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Covid, la variante Xec preoccupa. Gli esperti: “più contagiosa delle precedenti”.

Cagliari, 20 Sett 2024 - La variante Covid Xec che si sta diffondendo in Europa e nel mondo potrebbe presto diventare dominante. Si tratta di un ibrido delle precedenti sotto varianti omicron KS.1.1 e KP.3.3 ma, stando agli esperti, le mutazioni di Xec potrebbero aiutarla a diffondersi più facilmente quest'autunno.

Alta contagiosità - Anche gli esperti americani ritengono che a breve la variante del virus Xec, identificata per la prima volta a giugno in Europa, possa diventare dominante negli Stati Uniti durante la stagione invernale. A preoccupare è la sua alta contagiosità, in quanto si sta diffondendo “rapidamente” sia in Europa, che negli Stati Uniti e in Asia. "Dobbiamo tenere gli occhi aperti sui movimenti della Xec – ha detto Andrea Garcia, vicepresidente della American medical association - e nelle prossime settimane le infezioni causate da questa variante potrebbero sorpassare quelle con la mutazione KP.3.1.1, che sinora ha trainato i nuovi casi durante tutta l'estate".

Per Eric Topol, direttore dello Scripps Research Translational Institute di La Jolla, "Xec appare al momento avere tutte le caratteristiche" per guidare la prossima ondata di contagi. Peter Chin-Hong, specialista di malattie infettive all'università della California a San Francisco, sospetta che la mutazione di cui Xec è portatrice le conferisca dei "superpoteri" in termini di trasmissibilità. La mutazione del covid Xec è un ibrido trale mutazioni KS.1.1 e KP.3.3, parte della famiglia Omicron. "Ho piena fiducia che i vaccini funzioneranno, particolarmente perla prevenzione di forme gravi della malattia nei soggetti più anziani" - ha dichiarato Chin-Hong, invitando tutti a vaccinarsi entro fine ottobre.

Xec è una combinazione di due diverse varianti: KS.1.1 (una cosiddetta variante FLiRT) e KP.3.3 (variante FLuQE). Secondo l’esperto Mike Honey di Melbourne (Australia), che ha tracciato un primo identikit di Xec, ciò che colpisce maggiormente, ha sottolineato Honey in un focus postato su X, è il "vantaggio di crescita" che sta mostrando "a livello globale”. Honey ha calcolato che Xec sta crescendo del "3,8% al giorno (27% alla settimana)", superando le varianti JN.1 “che hanno già in aggiunta mutazioni che le rendono competitive”. L’esperto ha definito Xec come la variante "con la crescita più rapida" che abbia osservato finora.

I sintomi di Covid causati dall’infezione da nuova variante Xec sono simili a quelli provocati dalle precedenti varianti, tra cui: febbre, mal di gola, mal di testa, tosse, dolori muscolari. Attualmente non ci sono infatti indicazioni di una maggiore severità dell’infezione.

I vaccini anti-Covid approvati in Ue "coprono per le nuove varianti derivanti dal ceppo JN.1 e ci si aspetta offrano adeguata protezione nei mesi invernali quando il rischio è maggiore". Ad evidenziarlo è Marco Cavaleri, che all'Agenzia europea del farmaco Ema è responsabile del Dipartimento rischi sanitari e presiede la Task force emergenze (Etf). Il coronavirus Sars-CoV-2 "continuerà a mutare dopo l'ondata estiva -  spiega - ed è perciò bene immunizzare chi è a rischio in vista dei mesi freddi". Già in questi mesi, infatti, a livello globale si sono affacciate nuove varianti, dalla consolidata KP.3.1.1 a LB.1, fino alla neo arrivata Xec.   

L'ultimo documento messo a disposizione dall'Etf dell'Ema sui vaccini Covid è di luglio e descrive "la strategia europea riguardo ai ceppi che abbiamo raccomandato per l'aggiornamento dei vaccini", ricorda l'esperto Ema.

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