Los Angeles, 11 Gen 2025 - Sono tuttora attivi cinque dei principali focolai mentre un bilancio aggiornato delle vittime e dei danni segnala che i morti "sono almeno 11", riporta Cnn. Completamente distrutti piu' di 10mila edifici, con oltre 14mila ettari andati in fumo. Uno scenario di guerra, come ha amaramente dovuto constatare lo stesso presidente uscente Joe Biden. E mentre le telecamere di Cnn si addentrano tra le ceneri dei quartieri chic della metropoli, riportando le testimonianze drammatiche di chi non ha piu' casa e non sa neppure dove passare la notte, i soccorritori procedono a ritmo serrato nei soccorsi.
La situazione "è ancora molto pericolosa", ha avvertito Deanne Criswell della Federal Emergency Management Agency (Fema).
Anche la villa dove si ambientava la popolare sitcom degli anni '90 “Il Principe di Bel-Air”, con Will Smith, è sotto ordine di evacuazione per gli incendi devastanti che stanno colpendo Los Angeles e hanno ucciso finora 11 persone.
È salito a 11 il bilancio delle vittime associate agli incendi di Los Angeles. Lo ha dichiarato il medico legale della Contea di Los Angeles. Secondo i registri dell'ufficio, cinque dei decessi sembrano essere legati all'incendio di Palisades e sei all'incendio Eaton. Le autorità, riferisce la Cnn, hanno avvertito che non è possibile determinare il bilancio completo delle vittime degli incendi fino a quando non sarà sicuro per gli investigatori accedere ai quartieri dove ci sono linee elettriche abbattute, perdite di gas e altri pericoli.
Un giornalista della National Public Radio che copre gli incendi di Los Angeles si è imbattuto in un gruppo di immigrati ispanici, alcuni senza documenti, impegnati a salvare case di gente a loro estranea nella cittadina di Altadena investita dagli incendi.
Adrian Florido di Npr ha parlato con una ventina di volontari arrivati da altri quartieri e che cercavano di contenere le fiamme con tubi da giardino e secchi d'acqua raccolta nelle piscine. L'impegno dei volontari è emerso mentre il presidente eletto Donald Trump minaccia la deportazione in massa di milioni di clandestini come uno dei primi atti dopo l'insediamento.
"Perché sei venuto in quartiere che non è il tuo per salvare case di sconosciuti?", chiede Florido a una immigrata dal Guatemala che lavora come donna delle pulizie: "I nostri valori e i nostri principi vengono davanti a tutto. Questo ci hanno insegnato i nostri genitori". Un altro immigrato dal Messico ha spiegato che "non devi avere le carte in regola o essere cittadino americano per aiutare altri. Quando ti fermi a chiedere 'vuoi una mano?', chi aiuti se lo ricorderà".
Il governatore della California Gavin Newsom ha chiesto l'avvio di un'inchiesta indipendente per appurare le cause che hanno portato alla drammatica perdita di pressione idrica dagli idranti dei vigili del fuoco, impegnati nel fermare i devastanti incendi che stanno colpendo vaste aree di Los Angeles. "Abbiamo bisogno di risposte - ha dichiarato - per assicurarci che questo non avvenga di nuovo e dobbiamo mettere in campo ogni risorsa per combattere questi incendi catastrofici".
Il vice sceriffo di Los Angeles Myron Johnson ha detto che 18 persone sono state arrestate per saccheggi legati agli incendi a Eaton e Palisades. Gli arresti per Eaton sono stati 15, tre quelli per Palisades. Tra le accuse, possesso di droga, strumenti per effrazioni e ruberie.
Secondo la Fox alcuni degli arrestati erano mascherati da pompieri o altre autorità autorizzate a entrare nelle zone di evacuazione.
Dei saccheggi ha parlato oggi il presidente Joe Biden secondo cui la polizia ha in mano "prove chiare" dei reati commessi.
Harry e Meghan hanno aperto la loro casa di Montecito in California agli amici sfollati per gli incendi di Los Angeles. Il duca del Sussex e la moglie stanno offrendo il loro supporto e aiuto alle persone colpite dal disastro, riporta oggi il settimanale People, ospitando nella loro tenuta di Montecito persone care costrette a evacuare. Harry e Meghan hanno lanciato un appello a fare altrettanto. I duchi stanno inoltre collaborando con lo chef José Andrés per offrire pasti agli sfollati attraverso l'organizzazione World Central Kitchen.
