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Una serie di interminabili errori, con un occhio alle prossime elezioni presidenziali invece che sulla guerra il presidente Zelensky ammette: “Non riprenderemo Donbass e Crimea, soluzione diplomatica”. Queste parole renderanno il criminale di guerra Putin più aggressivo.

Bruxelles, 19 Dic 2024 – In una provvida intervista ad un quotidiano parigino prima della partenza per Bruxelles, Volodymyr Zelensky (dando così ragione al criminale di guerra russo Putin), riconosce che l'Ucraina non ha le forze per riconquistare militarmente la Crimea e la parte del Donbass occupate dai russi, ma ribadisce che Kiev non può e non vuole rinunciare ai propri territori: "L'Ucraina attualmente non ha forze sufficienti per riconquistare il Donbass e la Crimea con mezzi militari. Possiamo contare solo sulla pressione diplomatica della comunità internazionale per costringere Putin a sedersi al tavolo delle trattative".

A una domanda di Le Parisien sulla possibilità che l'Ucraina possa rinunciare ‘temporaneamente’ ai territori occupati, il presidente ha risposto: “Legalmente non possiamo cedere i nostri territori, lo proibisce la Costituzione dell'Ucraina”.

La mia posizione è che l'Ucraina deve essere messa in una posizione di forza per poi decidere quando e come aprire i negoziati: se ora iniziamo a parlare fra di noi che forma prenderà la pace, rendiamo la vita molto facile ai russi, che potranno rilassarsi, fumarsi un sigaro e seguire il nostro dibattito in televisione” ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte dopo l'incontro con il presidente lituano Nauseda, precisando ad ogni modo che “un certo grado di dibattito è inevitabile” nei regimi democratici.

Nuovo attacco ucraino a sorgenti energetiche russe da parte del coraggioso esercito ucraino. Infatti un incendio è scoppiato nella raffineria di petrolio di Novoshakhtin, nella regione meridionale russa di Rostov in seguito a un attacco ucraino con droni. Lo ha affermato il governatore ad interim della regione Yury Slyusar, secondo quanto riportato dalla Tass. "In seguito a un attacco di un Uav alla città di Novoshakhtinsk, è scoppiato un incendio nella raffineria di petrolio", ha scritto Slyusar sul suo canale Telegram. "Le unità di risposta alle emergenze stanno lavorando sulla scena e le informazioni sulle possibili vittime sono in fase di verifica".

Slyusar aveva annunciato in precedenza che le difese aeree russe avevano distrutto sette droni nemici nello spazio aereo sopra la regione di Rostov. "Le difese aeree in servizio continuano a respingere gli attacchi Uav nella regione di Rostov", ha affermato. "A mezzanotte circa ora locale sono stati distrutti sette droni nemici, tra cui sei su Taganrog e uno su Bataisk".  

"Condividiamo una visione comune: garanzie affidabili sono essenziali per una pace che possa davvero essere raggiunta. Abbiamo continuato a lavorare sull'iniziativa del Presidente Macron relativa alla presenza di forze in Ucraina che potrebbero contribuire a stabilizzare il percorso di pace. Emmanuel ha informato della sua comunicazione con gli altri partner per garantire che vengano compiuti tutti i passi necessari per la pace. Grazie, Francia!", ha scritto il presidente ucraino dopo aver incontrato il presidente francese.

“È assolutamente in cima all'agenda la necessità di assicurarsi che il presidente, la sua squadra e l'Ucraina siano nella migliore posizione possibile quando, un giorno, decideranno di iniziare i colloqui di pace”. Lo rimarca Mark Rutte, segretario generale della Nato, nel corso di una conferenza stampa congiunta con Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina.

“Ciò significa che dobbiamo fare tutto ora per assicurarci di fornire tutto ciò che possiamo e in particolare i sistemi d’arma della difesa aerea”, spiega Rutte, che aggiunge: “Quando un giorno arriverà la pace penseremo anche all'economia dell'Ucraina”.

Dopo l'assassino del generale Igor Kirillov, "tutti i funzionari dei Paesi Nato che hanno preso la decisione di assistere militarmente l'Ucraina devono essere considerati un legittimo obiettivo militare per lo Stato russo". Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, il farneticante e alcolizzato, Dmitry Medvedev.

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