personale e domiciliare.
All’interno dell’appartamento l’uomo nascondeva illegalmente una pistola scacciacani tipo "revolver", cal. 6, carica con 8 cartucce di cui 3 esplose, tutte con bossolo in ottone privo di marca e calibro, dotato di ogiva in piombo. L’arma risultava modificata artigianalmente, in quanto privata del tappo rosso e fresata all’interno della canna, per consentire l’utilizzo offensivo. Inoltre nel corso della perquisizione venivano rinvenute 26 cartucce, cal. 22 long rifle, integre e due bossoli, all’interno di un contenitore in vetro. A questo punto l’arma e le munizioni sono state sottoposte a sequestro, mentre l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari. In seguito, Sabato 17 agosto, il Tribunale di Oristano ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari finché l’emigrato rimarrà in Italia e, una volta lasciato il territorio nazionale, anche il divieto di dimora in Sardegna.
Da ciò proseguiranno le indagini volte a definire nel dettaglio le fasi precedenti la lite nonché eventuali collegamenti con altri episodi criminali in quanto non si esclude che l’arrestato avesse con sé al Bar l’arma trovatagli nascosta in un cassetto in casa. Intanto continuano i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Oristano, soprattutto per la prevenzione e la repressione dei reati predatori e il traffico illecito di sostanze stupefacenti anche con l’aiuto delle Unità cinofile dello Squadrone Carabinieri Cacciatori di Abbasanta (OR) anche in quella porzione di territorio della Provincia di Oristano, che confina con il Nuorese ed è quindi vulnerabile per le cointeressenze criminali tra delinquenti delle due Province, per presidiare e controllare la stessa stregua di tutta la restante giurisdizione provinciale.
Altri interventi delle Pattuglie dell’Arma si sono svolte nella serata che ha preceduto il Ferragosto. Sul litorale dove i Carabinieri della Compagnia di Oristano hanno svolto un servizio coordinato a largo raggio di controllo straordinario del territorio e specifiche operazioni di polizia per la prevenzione e la repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti, pattugliando prevalentemente le località marine litoranee di Oristano-Torregrande, Cabras (OR) e San Vero Milis (OR).
Il provvedimento eseguito è una misura pre-cautelare attuata d’iniziativa della Polizia Giudiziaria in sede di indagini preliminari, verso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario di essa è persona sottoposte alle indagini e, quindi, presunta innocente fino a sentenza definitiva.
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