Cagliari, 4 Gen 2024 - Tutela della persona e in particolare dei minori dai possibili reati commessi online; tutela del patrimonio di privati, imprese e istituzioni dalla criminalità finanziaria in rete; contrasto al cyberterrorismo; protezione delle infrastrutture critiche informatizzate strategiche per il Sistema Paese. Sono state molteplici nel 2024 le sfide affrontate dalla Polizia Postale e compendiate nel report diffuso nella giornata odierna, che può contare su una rete di 100 uffici territoriali coordinati dal Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, oggi inserito nella nuova Direzione Centrale per la Polizia Scientifica e la Sicurezza Cibernetica del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, dedicata all’alta investigazione tecnologica e alle scienze forensi. Una struttura, quella della Polizia Postale, strategicamente diffusa e in grado di rispondere prontamente alle istanze di sicurezza dei cittadini, sempre più proiettate nel dominio cibernetico, anche attraverso l’azione dei suoi Centri: il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (Cnaipic), presidio di sicurezza per le pubbliche amministrazioni e le imprese strategiche del Paese, in un unico grande “sistema” di pubblica sicurezza cyber; il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (Cncpo), in prima linea nella lotta contro lo sfruttamento sessuale dei minori sulla rete; il Commissariato di P.S. online, sito ufficiale della Polizia Postale e strumento di diretto contatto con i cittadini, ai quali vengono fornite informazioni, approfondimenti e aiuto, nelle situazioni più delicat
I dati del 2024 relativi alle attività del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (Cncpo) mostrano un aumento complessivo di casi trattati e di operazioni di contrasto, con un maggior numero di persone arrestate e di perquisizioni effettuate. Il Centro ha coordinato oltre 2.800 indagini, con circa 1.000 perquisizioni, 144 arresti e 1.028 denunce. Molte di queste indagini hanno riguardato la detenzione, lo scambio e la produzione di materiale pedopornografico, oltre all'adescamento online di minori. L'attività di monitoraggio della rete ha portato all'analisi di oltre 42.000 siti web, di cui 2.775 inseriti nella black list per contenuti pedopornografici. Con riferimento al cyberbullismo, rispetto al 2023 si è registrato un lieve aumento dei casi, oltre 300. L’analisi dei dati ha consentito di osservare come la fascia d’età più colpita sia quella 14-17 anni, sebbene gli incrementi più significativi siano legati alle fasce d’età 0-9 e 10-13 anni. Estorsioni sessuali in rete e diffusione non autorizzata di immagini o video intimi hanno colpito vittime anche minorenni; l’analisi dei dati evidenzia che dal 2023 al 2024, i primi sono in diminuzione e i secondi in aumento.
Nel 2024 l’azione della Polizia Postale svolta dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (Cnaipic) nel settore della protezione dagli attacchi informatici verso le infrastrutture critiche informatizzate si è declinata lungo il duplice crinale dell’attività di prevenzione a beneficio delle realtà pubbliche o private, di rilevanza nazionale e locale eroganti servizi pubblici essenziali e nella gestione dei grandi eventi – tra tutti, per il 2024, il Vertice del G7 svoltosi in Puglia dal 13 al 15 giugno – e l’attività di contrasto, con rilevanti attività d’indagine concluse nell’anno. Il Centro nel 2024 ha gestito circa 12.000 attacchi informatici significativi, diramando oltre 59.000 alert per prevenire e contrastare attacchi ai sistemi informatizzati di interesse nazionale. Quale punto di contatto nazionale e internazionale per il monitoraggio e la gestione degli eventi di sicurezza cibernetica, il Cnaipic ha gestito 63 richieste di cooperazione internazionale, consentendo l’identificazione e il deferimento di circa 180 persone. Le metodologie criminali confermano un’elevata incidenza di attacchi ransomware e di DDoS diretti ad ampio spettro a infrastrutture pubbliche, nazionali e territoriali – con particolare riferimento alle pubbliche amministrazioni locali, specie Comuni e Aziende Sanitarie – e verso aziende erogatrici di servizi essenziali in diversi settori (es. Trasporti, Finanze, Sanità, Telecomunicazioni). In linea generale, lo scenario aggiornato della minaccia cyber vede ormai stabilmente aggiungersi, a una matrice puramente criminale, un’origine riconducibile all’operare di attori state-sponsored, anche in conseguenza del contesto geopolitico internazionale.
