Amsterdam, 9 Nov 2024 - Dieci israeliani tifosi del Maccabi Tel Aviv sono rimasti feriti dopo essere stati aggrediti ad Amsterdam al termine della partita di calcio tra Ajax e Maccabi, vinta dai padroni di casa 5-0. La polizia ha protetto e scortato i sostenitori israeliani al loro hotel, 57 le persone arrestate. Secondo quanto riferito, gli scontri sono scoppiati nonostante il divieto di una manifestazione filo-palestinese imposta dal sindaco di Amsterdam Femke Halsema, che aveva temuto che gli scontri sarebbero scoppiati tra manifestanti e sostenitori del club di calcio israeliano. Secondo la polizia di Amsterdam tutti i tifosi israeliani ricoverati in ospedale sono poi stati dimessi. Lo riporta il Times of Israel. Il Ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato di avere una lista di circa 10 israeliani che non hanno ancora preso contatto con loro dopo gli attacchi di Amsterdam di ieri sera. Lo riporta sempre il Times of Israel sottolineando che secondo il ministero israeliano le persone presenti nell'elenco non sono considerate "scomparse", ipotizzando che i loro telefonini potrebbero essere stati rubati o rotti durante l'aggressione. Lo stesso ministero afferma poi che continuano gli sforzi per contattarli e che l'elenco non è completo e potrebbe ancora cambiare.
Nella ricostruzione degli eventi la polizia ha spiegato di essere intervenuta già mercoledì per fermare i disordini nella città. Bandiere della Palestina sono state rimosse dai palazzi e bruciate dai tifosi del Maccabi, che hanno anche attaccato un taxi. La polizia ha cercato di prevenire scontri tra i due gruppi. Ieri sera, poi, gli agenti hanno scortato i manifestanti pro-Palestina nel luogo della manifestazione, seppur vietata dalla sindaca. “Siamo riusciti a prevenire gli scontri grazie alla polizia antisommossa e al dispiegamento di agenti a cavallo e abbiamo fermato i tifosi dell'Ajax che volevano recarsi dalla zona della protesta”, si legge nel comunicato della polizia di Amsterdam. "Intorno alle 23 la situazione intorno allo stadio era calma – continua – I problemi sono sorti più tardi nel centro della città”. Dopo la partita, infatti, sostenitori della squadra israeliana hanno camminato per il centro della città e "rivoltosi", si legge nella ricostruzione, si sono resi responsabili di attacchi "lampo" con i tifosi israeliani nel mirino.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha condannato, durante una telefonata con il premier olandese Disk Schoof, quello che ha descritto come "un attacco premeditato" ai tifosi di calcio israeliani e "Il primo ministro Netanyahu - afferma una nota del suo ufficio - ha dichiarato di considerare con la massima serietà l'attacco antisemita premeditato contro i cittadini israeliani e ha richiesto una maggiore sicurezza per la comunità ebraica nei Paesi Bassi".
Netanyahu che ha definito la violenza “grave” ha invitato il primo ministro nederlandese e le forze di sicurezza locali "ad agire in modo deciso e rapido contro i rivoltosi" e ha "ordinato l'invio immediato di due aerei di soccorso per aiutare i nostri cittadini", si legge nella dichiarazione dell'ufficio del premier.
Secondo quanto riportato da The Times of Israel alcuni tifosi del Maccabi Tel Aviv hanno parlato di assalitori mascherati, alcuni dei quali con bandiere palestinesi che gridavano “Palestina libera”.
"Ho sottolineato che i Paesi Bassi condannano fermamente la violenza e che non c'è posto per l'odio e l'antisemitismo". Lo ha affermato il ministro della Giustizia olandese, David van Weel, sul social X dopo l'incontro con il nuovo ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, per discutere delle aggressioni ai tifosi israeliani a Amsterdam. "I colpevoli saranno rintracciati e perseguiti", ha aggiunto van Weel.
Parole di condanna sono state espresse dal ministro della sicurezza israeliano Itamar Ben-Gvir: "I tifosi che sono andati a vedere una partita di calcio, hanno incontrato l’antisemitismo e sono stati attaccati con una crudeltà inimmaginabile solo a causa della loro ebraicità e israelianità. Condanno qualsiasi tentativo di rendere colpevole la vittima", sottolinea. “Questo non è solo un danno per ebrei e israeliani - ha scritto su X il ministro - ma un segnale di avvertimento per tutti i paesi europei contro la violenza musulmana radicale”.
