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Attacco israeliano a basi Unifil, feriti due caschi blu. Meloni: “Inaccettabile”.

Beirut, 11 Ott 2024 – "Italia e Nazioni Unite non possono prendere ordini da Israele": lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto. "Non si tratta di un errore o un incidente" e non puo' essere una giustificazione il fatto che Israele avesse chiesto di evacuare le basi, ha aggiunto il ministro, "vogliamo capire perchè è successo quello che è successo".

"Gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze israeliane potrebbero costituire crimini di guerra,si tratta di gravissime violazioni alle norme del diritto internazionali, non giustificate da alcuna ragione militare".Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Grave incidente internazionale nel Libano del sud: le forze armate israeliane hanno aperto il fuoco contro il quartier generale dell'Unifil a Naqoura, ferendo due caschi blu, e le altre due postazioni a Labbouneh e Ras Naqoura che ospitano il contingente italiano.  Dura condanna della missione Onu, che ha sottolineato come "ogni attacco deliberato alle forze di peacekeeping è una grave violazione del diritto umanitario internazionale e della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza". "Ricordiamo alle Idf e a tutti gli attori i loro obblighi di garantire la sicurezza e la protezione del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite e di rispettare l'inviolabilità dei locali dell'Onu in ogni momento", ha aggiunto l'Unifil, prima di rispedire al mittente, tramite un portavoce sentito dal sito Walla, la richiesta israeliana di evacuare le postazioni lungo il confine tra Israele e Libano.    Anche l'Italia ha "protestato fermamente", con il ministro della Difesa Guido Crosetto che ha parlato con l'omologo israeliano Yoav Gallant e ha convocato l'ambasciatore dello Stato ebraico a Roma. "Non si tratta di un errore, non si tratta di un incidente - ha detto poi in una conferenza stampa - gli atti ostili reiterati delle Forze israeliane contro la base 1.31 potrebbero costituire crimini di guerra e sicuramente sono gravissime violazioni del diritto internazionale".

"Questi incidenti sono intollerabili, devono essere accuratamente e decisamente evitati", ha aggiunto. "Aprire il fuoco contro le forze di peacekeeping non può mai essere tollerato o accettabile. Il casco blu indossato dalle forze dell'Onu deve essere sacrosanto", gli ha fatto eco il primo ministro irlandese Simon Harris, precisando che nessun militare irlandese è stato coinvolto nell'attacco. Anche da Madrid, il ministro degli Esteri spagnolo Josè Manuel Albares ha espresso "ferma condanna" nei confronti di Israele: "Il governo esige che le parti rispettino le truppe dell'Unifil, la loro sicurezza deve essere garantita".

Il portavoce di Unifil ribadisce l'invito a Israele e Hezbollah a rispettare la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che impone a Israele di non oltrepassare la Linea Blu e a Hezbollah di disarmare e ritirare le sue truppe a nord del fiume Litani, a 18 miglia dal confine.

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha condannato gli attacchi alle operazioni di pace delle Nazioni Unite, dopo che i peacekeeper dell'Unifil hanno dichiarato che le forze israeliane hanno aperto il fuoco sul loro quartier generale nel Libano meridionale. "Un attacco contro una missione di pace delle Nazioni Unite è irresponsabile e non è accettabile, ed è per questo che invitiamo Israele e tutte le parti a rispettare pienamente il diritto umanitario internazionale", ha detto Michel a margine del vertice dell'Associazione delle nazioni del Sudest asiatico (Asean) in Laos.

L’ambasciatore indonesiano alle Nazioni Unite, Hari Prabowo, si unisce alla condanna internazionale di Israele per l'incidente in cui due soldati indonesiani della missione Unifil sono rimasti feriti dal fuoco dei carri armati israeliani. Lo riporta il Times of Israel. L’incidente “dimostra chiaramente come Israele si sia posizionato al di sopra del diritto internazionale, al di sopra dell’impunità e al di sopra dei nostri valori di pace condivisi”, afferma Hari Prabowo. Un portavoce dell'Unifil ha affermato che i due, che non hanno riportato ferite gravi, provengono dall'Indonesia, uno dei principali contributori di truppe all'Unifil. 

Secondo quanto riferito al Times of Israel da una fonte israeliana a conoscenza della questione, gli Stati Uniti e Israele sono complessivamente sulla stessa lunghezza d'onda per quanto riguarda le sfide strategiche in Medio Oriente, dopo la telefonata di mercoledì tra il Primo Ministro Benjamin Netanyahu e il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden.  Secondo la fonte, la telefonata, per discutere i piani di ritorsione di Israele contro l'Iran, è stata il culmine di discussioni tra funzionari statunitensi e israeliani in corso dall'attacco missilistico balistico di Teheran del 1° ottobre. Tali conversazioni proseguiranno nei prossimi giorni e la fonte aggiunge che la prossima settimana il ministro della Difesa Yoav Gallant incontrerà il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin al Pentagono. All'inizio di questa settimana, Netanyahu ha bloccato all'ultimo minuto il viaggio programmato da Gallant a Washington, chiedendogli di poter parlare prima con Biden di ciò che Israele intende fare contro l'Iran.  Un funzionario statunitense citato da Axios afferma che gli alleati "si stanno muovendo nella giusta direzione" dopo l'appello, sebbene un funzionario israeliano citato dall'agenzia di stampa affermi che gli Stati Uniti ritengono ancora che i piani di Israele siano troppo aggressivi.

L'Unifil, la missione Onu in Libano, denunciò l'uso di fosforo bianco da parte di Israele. "Abbiamo osservato colpi di artiglieria in cui sono state utilizzate munizioni al fosforo bianco in almeno tre occasioni: il 3 marzo vicino a Dayr Amis (Settore Ovest), il 3 aprile vicino ad Ayta al-Sha'b (Settore Ovest) e il 6 giugno vicino ad Arab al-Luwayzah (Settore Est)". Il Consiglio di Sicurezza Onu ricevette il 12 luglio 2024 il dettagliato report dell'Unifil di 26 pagine

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