Cyberterrorismo - Con riferimento al contrasto al cyberterrorismo, il costante monitoraggio della rete risulta essenziale per la precoce individuazione di minacce e per la corretta gestione dell’ordine e la sicurezza pubblica. In tale ambito, la Polizia Postale opera in costante raccordo con gli uffici specialistici della Polizia di Stato per prevenire fenomeni di radicalizzazione sul web e garantire quindi una completa analisi della minaccia estremista. Nel 2024 sono stati monitorati oltre 290.000 siti web, dei quali 2.364 oscurati.
Financial Cybercrime - Le esperienze di contrasto ai fenomeni del crimine finanziario online hanno fatto registrare una persistente diffusione di condotte truffaldine che hanno portato, nel quadro del generale rinnovamento della struttura organizzativa del Servizio Polizia Postale, all’istituzione di una Divisione operativa dedicata. I principali fenomeni criminosi osservati riguardano campagne di phishing (anche nelle varianti del c.d. “vishing” e del c.d. “smishing”)2 in danno di persone fisiche, PMI e grandi società e le frodi basate sulle tecniche di social engineering, con particolare riferimento alla c.d. BEC fraud, 3 facilitata anche dall’aumento delle comunicazioni commerciali a distanza e dall’uso della rete nelle transazioni commerciali. In forte espansione il fenomeno delle truffe attuate tramite proposte di investimenti di capitali online (falso trading online). Nel contesto investigativo, elemento di interesse è costituito dal sempre più frequente ricorso alle “criptovalute”4, le cui transazioni (registrate attraverso sistemi di blockchain) si caratterizzano per una maggiore difficoltà di tracciamento e per la conseguente necessità di impegnare professionalità con elevati livelli di competenze.
Commissariato di P.S. online e campagne di prevenzione - Nel contesto della crescente digitalizzazione della società, la sicurezza cibernetica assume un ruolo fondamentale nella protezione delle infrastrutture critiche e nella salvaguardia dei cittadini. Il Commissariato di P.S. Online rappresenta un punto di contatto essenziale tra la Polizia Postale e i cittadini, offrendo un servizio continuo e accessibile per la segnalazione di reati informatici e per la diffusione di informazioni e consigli sulla sicurezza online. Il Commissariato di P.S. Online, infatti, non solo risponde alle segnalazioni e ai bisogni dei cittadini, ma svolge anche un ruolo proattivo nella prevenzione delle attività criminali sul web: attraverso il sito www.commissariatodips.it, il Commissariato promuove campagne di sensibilizzazione e prevenzione, informando gli utenti sui rischi della rete e favorendo comportamenti sicuri online. Il sito web ha ricevuto quest’anno circa 3.000.000 di visite, oltre 82.000 segnalazioni e 23.000 richieste di assistenza, riguardanti fenomeni come truffe online, spoofing, smishing ed estorsioni a sfondo sessuale. Accanto alle attività di contrasto nei settori di specifica competenza, la Polizia Postale è impegnata in attività di sensibilizzazione e prevenzione, considerate fondamentali nella costruzione di consapevolezze circa i rischi presenti in rete, per lo sviluppo di competenze in termini di sicurezza che preparino i cittadini digitali del futuro. Attraverso campagne come "Una vita da social”, “Cuori Connessi” e il progetto avviato con la Fondazione Geronimo Stilton dedicato proprio ai più piccoli, viene portata avanti la collaborazione con scuole e comunità per educare i giovani sui pericoli della rete e promuovere comportamenti sicuri online. Allo stesso modo, ulteriori iniziative sono state intraprese su tutto il territorio per la prevenzione delle più comuni tipologie di reati online, attraverso la diffusione di brevi clip con la collaborazione di numerosi stakeholder, tra cui aziende di trasporto pubblico locale, aeroporti, autostrade, stazioni ferroviarie.