Il primo ministro olandese Schoof ha definito "inaccettabili" gli "attacchi antisemiti contro cittadini israeliani" ad Amsterdam sul suo account X. "Sono in stretto contatto con tutte le persone coinvolte. Netanyahu ha insistito affinché gli autori di questi atti debbano essere ricercati e perseguiti", ha aggiunto Schoof.
Il re d'Olanda Guglielmo Alessandro ha parlato stamattina con il presidente israeliano Herzog per esprimergli la sua massima fermezza nel condannare le aggressioni di ieri, paragonandole al fallimento del suo Paese nel proteggere gli ebrei durante la Shoah. Lo si legge sui media olandesi. "Abbiamo fallito nei confronti della comunità ebraica dei Paesi Bassi durante la Seconda guerra mondiale, e ieri sera abbiamo fallito ancora", ha detto il re, esprimendo anche profonda indignazione e promettendo che il governo olandese farà tutto il possibile per garantire la sicurezza dei visitatori e facilitare il loro ritorno sicuro in Israele.
"Desideriamo chiarire con fermezza che le aggressioni di questa notte ai tifosi del Maccabi Tel Aviv rappresentano inequivocabilmente atti di deliberata e mirata violenza contro israeliani in quanto tali e non uno scontro tra tifoserie per ragioni sportive". Lo sottolinea l'ambasciata israeliana a Roma.
"La Francia non si tira indietro": dopo le violenze di Amsterdam contro i tifosi israeliani, a margine della partita di calcio fra l'Ajax e il Maccabi di Tel Aviv, il ministro dell'Interno francese, Bruno Retailleau conferma che la partita di Nations League di giovedì prossimo allo Stade de France, fra i Bleus e Israele, si svolgerà regolarmente.
"Qualcuno - ha scritto su X il ministro - chiede lo spostamento della partita Francia-Israele. Io non lo accetto: la Francia non si tira indietro perché significherebbe abdicare di fronte alle minacce di violenza e di fronte all'antisemitismo. Su mia richiesta, il prefetto Laurent Nunez, prenderà la disposizioni di sicurezza necessarie affinché la partita si svolga allo Stade de France, come previsto". Il contesto di tensione attorno al match è aumentato dopo che militanti filopalestinesi hanno manifestato davanti alla Federcalcio francese per chiedere l'annullamento della partita e dopo che gli ultrà del Paris Saint-Germain hanno dispiegato due sere fa - in occasione dell'incontro di Champions contro l'Atletico Madrid - lo striscione "Free Palestine".
L'esercito israeliano ha vietato a tutto il suo personale di recarsi nei Paesi Bassi dopo gli scontri di Amsterdam. Lo riferisce l'Idf un comunicato.
"È stato un errore far venire migliaia di hooligan da Israele qui ad Amsterdam. Questa partita non andava giocata sapendo quando è alta la tensione in certi quartieri e sapendo il modo in cui queste persone si comportano. Sono dei provocatori, ci sono video di loro che strappano bandiere della Palestina dalle finestre, hanno sputato su donne che indossavano l'hijab". Lo racconta all'Ansa Jesse Sep Van Aalderen, attivista di Pal Action Amsterdam, impegnato nella manifestazione in corso davanti al municipio delle città.
"Il clima allo stadio era ottimo: nessuno scontro e nessuna provocazione, poi quando siamo usciti e ci siamo diretti in centro abbiamo trovato persone che ci aspettavano con coltelli e bastoni". Lo racconta all'Ansa Nimrod, un cittadino israeliano residente Amsterdam da oltre vent'anni. "Ora molte famiglie sono chiuse in hotel, non vogliono prendere un taxi o la metro, quindi stiamo organizzando dei passaggi sicuri gestiti dalla comunità per portare tutte le famiglie al loro volo", spiega Nimrod che assieme ad altri cinque cittadini israeliani è in attesa della conferenza stampa della polizia di Amsterdam.
"Atti di violenza orribili e inaccettabili e antisemitismo ad Amsterdam la scorsa notte. Decine di arresti, stiamo facendo tutto il possibile per rintracciare i responsabili. La polizia di Amsterdam chiede alle vittime di denunciare". Lo scrive su X la responsabile della Polizia nazionale dei Paesi Bassi, Janny Knol. La stessa polizia aveva fatto sapere che al momento i fermati sono 62.
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