Il bilancio delle vittime degli incendi di Los Angeles è probabilmente destinato ad aumentare poiché il numero dei dispersi è ancora molto elevato: lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
Biden non ha voluto quantificare i costi del disastro: "Non lo farò perché non lo so. Vogliamo essere sicuri di ottenere una stima dei costi che sia reale, che sia stata valutata attentamente", ha concluso.
Anche le Kardashian sono state evacuate a Los Angeles: Kim, Kourtney, Khloe, Kylie, Kendall e Kris hanno lasciato le loro case di Hidden Hills minacciate dagli incendi che stanno devastando Los Angeles.
Anche Rob, il fratello di Kim, Kourtney e Khloe, è stato costretto a lasciare la sua abitazione, come ha appreso il sito Tmz. L'ordine di evacuazione obbligatorio, da poco sospeso, era relativo al Kenneth Fire che ieri si è rapidamente diffuso nella zona.
Il suolo sempre più arido per la siccità, una vegetazione disidrata e alberi indeboliti da alcune specie di coleotteri che il caldo sta spingendo sempre più a Nord: è così che il fuoco si sta facendo strada facilmente nella zona di Los Angeles, spinto dai venti forti e caldi che soffiano dal deserto, come i Santa Ana Winds. Ma anche questa volta a innescare gli incendi è stato l'uomo, come accade nella quasi totalità dei casi, tranne rare eccezioni dovute ai fulmini. A ricostruire il quadro è Michele Salis, dell'Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche a Sassari.
"La situazione nella zona di Los Angeles nasce dalla combinazione di una serie di elementi, il principale dei quali sono i venti forti e caldi", vero motore degli incendi. "Un altro elemento chiave - prosegue l'esperto - è la siccità, che comporta la disidratazione della vegetazione, permettendo al fuoco di propagarsi facilmente".
Il vero regista è però il cambiamento climatico: "Tanti studi mettono in guardia sul fatto che il surriscaldamento del pianeta e il calo delle precipitazioni hanno ripercussioni importanti in termini di rischio di incendi", come nella loro durata e frequenza. Il fenomeno non riguarda solo la California, ma tutto l'emisfero settentrionale perché, dice Salis, "si prevede lo spostamento verso Nord delle aree che potrebbero subire incendi significativi", come i roghi che nel 2017 hanno devastato il Portogallo e negli anni seguenti altre regioni europee.
Un altro elemento sempre più comune a Europa e Stati Uniti è il fatto che, come avviene da tempo in California, si costruiscono le case lontano dalle città, a ridosso di foreste o di aree a rischio di incendio. Spesso poi le case sono costruite con materiali infiammabili come il legno.
La parola chiave è "prevenzione", osserva Salis. "Soprattutto in condizioni difficili come quelle che si stanno verificando in California, con venti molto forti, non sempre è possibile intervenire con mezzi di soppressione degli incendi". Per questo è importante "dare la priorità alla prevenzione", per esempio con "la manutenzione dei boschi e delle aree rurali, che stanno subendo un fenomeno di abbandono importante" e "facendo investimenti per rendere il territorio più resiliente", nelle foreste continentali come nella macchia mediterranea. Bisogna poi "monitorare e definire le zone più a rischio per individuare le priorità della prevenzione", osserva ancora Salis, e preparare le popolazioni che vivono vicino alle aree a rischio perché adottino contromisure per mettere in sicurezza gli edifici.
Mentre i roghi non cessano di divampare, cominciano ad avere un nome le vittime carbonizzate dell'incendio in atto a Los Angeles. Tra i primi identificati anche due disabili, padre e figlio, avvolti dalle fiamme davanti alla loro casa mentre aspettavano un'ambulanza che non è mai arrivata.
Si cercano porta a porta i cadaveri nei quartieri devastati dalle fiamme, dove in molti si sono attardati nel disperato tentativo di salvare la casa. Tra questi Victor Shaw, 66 anni, che è stato il primo ad essere identificato: è morto nell'incendio Eaton, a nord-est di Los Angeles, mentre con una pompa da giardino in mano cercava di salvare dai roghi la casa di Altadena dove aveva vissuto per 55 anni. La sorella minore Shari Shaw, che aveva cercato di convincerlo ad evacuare, è invece fuggita appena prima che le fiamme inghiottissero l'abitazione: "Per lui aveva un grande significato. Era la casa dei genitori", ha detto un vicino.