Contrasto alla pedopornografia online e reati in danno di minori - I dati del 2024 relativi alle attività del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Sardegna mostrano una sostanziale persistenza complessiva di casi trattati a tutela dei minori, con un aumento di operazioni di contrasto e con un maggior numero di persone arrestate e di perquisizioni effettuate. Sono stati trattati 39 casi, con 33 perquisizioni, 9 arresti e 32 persone denunciate. La quasi totalità di queste indagini ha riguardato la detenzione, lo scambio e la produzione di materiale pedopornografico, oltre all'adescamento online di minori. L'attività di monitoraggio della rete ha portato all'analisi di oltre 1300 siti web sospettati di contenere materiale pedopornografico. Con riferimento al cyberbullismo, rispetto al 2023 si è registrato un aumento dei casi del 30%. L’analisi dei dati ha consentito di osservare come la fascia d’età più colpita dal grave fenomeno sia quella di 14 -17 anni. Le sex extortion in danno di minori non hanno subito sostanziali variazioni rispetto allo scorso anno.
Reati contro la persona - Nel 2024 sono stati trattati in ambito regionale 204 casi di reati contra la persona, con una diminuzione di quelli di revenge porn e sex extortion, con un importante aumento invece dei casi di stalking e molestie. Rimangono sostanzialmente invariati i casi di diffamazione e minacce on line. L’attività di contrasto a questa tipologia di reati ha, nel complesso, portato al deferimento in stato di libertà di 93 persone (con un aumento di circa il 51%) e all’effettuazione di 22 perquisizioni informatiche con un incremento del 100% rispetto all’anno passato. I casi trattati afferenti al c.d. “codice rosso” sono aumentati sensibilmente. Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica ha trattato nel 2024 circa 175 casi di attacchi informatici, diramando migliaia di alert per prevenire e contrastare attacchi ai sistemi informatizzati di interesse nazionale e regionale. Nella Regione Sardegna si è registrata nel corso dello stesso anno complessivamente una minore incidenza di attacchi ransomware e di DDoS con prevalenza, tuttavia, verso aziende private e piccole e medie imprese.
Cyberterrorismo - Con riferimento al contrasto al cyberterrorismo ed al fine dell’individuazione di minacce per la corretta gestione dell’ordine e la sicurezza pubblica, il monitoraggio della rete è stato notevolmente incrementato rispetto al 2023 di circa il 120% con l’analisi di circa 8000 spazi virtuali e siti web.
Financial cybercrime – Il contrasto ai fenomeni del crimine finanziario online ha fatto registrare nella regione una persistenza della diffusione del c.d. falso trading online, con importi sottratti di svariati milioni di euro, che ha colpito anche vittime con oltre 65 anni di età. I principali fenomeni criminosi osservati nell’isola riguardano campagne di phishing (anche nelle varianti del c.d. “vishing” e del c.d. “smishing”) soprattutto in danno di persone fisiche, con l’incremento delle c.d. BEC fraud e CEO fraud e delle truffe immobiliari. Per quanto riguarda le truffe e-commerce si è registrato un significativo decremento anche in virtù delle campagne di prevenzione e sensibilizzazione messe in atto dalla Polizia di Stato.
Prevenzione Delle Attività Criminali Sul Web - Accanto alle attività di contrasto nei settori di specifica competenza, il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Sardegna è stato impegnato in attività di sensibilizzazione e prevenzione, soprattutto rivolte agli studenti della scuola primaria e secondaria attraverso campagne educative come "Una vita da social” e “Cuori Connessi”, oltre che con incontri nelle scuole e comunità sarde per educare i giovani sui pericoli della rete e promuovere comportamenti sicuri online. Nell’anno trascorso, gli operatori della Polizia Postale hanno incontrato 10.284 studenti, 1.257 professori e 442 genitori con un significativo incremento della specifica attività rispetto allo stesso periodo nel 2023. Red
Comments are closed.