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Spaccate notturne ai danni di esercizi commerciali; sottoposti a fermo di P.G. tre giovani del cagliaritano accusati di furto pluriaggravato ai danni di numerosi esercizi commerciali siti in gran parte nella città di Quartu Sant’Elena, ma anche a Cagliari. 

Cagliari, 25 Sett 2024 - Nella notte di martedì, il personale della Polizia di Stato, nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, ha eseguito il fermo di Polizia Giudiziaria nei confronti di tre giovani del cagliaritano, un 32enne e due 34enni, tutti pluripregiudicati, e di fatto senza fissa dimora, per l’ipotesi di reato di furto pluriaggravato ai danni di numerosi esercizi commerciali siti in gran parte nella città di Quartu Sant’Elena, ma anche a Cagliari. Obiettivi principali, farmacie e bar, da cui sono stati asportati denaro ed oggetti di valore.

Gli investigatori della Quarta Sezione della Squadra Mobile, insieme agli agenti delle Volanti di Cagliari e ai poliziotti del Commissariato di Quartu Sant’Elena, hanno ricostruito i diversi “raid” (almeno una trentina) che sono stati messi a segno sempre nel cuore della notte e che in soli 4 mesi hanno causato ingenti danni a molti titolari di locali commerciali. L’ultimo episodio, nella notte tra sabato e domenica, ai danni di un locale di ristorazione di Quartu Sant’Elena. Tra i vari reati al vaglio degli investigatori, anche l’incendio del bar a Pirri dello scorso primo agosto, per il quale è stato indagato, in particolare, il 32enne.

I presunti autori delle spaccate agivano spesso insieme e con le stesse modalità: una volta divelto o comunque danneggiato l’infisso posto come ingresso del locale, da soli o in coppia si introducevano nel negozio, facendo razzia in maniera fulminea di quanto custodito all’interno, mentre spesso uno di loro fungeva da palo. Infatti, sono stati registrati più episodi nella stessa nottata e nel giro di poche ore.

Attraverso la visione delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza installati dai proprietari degli esercizi commerciali colpiti e grazie alla profonda conoscenza del territorio da parte dei poliziotti che hanno operato, è stato possibile raccogliere gli elementi che hanno consentito l’applicazione del fermo.

I tre una volta sbrigate le pratiche di rito sono stati condotti e rinchiusi presso il Carcere di Uta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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