Cagliari, 16 Sett 2024 – Un nuovo e poco probabile attentato alla vita del candidato di destra e uomo anziano e pericoloso americano. E tutti lo conosciamo: il pregiudicato e truffatore dello stato, Donald Trump. Infatti, ieri, il palazzinaro americano, visti i sondaggi in caduta libera, si è inventato una nuova storiella ancora una volta, complici gli addetti alla sua campagna elettorale, che ha detto di essere stato oggetto di un nuovo attentato alla sua vita. E come scritto prima questa nuova azione, messa in atto da un uomo di destra estrema, come Trump, che avrebbe detto di odiare fortemente il candidato repubblicano. Quindi non è la sinistra ad odiarlo ma lo odiano ferocemente in casa sua.
Quindi ieri, secondo il racconto di Trump, spacciandosi da vittima coraggiosa, (altro espediente messo in atto per cercare di sollevare le sorti del suo gradimento) vi sarebbero stati colpi di arma da fuoco – ha raccontato Trump - nelle mie vicinanze, ma prima che le voci finiscano fuori controllo, voglio che sentiate questo da me: sono al sicuro e sto bene. Niente mi rallenterà. Non mi arrenderò mai. Vi amerò sempre per il vostro sostegno.
Donald Trump ha affermato sui social poco dopo l'allarme scattato al Golf Club di Palm Beach, mentre il tycoon giocava a golf. Un uomo armato sorpreso oltre la recinzione, gli spari dei servizi di sicurezza, la fuga del sospetto, infine l'arresto dell'uomo. Gli investigatori diffondono i dettagli: il sospetto aveva un'arma, un mitra “tipo AK47”, e una telecamerina GoPro, arma che alla distanza in cui è stato trovato il presunto attentatore, anche se avesse sparato non avrebbe mai raggiunto il candidato di estrema destra.
Il fatti - Un uomo, alle 13,30 ora della Florida, le 19,30 italiane, è stato arrestato da Fbi e Secret Service per un "possibile tentato assassinio" dell'ex presidente. Il sospetto si era appostato tra i cespugli al bordo del Trump International Course, a West Palm Beach, mentre Trump era impegnato a giocare a golf come ogni domenica. Quando l'ex presidente è arrivato alla buca numero 5, a distanza di circa 350-450 metri dall'attentatore, un agente della sicurezza ha notato la canna da fucile e ha aperto il fuoco in quella direzione. Trump è stato portato via dalla scorta.
L'attentatore è fuggito, ha raggiunto un'auto, una Nissan di colore scuro, ma è stato bloccato dalle pattuglie dello sceriffo della contea. Al momento dell'arresto, non ha opposto resistenza e non era armato. Tra le siepi dove si era appostato sono stati recuperati un'arma “di tipo AK-47” con binocolo, due zaini con munizioni, una telecamerina GoPro. "Quando lo abbiamo bloccato - ha spiegato lo sceriffo - era relativamente calmo. Non ha mostrato emozioni, non ha chiesto che cosa stesse succedendo".
Al momento, dicevamo, si indaga su un “possibile fallito attentato” alla vita di Donald Trump.
Resta da capire chi fosse l'attentatore, se si tratti di un “lupo solitario” o qualcuno lo abbia armato. In mancanza di altri elementi di fatto, ogni ipotesi è per ora speculativa: ma i primi dati sull'attentatore - ne parliamo poco più sotto - potrebbe instradare le indagini sulla pista dello squilibrato. Ma qualcuno parla già di “pista iraniana”: funzionari dell'intelligence americana, dicono i media, avrebbero recentemente informato la campagna di Trump di indizi secondo cui l'Iran starebbe pianificando di intensificare gli attacchi contro l'ex presidente e le persone a lui vicine.
L'episodio ha ovviamente richiamato l'attentato del 13 luglio, durante
un comizio di Trump a Butler, quando un ventenne di nome Thomas Crooks aprì il fuoco sull'ex presidente ferendolo all'orecchio e uccidendo uno spettatore prima di venire a sua volta ucciso dai cecchini della sicurezza.
L'uomo che voleva uccidere Donald Trump si chiama Ryan Routh, dicono fonti giornalistiche. Ha 58 anni e viene dalla North Carolina, anche se si è trasferito di recente nelle Hawaii.
Le notizie su di lui che emergono in queste ore sono ovviamente da prendere con estrema cautela. Ma se gli account scovati sui social in queste ore sono davvero quelli del sospettato, il suo profilo è quello di una persona disturbata, ossessionata. Un uomo di estrema destra che però non sopporta l'ex presidente.
L'ultimo post è del 23 dicembre dell'anno scorso. Diceva di avere migliaia di soldati afghani desiderosi di arruolarsi nella polizia nazionale di Haiti e di farlo per pochi soldi. "Mille con il passaporto - aveva scritto - sono pronti a volare". Il messaggio seguiva con un numero di telefono e una email per inviare aiuti all'Ucraina. Proprio l'Ucraina appare la sua ossessione. Routh aveva scritto di essere pronto a combattere in Ucraina e a dare la vita per gli ucraini. Dal momento dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, l'uomo ha scritto una serie di post in cui dichiarava di voler partire e chiedeva un aiuto e l'impegno di altri volontari. Un video lo mostra intervistato a Kiev da Newsweek Romania: sostiene di essere nel Paese appunto per reclutare volontari disposti a combattere “dalla parte del bene contro il male”.
Ma non c'era solo il fronte orientale europeo nei suoi progetti. Il 10 agosto 2023, Routh dichiarava invece di voler inviare a Taiwan migliaia di soldati afghani volontari ma addestrati dalla Nato "per proteggere le coste di Taiwan".
L'immagine di un uomo alto e magro che potrebbe essere Routh è stata pubblicata dall'account su X "Republicans against Trump", seguito da quasi 800mila follower. Nell'aprile del 2022 l'uomo sosteneva di essere a Kiev con l'obiettivo di accogliere migliaia di persone dall'estero a sostegno dell'Ucraina. Su Linkedin la sua bio dice che Routh costruiva "strutture molto semplici per ospitare i meno fortunati".
Joe Biden e Kamala Harris sono stati subito informati della sparatoria nelle vicinanze di Donald Trump e si sono detti immediatamente "sollevati" dal fatto che sia stato messo in sicurezza. La candidata democratica alla presidenza ha aggiunto: "Sono stata informata dei colpi di arma da fuoco vicino a Donald Trump e sono lieta che stia bene. La violenza non ha posto in America".
A distanza di qualche ora dai fatti si fa risentire lo stesso Trump. In un comunicato assicura che "la sua determinazione è ancora più forte dopo un altro tentativo di omicidio". Ribadisce che non si arrenderà mai e incoraggia i sostenitori a votare per lui alle presidenziali del 5 novembre.
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