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Dopo oltre 1000 giorni di guerra in Ucraina, Metsola esorta la Germania di dare missili Taurus. Tajani, da Putin missili vecchi. Vuole spaventare Kiev.

Cagliari, 24 Nov 2024 - La Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha invitato il governo tedesco a decidere comunque di trasferire i missili a lungo raggio Taurus all'Ucraina. Metsola ha rilasciato un'intervista ai media tedeschi. Metsola ha osservato che per l'Ucraina "il tempo è essenziale" e la Russia sta aumentando la pressione. La Presidente del Parlamento europeo ha sottolineato che l'Ucraina "non puo' aspettare per sempre" e che esiste un ampio sostegno nel Parlamento europeo a favore di una tale decisione da parte della Germania.

"Io penso che sia come facevano gli antichi guerrieri che battevano la spada sullo scudo per intimorire l'avversario. I missili di cui parla" Putin, "con i quali è stato fatto un esperimento l'altro giorno, sono missili vecchi, non c'è nessuna novità, sono missili ritoccati, insomma hanno rifatto un po' il trucco a missili che" già "avevano per cercare di spaventare l'avversario ucraino, per fare la voce grossa". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando del lancio contro Kiev del nuovo missile ipersonico balistico russo con cui Putin punta a minacciare l'Europa. "Che poi Putin possa fare minacce pericolose, questo è vero. Lui è cresciuto con la cultura del KGB, cioè lui pensa che tutto si risolva con la forza e con l'uso delle forze armate e conosce poco evidentemente lo strumento della diplomazia che è quello al quale siamo abituati noi come paese democratico", ha aggiunto Tajani. E sulla decisione del presidente Usa Joe Biden di concedere all'Ucraina l'uso dei missili Atacms per colpire in profondità il territorio russo "io credo - ha detto il vicepremier - che gli americani abbiano reagito alla presenza di soldati nordcoreani pronti a combattere contro gli ucraini, perché questo significa alzare il tono dello scontro. E' una provocazione quella dei russi a coinvolgere un altro paese, la Corea del Nord, che non ha nulla a che fare con l'Ucraina, non ha mai avuto contenzioni storici con l'Ucraina".

Non ci sono "linee rosse" quando si tratta di sostegno all'Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot in un'intervista alla Bbc che andrà in onda integralmente domani. L'Ucraina, ha spiegato Barrot, può lanciare missili francesi a lungo raggio in Russia "nella logica dell'autodifesa", non confermando però siano già stati utilizzate in questo modo. "Il principio è stato stabilito... i nostri messaggi al presidente Zelensky sono stati ben accolti". Il presidente francese Macron - ricorda la Bbc - ha dato l'assenso della Francia all'inizio di quest'anno a lanciare i suoi missili in territorio russo. Ma le parole di Barrot sono significative, arrivando a pochi giorni dalla notizia che missili a lungo raggio di Usa Regno Unito sono stati utilizzati in quel modo per la prima volta. Barrot, che ieri ha tenuto colloqui con il ministro degli Esteri britannico David Lammy a Londra, ha detto che gli alleati occidentali non dovrebbero porre limiti al sostegno all'Ucraina contro la Russia e "non stabilire ed esprimere linee rosse".

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