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Ricerche sul Gran Sasso: trovati morti i due escursionisti riminesi dispersi da domenica.

Cagliari, 27 Feb 2024 – È stato ritrovato anche il corpo del secondo alpinista disperso sul Gran Sasso. Le ricerche sono riprese nella mattinata. Cristian Gualdi e Luca Perazzini, entrambi di Sant'Arcangelo di Romagna, erano dispersi da domenica pomeriggio sul Gran Sasso, a 2.700 metri.

A segnalare la presenza dei corpi dei due alpinisti romagnoli, il Sonar Recco a bordo degli elicotteri.

In quota, da questa mattina, hanno operato squadre del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza con il supporto aereo di un'eliambulanza della Regione Abruzzo con a bordo dei tecnici del Soccorso Alpino e di un elicottero dei Vigili del Fuoco.

Il primo corpo senza vita di uno dei due alpinisti romagnoli è stato individuato, dopo 5 giorni, durante il primo sorvolo dell'area effettuato stamani dall'elicottero del Cnsas. Tre gli elicotteri in sorvolo con il Sonar Recco, capace di individuare l'eventuale presenza di materiale metallico sotto il manto nevoso.

Oggi, grazie alle favorevoli condizioni meteo, si è riusciti ad utilizzare per la prima volta per il sorvolo dell'area, il dispositivo Sonar Recco, già utilizzato nel febbraio 2021 sul Monte Velino per la ricerca di un gruppo di escursionisti dispersi. Il sonar è in grado di individuare anche il segnale di un cellulare spento. Il suo utilizzo è stato fondamentale per l'individuazione dei corpi.

Ieri una squadra di soccorritori della Guardia di Finanza ha tentato un avvicinamento via terra alla Valle dell'Inferno, la zona ormai individuata in cui dovrebbero trovarsi i due scalatori di Sant'Arcangelo di Romagna. I quattro soccorritori sono riusciti ad avvicinarsi moltissimo alla zona da cui è partito l'ultimo segnale dai due dispersi. Tuttavia, in una situazione estremamente difficile per il tempo, non hanno trovato tracce. Neve altissima e raffiche di vento hanno costretto il gruppo a tornare indietro.

Dopo una prima richiesta di aiuti con il telefono, dei due escursionisti si sono persi poi i contatti. Nel frattempo sono arrivati in Abruzzo i familiari dei due dispersi.

Le avverse condizioni meteorologiche di lunedì avevano impedito alle squadre dei volontari del soccorso alpino e speleologico dell'Abruzzo e dei finanzieri del Sagf di poter arrivare in quota con l'elicottero. Le squadre sono partite da terra ma poi hanno dovuto interrompere le ricerche. Il giorno successivo alle 6:30 una squadra del Soccorso Alpino, rimasta in quota per tutta la notte in pronta partenza in attesa di un miglioramento delle condizioni meteo, è partita alla volta del Rifugio Duca degli Abruzzi (2400 metri) per poi tentare un nuovo avvicinamento verso i due alpinisti. 

Fortissime raffiche di vento, nebbia, visibilità nulla, precipitazioni e neve hanno poi impedito ai soccorritori di proseguire fino al punto dove presumibilmente sono finiti i due alpinisti. Le condizioni sul Gran Sasso restano proibitive, anche a causa degli accumuli di neve fresca delle ultime ore e delle forti raffiche di vento. Si ritenterà un avvicinamento non appena sarà possibile far operare i soccorritori in condizioni di sicurezza.

Alle 13 di lunedì gli impianti di risalita di Campo Imperatore sono stati chiusi per forte vento, quando le raffiche raggiungevano i 100 km orari. Il vento proveniente da sud-est, che ha mantenuto una temperatura intorno ai -5°C, ha fatto rilevare precipitazioni a carattere di forte temporale fino a 1500 metri di quota. Intorno alle 3 è arrivata la Bora che ha ulteriormente abbassato la temperatura; ha cominciato a nevicare anche a bassa quota, intorno ai 600 metri.

"Santarcangelo vive con apprensione e speranza queste ore e basta guardare i social per comprendere come la comunità abbia il pensiero costantemente in Abruzzo". Così Filippo Sacchetti, sindaco del borgo del Riminese dove abitavano Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due amici alpinisti dispersi da domenica sul Gran Sasso. Le loro ricerche sono state interrotte per le condizioni proibitive del meteo in quota e si attende un miglioramento per la ripresa dei soccorsi.  "Anche nel giorno di Natale speriamo che le condizioni meteo mettano in condizione il soccorso di poter fare il massimo sforzo per avanzare con le ricerche - auspica il sindaco - Non sono riuscito a mettermi in contatto con le famiglie, che in questi giorni sono sul posto per seguire direttamente gli sviluppi".

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