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Continua la carenza idrica in Sardegna: la presidente Todde scrive alla presidente Meloni. Chiesto lo stato di calamità nazionale.

Cagliari, 11 Gen 2025 - Nonostante le piogge dei giorni scorsi, con forte temporali in quasi tutta la Sardegna, l'emergenza idrica continua. Infatti, l’Isola è ancora senz'acqua e Alessandra Todde, presidente della Regione, invia una lettera alla presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, per sollecitare la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, a causa della grave situazione di deficit idrico che interessa il territorio della Sardegna. Lo ha fatto sapere la presidente sarda tramite i social.

In questi anni passarti, scrive la Todde, la siccità ha portato ad una riduzione significativa delle risorse idriche nel territorio sardo, con pesanti ripercussioni sui settori idro-potabile e agro-zootecnico.

E aggiunge nella missiva istituzionale, la situazione si è ulteriormente aggravata a causa dei deflussi registrati tra ottobre e dicembre 2024, che non hanno consentito di ripristinare le scorte idriche.

E in seguito, i dati emersi sono veramente preoccupanti: infatti, l’ultimo bollettino aggiornato al 31 dicembre 2024, indica che negli invasi della Sardegna sono presenti solo 750 milioni di metri cubi d'acqua, pari al 41% del volume autorizzato. Inoltre, alcuni sistemi idrici strategici, come quelli di Alto Cixerri, Alto Taloro, Posada e Ogliastra, hanno raggiunto il livello di emergenza - codice rosso", spiega.

La dichiarazione dello stato di emergenza regionale, adottata dalla Giunta lo scorso luglio e prorogata fino al 30 giugno 2025, non basta: e la presidente conclude la sua lettera affermando che è chiaro che servono mezzi e poteri straordinari per affrontare questa crisi in modo più efficace e scongiurare il rischio di un peggioramento ulteriore.

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