Cagliari, 19 Nov 2024 - Ha vinto un gruppo coeso con una base forte, la nostra Costituzione. Così la neo presidente Stefania Proietti nel discorso della vittoria. “È stata una grande vittoria, veramente una vittoria inaspettata per il risultato di peso. È una grande coalizione, è una coalizione coesa, che ha una base solida e forte, che è la nostra Costituzione italiana, meravigliosa.”
È stata una battaglia testa a testa, quella per l'Umbria, tra Stefania Proietti, sindaca di Assisi, sostenuta da tutto il campo progressista, da Pd a Italia Viva e Azione, e la governatrice uscente, la leghista Donatella Tesei, sostenuta dal centro-destra. Non ci hanno visto arrivare, ha detto la Proietti, riecheggiando Schlein, e la segretaria Dem è arrivata a Perugia in serata, direttamente dall'Emilia Romagna, insieme ai leader di Avs. Assente invece Giuseppe Conte, che chiama Proietti.
Vittoria strepitosa dice che non sono servite le promesse dei ministri last minute, né Bandecchi. Un Movimento 5 Stelle che, nonostante sia la seconda forza della coalizione, deve fare i conti nuovamente con un basso risultato. Si riparte da due donne eccezionali, dalla neo governatrice e dalla sindaca di Perugia, e questo è il modello.
"L'Umbria è tornata in mano agli umbri". Sono le prime parole di Stefania Proietti, candidata del centrosinistra alla Regione Umbria, che commenta la sua vittoria alle regionali. "Grazie a tutti coloro che hanno voluto realizzare questo sogno. Tutti i leader dei partiti della coalizione mi hanno chiamato, sono con noi e sono stati con noi in mezzo alla gente. Grazie anche alla presidente del Consiglio Meloni per gli auguri. Non è una vittoria di Stefania Proietti ma dei cittadini e delle cittadine umbre, di chi ha preso in mano la Costituzione e non si è lasciato sopraffare dall'arroganza, dalla violenza verbale e metodi scorretti. Saremo in tutti i territori, senza nessuno escluso. Lavoreremo per la cura dell'ambiente, sviluppo economico e sostenibile, e per i nostri giovani. La nostra è una vittoria che nessuno aveva previsto, netta, sia a Perugia che a Terni".
Basta litigi, avverte Bonelli. La destra si può battere, dice Fratoianni, e non è un mistero che da qui si guardi alla strada per combattere la destra a livello nazionale. Si è vinto con unità e umiltà, dice Schlein, grande slancio di lavoro per l'Italia.
Altro clima, nel comitato dell'uscente Tesei, dove si fanno i conti con la sconfitta. È stata la sanità il terreno più battuto dalla Proietti, e su questo è la riflessione di Tesei. “Avrei voluto fare di più, il tempo non c'è stato, perché noi abbiamo ripreso in mano la sanità dopo il Covid, perché prima tutte le strutture erano state utilizzate per la gestione della pandemia, e quindi questo è”. E anche nel centro-destra adesso si guarderanno i voti e le liste. Se si ribadisce che la maggioranza è solida, è la Lega ad aprire una riflessione sul risultato elettorale.
È stata la sanità il terreno più battuto dalla Proietti, e su queso è la riflessione di Tesei. “Avrei voluto fare di più, il tempo non c'è stato, perché noi abbiamo ripreso in mano la sanità dopo il Covid, perché prima tutte le strutture erano state utilizzate per la gestione della pandemia, e quindi questo è”.
Nella foto di famiglia di un Pd unito e di un centrosinistra che si confermano largamente in Emilia Romagna, i sindaci di Bologna e Parma, la segretaria Schlein e il presidente Bonaccini insieme al nuovo governatore Michele De Pascale, primo cittadino di Ravenna che sigla una vittoria netta di 15 punti sul centro-destra. Noi il perno dell'alternativa al governo, esulta Elly Schlein, il Pd qui al 40% prima di una riflessione sull'astensione superiore al 50%. Nel primo discorso il presidente De Pascale torna sul tema centrale della campagna elettorale la protezione di un territorio colpito dalle alluvioni.
Un appello a Giorgia Meloni, lavorare insieme, la campagna elettorale è finita. “È stato un anno e mezzo di speculazioni politiche, di scontri, costantemente, è un dato drammatico quello della nostra terra, le persone hanno paura, le imprese si chiedono cosa devono fare per il loro futuro, da questa campagna elettorale deve finire la speculazione politica e deve iniziare una nuova collaborazione istituzionale”.
Una candidatura civica, non mi sono sentita abbandonata dal centro-destra, ho sentito i leader, oggi inizia un percorso, commenta la candidata sconfitta del centro-destra Elena Ugolini, riflettere sull'astensione e continuare a lavorare in direzione delle fasce più fragili è il suo appello al nuovo presidente De Pascale.
“Gli ho chiesto collaborazione e gli ho chiesto di lavorare per riconquistare il più grande partito che c'è in questa Regione, che è il partito di chi ha deciso di non andare a votare, perché questo è un dato certo”.
La leader del Pd: "Non era mai successo che tutte le forze alternative alla destra andassero insieme, convinte da un progetto condiviso, a dire a una persona 'sei tu che lo devi guidare'".
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