Cagliari, 21 dicembre 2024 - La Regione, le Università di Cagliari e Sassari, l’Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN), l’Istituto nazionale di astrofisica (INAF) e l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) hanno firmato un accordo inter-enti per il coordinamento e la promozione in Sardegna di iniziative a supporto della candidatura del sito minerario di Sos Enattos per ospitare l’Einstein Telescope (ET).
È in questa cornice che ieri si sono riuniti circa 40 sindaci, con l’obiettivo di sostenere la candidatura di Sos Enattos per l’Einstein Telescope come grande infrastruttura di ricerca del futuro rivelatore di onde gravitazionali da realizzare in Europa, concorrere a elaborare un Piano di sviluppo locale per la valorizzazione dell’intero territorio avendo come epicentro i comuni di Lula, Bitti, Onanì, Orune e la città di Nuoro nonché le aree industriali dell’intera provincia sulla direttrice Olbia- Nuoro - Oristano.
“Quando parliamo di Einstein Telescope non parliamo solo di un’importante infrastruttura scientifica, ma di un’operazione estremamente interessante che trasforma la scarsità di popolazione e di attività produttive, tradizionalmente legata alla marginalità economica, in elemento di forza determinante per la candidatura del territorio di Lula, proprio grazie al basso rumore antropico dell’area”, commenta l’assessore degli enti locali e urbanistica, Francesco Spanedda. “Il ribaltamento di un problema in risorsa è un’operazione che dovremmo sempre tentare di fare, quando guardiamo alla nostra isola. Non è sempre facile, ma si tratta di un esercizio necessario per creare nuove opportunità”. Obiettivo dell’accordo è la creazione di un coordinamento permanente a supporto della candidatura e la realizzazione di azioni comuni tra gli enti coinvolti, così da promuovere e rafforzare il ruolo strategico dell’area mineraria dismessa di Sos Enattos a favore dell’Einstein Telescope. “L’istituzione di un livello ampio di cooperazione è la strada da percorrere: in quest’ottica, la Regione Sardegna deve creare le condizioni affinché le comunità possano riposizionarsi in un quadro europeo”, aggiunge l’Assessore.
I programmi eurounitari vedono spesso i territori periferici destinatari di misure di sostegno. In questo caso, la Sardegna assume un ruolo proattivo, da protagonista, nel quadro di un’iniziativa di alto valore in termini di progresso scientifico e diplomazia culturale, offrendo l’opportunità al territorio di aprire strade inedite a generazioni di giovani studiosi, tecnici e imprenditori. Com
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