Cinque delle 10 vittime finora accertate sono morte nell'incendio a Eaton, mentre due sono stati confermati a Palisades. Abitavano invece ad Altadena Anthony Mitchell, 67 anni e un arto amputato, e il figlio colpito da paralisi cerebrale. Aspettavano un'ambulanza per essere soccorsi ma non hanno avuto neanche il tempo di uscire dalla porta. "Anthony non avrebbe lasciato mai Justin indietro, a nessun costo", ha detto la figlia di Mitchell, Hajime White, che vive in Arkansas.
Rodney Nickerson, 82 anni, anche lui residente ad Altadena, è morto bruciato in casa, secondo quanto riferito dalla figlia Kimiko Nickerson: ingegnere aerospaziale della Lockheed, pensava di poter resistere all'incendio rimanendo nella sua abitazione.
Sottopagati con salari da fame ma come tutti gli altri sulla linea del fuoco, quasi ottocento detenuti-pompieri sono impegnati nel contenimento degli incendi di Los Angeles.
Il numero dei carcerati impiegati dal Dipartimento dei Vigili del fuoco è raddoppiato in 24 ore. Sono tutti volontari (a differenza di altri programmi di formazione del sistema penitenziario, nessuno in questo caso può essere costretto a partecipare) a dispetto della paga tra sei e dieci dollari al giorno, con un dollaro extra in caso di emergenze, ben al di sotto del minimo salariale in California (16,50 dollari) e nella stessa Los Angeles (quasi 18 dollari).
"Sono essenziali. Il loro impegno durante questa emergenza non può essere sottovalutato", ha detto Jeff Macomber, responsabile del dipartimento alle carceri della California, mentre Amik Mota, un ex detenuto che a sua volta aveva partecipato allo spegnimento degli incendi mentre si trovava dietro le sbarre, ha lamentato le paghe da fame: "Facciamo un lavoro eroico, ma non veniamo compensati abbastanza".
Compito dei detenuti-pompieri è rallentare la diffusione delle fiamme creando linee tagliafuoco, aree cioè in cui la vegetazione e altri materiali infiammabili vengono rimossi in modo da isolare l'incendio: cespugli, rami, foglie o altri detriti vicino o dietro edifici e strutture per ridurre il rischio che il fuoco li raggiunga.
I detenuti-pompieri non possono essere stati condannati a pene oltre gli otto anni, per reati sessuali o incendio doloso.
Collaborano con CalFire, il dipartimento californiano per le foreste e la protezione antincendio i cui quasi 2.000 vigili del fuoco sono stati messi a dura prova da diverse emergenze simultanee: sette pompieri in prima linea sono rimasti feriti e uno di loro è finito in ospedale.
Il California Department of Corrections and Rehabilitation gestisce più di 30 campi antincendio in tutto lo Stato, dove persone che stanno scontando pene nelle carceri statali vengono addestrate come pompieri in grado di aiutare le autorità nella risposta a incendi, alluvioni e altri disastri. Questi campi sono strutture a minima sicurezza e ospitano più di 1.800 vigili del fuoco incarcerati, secondo quanto dichiarato questa settimana dalle autorità. Non è la prima volta che la California impiega i detenuti-pompieri nella lotta ai roghi: le squadre dei campi anti-incendio hanno a volte rappresentato fino al 30 per cento delle forze mobilitate per contenere le fiamme.
Circa 153 mila residenti della contea di Los Angeles restano sotto ordine di evacuazione (erano 180 mila ieri) mentre altri 166 mila sono stati avvertiti di tenersi pronti a lasciare casa in qualsiasi momento. Lo ha detto lo sceriffo Robert Luna in una conferenza stampa.
Oltre 57 mila strutture (case, negozi, auto) sono minacciati dalle fiamme, ha detto Luna. E' stato imposto il coprifuoco notturno anti-saccheggi nelle zone soggette a ordine di evacuazione (e dunque in prima battuta quelle investite dagli incendi Palisades e Easton): "Non ci potete stare. Se vi troviamo lì vi arrestiamo", ha detto lo sceriffo.
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