Venezia, 4 Nov 2024 - Oggi, 4 novembre, sono numerose le celebrazioni previste in tutta Italia per la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.
A Roma, durante il consueto evento, la deposizione della corona d'alloro sulla tomba del Milite Ignoto, da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, alla presenza del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del presidente del Senato, Ignazio La Russa.
Il presidente della Repubblica si è poi spostato in piazza San Marco, a Venezia, per la cerimonia ufficiale di quest'anno. Accompagnato ancora da Guido Crosetto, il capo dello Stato è col capo di Stato maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, e le autorità civili e militari. Sulla spianata sono schierati i reparti delle forze armate e la banda militare. Poi l'esibizione dei paracadutisti e il sorvolo delle Frecce tricolori.
Il messaggio del presidente Mattarella: "Il 4 Novembre celebra l'Unità Nazionale e onora le Forze Armate, le cui imprese hanno contribuito a fare dell'Italia una nazione indipendente, libera, ispirata a valori democratici e di pace". Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al ministro della Difesa, Guido Crosetto, in occasione della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. "Una data - riprende - che evoca avvenimenti lontani, guerre e combattimenti sanguinosi che portarono devastazioni e ferite nella società del tempo. Oggi, la Repubblica guarda con rispetto e devozione al percorso che, dal Risorgimento alla Prima guerra mondiale, alla Liberazione, alla scelta della solidarietà europea e atlantica, ha saputo costruire un Paese coeso, unito, portatore di valori di pace nella comunità internazionale".
“Le nostre Forze Armate continuano a operare in terre lontane in numerose missioni, sottolineando con il loro impegno la vocazione del nostro Paese a coltivare e preservare il rispetto del diritto internazionale”, scrive il Capo dello Stato "un particolare pensiero ai nostri militari schierati in Medio Oriente dove, per mandato delle Nazioni Unite e nell'ambito di missioni bilaterali, continuano ad assicurare il proprio contributo per il mantenimento della pace, alleviando le sofferenze della popolazione inerme in una situazione umanitaria drammatica, promuovendo il rispetto del diritto internazionale umanitario".
"In questa giornata, il più riconoscente e commosso pensiero va a coloro che sono caduti, sacrificando le loro vite per l'Italia. La loro memoria - afferma ancora Mattarella - suona esortazione alla coscienza civile del Paese, specie alle giovani generazioni, affinché sappiano percorrere la strada dell'impegno per la difesa dei valori della Costituzione". "Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della Difesa, il vostro servizio alla Repubblica, alla quale avete giurato fedeltà, merita il plauso e la riconoscenza dei nostri concittadini. Viva le Forze Armate, viva l'Italia", conclude Mattarella.
Al Villaggio Difesa, allestito al Circo Massimo a Roma dal 1° al 4 novembre, è possibile scoprire le nostre Forze Armate attraverso una serie di eventi dimostrativi, tra cui simulatori di volo, prove di military training, concerti delle bande musicali, conferenze, esibizioni delle unità cinofile, collegamenti in diretta con i nostri militari in missione nel mondo e tanto altro ancora. L'ingresso è gratuito.
L’Italia il 4 novembre ricorda, commemorando i suoi Caduti, l’Armistizio di Villa Giusti (entrato in vigore il 4 novembre 1918) che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale.
In questa giornata si intende ricordare, in special modo, tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per i militari di allora e quelli di oggi.
Istituita nel 1922 come Festa della Vittoria, caduta un po' nell'oblio nel 1977 per il taglio di alcune festività, due anni fa su indicazione del presidente Mattarella, anche per non sottolineare una vittoria militare su un altro Paese membro dell'Unione Europea, acquisì la denominazione di "Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate".
Fino agli anni 90, la tradizione tanto cara ai bambini ma pure agli adulti, che sarebbe auspicabile ripristinare, era l'apertura al pubblico delle caserme con un avvicinamento tra popolo e le Forze armate.
Dal centenario del 2018, invece la Festa si celebra ogni anno in una città diversa.
Quest'anno la cerimonia sarà a Venezia. A partire dalle 11,40 Raiuno trasmetterà in diretta la celebrazione, alla presenza sempre del capo dello Stato.
Stato unitario solo dal 1861, l'Italia entrò nel conflitto con ancora vive le emozioni e le convinzioni risorgimentali. Fu quella la prima drammatica esperienza collettiva che si verificava dopo la proclamazione del Regno.
L’impegno militare lungo il confine nord-orientale, dallo Stelvio agli altipiani d'Asiago, dalle Dolomiti all'Isonzo e fino al mare, fu la testimonianza di quel profondo sentimento di amor di Patria che animò i nostri soldati e gli Italiani in quegli anni.
L’Italia dimostrò di essere una Nazione e alimentò questo senso di appartenenza con la strenua resistenza sul Grappa e sul Piave, fino alle giornate di Vittorio Veneto.
Per onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patria il 4 novembre 1921 ebbe luogo la tumulazione del “Milite Ignoto”, nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma.
Con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 Novembre fu dichiarato Festa nazionale.
Oggi, ai Caduti di tutte le guerre, in occasione del 4 novembre e nei giorni immediatamente precedenti, le più Alte Cariche dello Stato rendono omaggio recandosi nei Luoghi della Memoria.
Le Forze Armate, ricordando la raggiunta unità nazionale, onorano il sacrificio di oltre seicentomila Caduti e di tante altre migliaia di feriti e mutilati, con sentimento di gratitudine che la festa del 4 novembre vuol mantenere vivo poiché è dall’esperienza della storia che nascono i valori irrinunciabili di una Nazione. Il significato del ricordo della Grande Guerra non è quello della celebrazione di una vittoria, o della sopraffazione del nemico, ma è quello di aver difeso la libertà, raggiungendo una unità tanto difficile quanto fortemente voluta.
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