Tel Aviv, 29 Ott 2024 - Il parlamento israeliano ha approvato una legge che vieta all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) di lavorare in Israele, nonostante le obiezioni degli Stati Uniti e di molti Paesi occidentali. I parlamentari hanno approvato la legge con 92 voti a favore e 10 contrari, dopo anni di aspre critiche israeliane all'Unrwa.
Il Sudafrica ha annunciato di aver presentato alla Corte internazionale di giustizia (Icj) il suo fascicolo di "prove" del "genocidio" commesso da Israele a Gaza. Questo file "contiene prove che dimostrano che il governo di Israele ha violato la Convenzione sul genocidio", affermano in una nota i servizi del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa. Israele ha sempre negato queste accuse. L'Icj ha confermato di aver ricevuto il documento, tramite uno dei suoi funzionari, ma si è rifiutata di fornire ulteriori dettagli.
"Le prove dimostreranno che gli atti genocidi di Israele si basano sull'intenzione specifica di commettere un genocidio", assicura la presidenza sudafricana che sottolinea "l'incapacità di Israele di prevenire l'incitamento al genocidio, di prevenire il genocidio stesso e l'incapacità di punire coloro che incitano e commettono atti di genocidio". Il "memoriale", che "non può essere reso pubblico" secondo la prassi della Corte, contiene più di 750 pagine di argomentazioni e più di 4.000 di allegati, precisa la presidenza. Diversi Paesi si sono uniti al procedimento avviato dal Sud Africa contro Israele: Bolivia, Colombia, Libia, Spagna e Messico.
Irlanda, Spagna, Norvegia e Slovenia hanno condannato in un comunicato congiunto il voto del Parlamento israeliano su una legge che vieta le attività dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, l'Unrwa.
"Il lavoro dell'agenzia è essenziale e insostituibile per milioni di rifugiati palestinesi nella regione e in particolare nell'attuale contesto di Gaza", scrivono i governi di questi Paesi. La legge votata dal parlamento israeliano "crea un precedente molto grave per il lavoro delle Nazioni Unite", hanno denunciato. Spagna, Slovenia, Irlanda e Norvegia "continueranno a lavorare con i paesi donatori per garantire la sostenibilità del lavoro dell'Unrwa e il suo ruolo umanitario", aggiunge il comunicato.
Anche il Regno Unito è "estremamente preoccupato" per il voto del Parlamento israeliano. "Questa legge minaccia di rendere impossibile il lavoro essenziale dell'Unrwa per i palestinesi, mettendo in pericolo tutta la risposta umanitaria internazionale a Gaza", ha denunciato il premier Starmer.
Analoghe condanne sono già venute da Francia, Germania e altri Paesi, oltre che dalle stesse Nazioni Unite. Gli Stati Uniti avevano fatto inutilmente pressioni su Tel Aviv perché non approvasse la legge.
Almeno 60 persone sono state uccise e altre 58 ferite dall'ultima ondata di bombardamenti israeliani su diverse città della valle della Bekaa, nel Libano orientale. Lo conferma il ministero della Sanità libanese.
Gli attacchi, di cui non si conoscono ulteriori dettagli, avvengono 24 ore dopo un’altra serie di bombardamenti israeliani contro diverse parti del Libano che ha provocato la morte di 19 persone e il ferimento di altre 108. Con i decessi segnalati martedì dalle autorità libanesi, il numero totale dei morti sale a 2.732. Il numero dei feriti è di circa 12.700, secondo il rapporto ufficiale libanese.
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