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Stage infinita a Gaza. Gli Usa insistono per una tregua tra Israele e Libano. Bombe israeliane, 143 morti a Gaza.

Gaza, 30 Ott 2024 - Sono almeno 143 le persone uccise ieri a Gaza dai raid aerei israeliani. Lo riferiscono fonti mediche citate da al-Jazeera, spiegando che almeno 132 sono state uccise nel nord dell'enclave palestinese.

Un funzionario israeliano ha dichiarato al Times of Israel che gli alti consiglieri del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Brett McGurk e Amos Hochstein, si recheranno in Israele per incontrare il primo ministro Benjamin Netanyahu e altri funzionari israeliani per discutere di un possibile cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano. Secondo quanto spiegato presenteranno una proposta ufficiale di cessate il fuoco nel tentativo di chiudere un accordo che, secondo i funzionari israeliani e americani, potrà essere finalizzato entro poche settimane.

Le Nazioni Unite hanno sottolineato che se Israele metterà in atto nuove leggi che tagliano i legami con l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), il governo israeliano dovrà soddisfare i loro bisogni in base al diritto internazionale. Il Segretario generale Antonio Guterres ha dichiarato in una lettera ottenuta dall'Associated Press che non ci sono altre alternative all'Unrwa. L'agenzia è stata un'ancora di salvezza durante la guerra tra Israele e Hamas a Gaza, e la legge israeliana “avrà conseguenze devastanti per i rifugiati palestinesi” a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est.

Le agenzie delle Nazioni Unite per l'infanzia, la salute e la migrazione hanno anche sottolineato che l'Unrwa è la “spina dorsale” delle operazioni dell'organismo mondiale a Gaza, dove la popolazione ha fatto affidamento sui suoi aiuti alimentari d'emergenza e sui suoi centri sanitari durante la guerra. Israele ha affermato che alcuni dei 13.000 dipendenti dell'Unrwa a Gaza hanno partecipato agli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 e ha accusato centinaia di dipendenti dell'Unrwa di avere legami con i militanti aggiungendo di aver trovato mezzi militari di Hamas all'interno o sotto le strutture dell'agenzia.

Due leggi potrebbero impedire all'Unrwa di continuare il suo lavoro. Anche gli Stati Uniti, il più stretto alleato di Israele, si sono uniti a molti governi e organizzazioni umanitarie nell'opporsi alla legge, che non entrerà in vigore prima di tre mesi. Guterres, nella lettera inviata alle autorità israeliane, ha spiegato che lo Stato ebraico è tenuto a garantire il soddisfacimento dei bisogni dei palestinesi, tra cui cibo, assistenza sanitaria e istruzione. E se Israele non fosse in grado di soddisfare tali bisogni, ha l'obbligo di consentire e facilitare le attività dell'Onu. Se le attività dell'Unrwa vengono limitate o interrotte, ha detto il segretario generale, Israele dovrà riempire il vuoto “per assicurare che i bisogni della popolazione siano soddisfatti”. L'ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite Danny Danon ha risposto alla lettera dicendo: “Invece di condannare l'Unrwa per aver chiuso un occhio sul terrorismo e in alcuni casi per aver partecipato al terrorismo, le Nazioni Unite condannano Israele”.

Più di 43.061 palestinesi sono stati uccisi e 101.223 feriti nell'offensiva militare israeliana su Gaza dal 7 ottobre 2023, riferisce il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas. Questo bilancio non distingue tra civili e combattenti e non ne è possibile una verifica indipendente, ma c'è consenso fra gli analisti sulla generica affidabilità di questi numeri.

È Naim Qassem il nuovo leader di Hezbollah. Lo ha riferito la tv al Manar dello stesso movimento armato libanese. "Il Consiglio della Shura ha deciso di eleggere Naim Qassem segretario generale di Hezbollah". È quanto rende noto un comunicato del Partito di Dio, passato quasi un mese dall'uccisione il 27 settembre in un raid aereo a Beirut del leader storico degli Hezbollah, Hassan Nasrallah.

Secondo una fonte iraniana citata a metà mese dal sito di notizie Erem News, con sede negli Emirati Arabi Uniti, Naim Qassem avrebbe 'traslocato' dal Libano a Teheran, lasciando Beirut il 5 ottobre scorso a bordo dell'aereo utilizzato dal ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, che in quei giorni era in visita nel Paese dei Cedri e in Siria. 

Dal 27 settembre Naim Qassem ha fatto sentire per tre volte la sua voce, parlando a nome di Hezbollah che nell'ottobre dello scorso anno scese in campo con attacchi oltre confine contro Israele, in "solidarietà" con Hamas dopo l'avvio delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza. Hezbollah è nel mirino di operazioni israeliane che in Libano, secondo il ministero della Salute di Beirut, hanno fatto oltre 2.700 morti. Solo il primo dei tre recenti discorsi di Naim Qassem, stando alle fonti di Erem News, sarebbe stato pronunciato dal Libano.

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