Caivano, 6 Gen 2025 - Seconda e ultima giornata, a Napoli, per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita privata nel capoluogo campano. Il presidente stamattina ha lasciato Villa Rosebery, residenza ufficiale del capo dello Stato, per partecipare alla Messa di Don Patriciello nella chiesa dei Santissimi Apostoli del Parco Verde di Caivano. All'arrivo, il capo dello Stato è stato accolto dal prefetto di Napoli, Michele di Bari.
Al termine della messa, il presidente ha preso la parola in Chiesa, ringraziando don Patriciello per l'opera che svolge e ha formulato gli auguri alla comunità di Caivano, soprattutto per i bambini e i ragazzi per il loro futuro. Poi Mattarella è stato salutato calorosamente da alcuni fedeli, facendo una foto con il sacerdote ai piedi dell'altare. “Accolgo l'invito di don Patriciello con un certo imbarazzo a parlare alla fine della Messa - ha detto il capo dello Stato, come da video postato sui social da alcuni del fedeli presenti alla celebrazione - ma lo faccio volentieri e lo ringrazio per l'opera che presta e per questa magnifica celebrazione. Caivano è una comunità importante - ha detto Sergio Mattarella - e i miei auguri non sono solo per l'anno che è appena cominciato, ma anche per il futuro, particolarmente dei bambini e dei ragazzi, perché su di loro sono le speranze che la comunità di Caivano ha a cuore, il futuro di bambini e ragazzi”.
La visita di Mattarella da più parti viene letta anche come un attestato di sostegno a don Patriciello che, a causa delle tensioni sorte dopo lo sgombero di 36 famiglie che occupavano altrettanti alloggi nel Parco Verde di Caivano, la sera della vigilia di Natale non ha celebrato la messa.
A leggerne l'importanza anche la premier Giorgia Meloni che, appena rientrata dal viaggio negli Usa, ha sottolineato come "la visita di oggi del Presidente Mattarella" sia "il segno tangibile della vicinanza e del sostegno dello Stato a don Maurizio Patriciello, dal cui appello, nell'agosto 2023, ha preso le mosse la rinascita civile di quel territorio".
Meloni, in un messaggio, spiazzata dalla visita del Capo dello Stato, ha poi rassicurato che il Governo "proseguirà con determinazione e costanza il suo impegno, puntando ora sulla riqualificazione degli alloggi popolari, di recente sgomberati dai soggetti condannati per reati di camorra che li occupavano abusivamente".
Prima di recarsi a Caivano, Mattarella aveva incontrato a Villa Rosebery il sindaco di Napoli e presidente Anci, Gaetano Manfredi. La città di Napoli, la sua centralità nel panorama nazionale ma anche i progetti che riguardano la rigenerazione di Scampia e delle altre periferie, sono stati alcuni dei temi affrontati. In occasione dell'incontro, durato circa mezz'ora, il capo dello Stato ha espresso al sindaco apprezzamento per l'accoglienza ricevuta dalla città, congratulandosi per l'organizzazione e i passi in avanti ed anche per il dialogo istituzionale quale metodo messo in campo da Manfredi. Nel corso del colloquio, Manfredi, in qualità di presidente Anci, ha posto anche il tema delle città indicando come priorità le questioni sociali ed economiche. Nel salutarsi è stata ribadita la partecipazione del presidente della Repubblica a quello che sarà l'evento principale per celebrare i 2500 anni dalla fondazione della città di Napoli che si svolgerà nel corso del 2025.
Lo avevano avvisato che sarebbe arrivato un ospite d'eccezione, “ma non pensavo al presidente della Repubblica. E invece è arrivato Mattarella” commenta, piacevolmente sorpreso, il parroco del Parco Verde, che racconta dopo la Messa l'incontro con il capo dello Stato. “Ha detto quello che disse già il 21 settembre 2021 ai ragazzi nostri che andarono al Quirinale: ‘Guardate avanti, coraggio, non vi scoraggiate qualcosa di bello succederà’ - spiega il prete anticamorra - e qualcosa di bello sta succedendo, con tutto quello che c'è stato in questi mesi”.
Con le sue parole, Mattarella “ci ha incoraggiato a continuare - dice ancora il sacerdote - perché lo Stato c'è. Nelle periferie per troppo tempo non si è visto, adesso invece si vede”. E ricorda di aver detto al presidente come in un articolo avesse scritto ‘lo Stato è un signore distinto ma distante’. Oggi possiamo dire che lo Stato è un signore distinto, ma non più distante. Adesso vediamo che cosa succederà, anche in seguito - conclude Patriciello - perché nessuno deve sentirsi solo. Siamo italiani, siamo europei, pretendiamo di essere italiani e europei".
Mattarella era in visita privata a Napoli, dal 2 gennaio, seguendo una tradizione ormai consolidata, quella di trascorrere nella residenza presidenziale di Villa Rosebery i primi giorni dell'anno, tradizione cara specialmente ai suoi predecessori Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano, napoletano di nascita. Ieri il bagno di folla, con richieste di selfie, strette di mano e auguri di turisti e napoletani, prima nel centro storico, con una rapida visita alla chiesa del Gesù nuovo, trionfo del barocco, e alla basilica gotica di Santa Chiara con il suo chiostro maiolicato, e poi nel pomeriggio verso il Museo di San Martino. Oggi, il presidente ha ricevuto a Villa Rosebery il sindaco di Napoli e presidente dell'Anci, Gaetano Manfredi.
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