Cagliari, 22 Nov 2024 – Il marito di Francesca Deidda, ha finalmente ha confessato l’omicidio. Infatti, dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni. Francesca Deidda era sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.
Il marito inizialmente ne aveva dichiarato la scomparsa e per settimane si sarebbe sostituito a lei rispondendo ai messaggi preoccupati di amici e parenti, arrivando anche a inviare al suo datore di lavoro una mail in cui la donna comunicava il suo licenziamento, una serie di stratagemmi attuati da Sollai nel tentativo di nascondere il delitto, ma gli investigatori non erano convinti di questa versione.
Poi la tragica scoperta: dopo settimane di ricerche, in un borsone vicino a un albero, abbandonato a poche decine di metri dalla vecchia Orientale Sarda, vengono rinvenuti dei resti umani in decomposizione: è il corpo di Francesca. Lo stabiliranno con certezza le successive analisi. Il marito accusato di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere continua a proclamarsi innocente.
I carabinieri del reparto scientifico setacciano la casa che la donna condivideva con il compagno Igor Sollai e trovano tracce di sangue della Deidda sul divano della coppia.
Secondo le indagini, l’omicidio sarebbe stato premeditato e motivato da ragioni economiche. Francesca Deidda, sarebbe stata brutalmente uccisa a martellate dal marito Igor Sollai, nella loro abitazione a San Sperate, mentre riposava sul divano. Il corpo è stato poi nascosto in un borsone e abbandonato nelle campagne del Cagliaritano. Sollai avrebbe agito per ottenere il premio di un’assicurazione sulla vita stipulata dalla coppia, del valore di circa 100.000 euro, e la piena proprietà della casa coniugale.
Oggi, dopo oltre sei mesi Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal Pm Marco Cocco, ha ammesso i fatti. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne, ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l'interrogatorio riprenda la prossima settimana.
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