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Corea del Sud, legge marziale revocata. Il partito di governo chiede le dimissioni di Yoon.

Seoul, 6 Dic 2024 - Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha cercato di imporre la legge marziale (un sistema di governo in cui le leggi ordinariamente in vigore in uno Stato vengono temporaneamente sospese e i tribunali militari vengono investiti di un ampio potere giudiziario) per porre fine a una polarizzazione molto forte nella politica e nella società sudcoreane. Yoon Suk-yeol, di destra e molto contestato, eletto nel 2022 con solo lo 0,8% di scarto, ha provato a risolvere le divisioni sospendendo la democrazia, ma le cose non sono andate secondo i suoi piani.

Il Parlamento si prepara a votare sabato su una mozione di impeachment presentata dall'opposizione.

Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol fa retromarcia e cambiando i suoi piani, non si recherà all'Assemblea nazionale a Seul, dove una folla di deputati lo stava attendendo al grido di ''Impeachment, impeachment!''. Lo riferiscono fonti della sicurezza sudcoreana e del Parlamento citate dalla Bbc, affermando che al momento non è chiaro cosa abbia trattenuto Yoon da recarsi in Parlamento. La tensione è sicuramente molto alta, fa notare la Bbc.

Dettagli forniti tracciano l'inquietante profilo golpista deIla mossa di Yoon, con elementi che rimandano ai tempi disastrosi della dittatura militare. "Dati i fatti appena rivelati, credo che sia necessario sospendere rapidamente il presidente Yoon Suk-yeol dai suoi doveri di proteggere la Repubblica di Corea e il suo popolo", ha detto Han Dong-hoon, leader del PeoplePower Party al governo, in una riunione di emergenza della leadership del partito all'Assemblea nazionale.   

Han ha sottolineato che è stato confermato giovedì che Yoon aveva ordinato al comandante del controspionaggio Yeo In-hyung di arrestare personaggi politici chiave, accusandoli di essere forze "anti-Stato", e aveva persino mobilitato i servizi di intelligence per procedere al loro arresto. Yoon poi si è rifiutato di riconoscere in tutti gli incontri avuti di aver fatto qualcosa di sbagliato nel dichiarare la legge marziale. "Non ha intrapreso alcuna azione personale contro i funzionari militari che erano intervenuti illegalmente. Inoltre, non riconosce che questa legge marziale illegale sia stata sbagliata", ha proseguito il leader del partito al governo, nel resoconto dei media sudcoreani. I commenti di Han spianano la strada all'approvazione dell'impeachment contro il capo dello Stato che sarà votata domani sera dal Parlamento. Le opposizioni, che hanno presentato la mozione, contano su 192 voti: ne mancano 8 da pescare tra i 108 del People Power Party per raggiungere il quorum di 200 sui 300 totali.   L'inversione di rotta di Han, che ieri ha assicurato che il suo partito avrebbe bloccato la mozione per evitare "il caos politico", è stata spiegata con il fatto che, in base agli elementi emersi, "una rapida sospensione dei doveri del presidente Yoon sia necessaria per salvaguardare la Repubblica di Corea e il suo popolo. Mentre se il presidente Yoon continua a ricoprire la carica di presidente, c'è un rischio significativo che azioni estreme simili allo stato di emergenza possano ripetersi, mettendo la Repubblica di Corea e i suoi cittadini in grave pericolo". Yoon, dichiarando la legge marziale, ha sospeso il governo civile martedì sera e ha schierato truppe ed elicotteri in Parlamento nel tentativo (fallito) di scongiurare la bocciatura della misura da parte dei deputati. Secondo un sondaggio pubblicato da Realmeter, il 73,6% degli intervistati ha sostenuto l'impeachment.

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha parlato con l'omologo sudcoreano Cho Tae-yul inseguito ai recenti vicende di Seul, esprimendo esso profonda preoccupazione per la dichiarazione della legge marziale e ha accolto con favore la sua revoca a seguito del voto unanime del Parlamento. Blinken, ha riferito il portavoce Matthew Miller in una nota, "ha espresso la fiducia nella resilienza democratica della Corea del Sud durante questo periodo e ha osservato che si aspetta che il processo democratico prevalga". Ha anche ribadito che "il nostro impegno nei confronti dell'alleanza rimane ferreo".

Blinken, inoltre, ha ribadito "i progressi compiuti nelle relazioni bilaterali, inclusa la solida partnership trilaterale con il Giappone", che promuove i valori condivisi e la prosperità e la stabilità nell'Indo-Pacifico. Il segretario di Stato americano ha anche riaffermato che "il nostro impegno nei confronti dell'alleanza rimane ferreo e che il popolo americano è spalla a spalla con il popolo della Repubblica di Corea e continuerà a farlo di fronte a qualsiasi provocazione o minaccia" dovesse profilarsi di fronte all'alleanza.

Anche ieri proteste di massa e richieste di dimissioni e persino di arresto del presidente Yoon Suk-yeol si stanno diffondendo in tutta la Corea del Sud, con cittadini di vari settori - tra cui istruzione, religione, Ong e arti - che organizzano veglie a lume di candela, dopo il tentativo fallito del presidente d'imporre la legge marziale. Lo riferiscono i media sudcoreani.

Si tratta del più importante movimento di protesta in Corea del Sud dalla destituzione dell'ex presidente Park Geun-hye nel 2016.L'ondata di dimostrazioni è particolarmente evidente tra studenti e docenti universitari, che si sono uniti al coro di richieste di dimissioni di Yoon. L'Università nazionale di Seoul, la principale università della Corea del Sud e alma mater dello stesso presidente Yoon, ha rilasciato giovedì una dichiarazione condannando la dichiarazione di legge marziale: " È chiaro che la dichiarazione di emergenza della legge marziale è un atto che calpesta l'ordine costituzionale democratico e liberale della Corea. Siamo pronti a resistere all'autorità se lo Stato non sostiene i valori democratici".

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