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Consiglio Sardegna – Seconda commissione, audizioni sul dimensionamento scolastico.

Cagliari, 16 Gen 2025 - La Seconda commissione del consiglio regionale della Sardegna, presieduta da Camilla Soru (Pd), ha svolto una serie di audizioni sul tema del dimensionamento scolastico, le cui linee guida sono state approvate dalla Giunta regionale, lo scorso 30 dicembre con la deliberazione n. 54/4.

Il primo ad intervenire nel parlamentino della Pubblica Istruzione è stato il sindaco di Tortolì, Marcello Ladu, che ha contestato la riorganizzazione dei due istituti comprensivi del Comune di Tortolì, con la creazione di un unico istituto. «Si creerebbe un mostro con oltre 1.300 studenti e 300 docenti – ha dichiarato il primo cittadino – e non saremmo in grado neppure di garantire gli spazi e i servizi adeguati per quel tipo di scuola che diverrebbe la più numerosa dell’intera provincia dell’Ogliastra e anche di Nuoro». Ladu ha proposto, dunque, come soluzione possibile, quella di accorpare le autonomie scolastiche di Tortolì a quella del solo comune di Girasole e di accorpare quelle di Lotzorai e Talana con Baunei. L’ipotesi ha registrato l’apprezzamento del consigliere Corrias (Pd) e della presidente della commissione.

A seguire l’audizione dell’assessora della Pubblica Istruzione, Ilaria Portas, che si è incentrata principalmente sugli ipotizzati contenuti del decreto legge, approvato nella seduta del consiglio dei ministri del 14 gennaio 2025 ma non ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, e che introduce misure urgenti per la riorganizzazione del sistema scolastico. In particolare, il testo – così è stato affermato – prevede un nuovo e perentorio termine di ulteriori dieci giorni, dalla data di entrata in vigore del decreto, per l’adozione da parte delle Regioni di piani di dimensionamento scolastico che rispettino i contingenti indicati dal ministero con il DM 30/2023. Sarebbero inoltre previste, per le amministrazioni che rispetteranno i contingenti ministeriali, una serie di premialità che riguardano il personale, la nomina di un vicario nella scuola dimensionata e deroghe al numero minimo nella formazione delle classi.

L’assessora ha definito il decreto legge approvato nell’ultima riunione del Consiglio dei ministri “un ricatto” e pur rimettendosi alla volontà della Giunta, si è mostrata non particolarmente favorevole a modificare il piano di dimensionamento scolastico attenendosi ai contingenti fissati dal ministero per l’individuazione delle autonomie scolastiche in Sardegna.

La Giunta, infatti, ha adottato come criterio quello di procedere con “numeri reali” (alunni iscritti) per gli accorpamenti dei soli istituti comprensivi (istituti dove all’interno coesistono più gradi di istruzione) e così sono stati deliberati 6 accorpamenti invece dei 9 che ne deriverebbero dalla rigida applicazione delle regole del ministero. Ma di più, qualora si decidesse di dare corso al provvedimento approvato dal Governo lo scorso 14 gennaio, non è scontato – così ha dichiarato l’assessora Portas – che i criteri adottati dalla Giunta (accorpamento dei soli istituti comprensivi) possano essere confermati e dunque si riaprirebbe da capo il tema della programmazione delle rete scolastica in Sardegna.

Considerata la delicatezza degli argomenti la presidente della commissione, Camilla Soru, ha sospeso i lavori per dare corso ad una riunione dei consiglieri di maggioranza con l’assessora ed alla ripresa si è proceduto con l’audizione della rappresentate dell’Anci, Emanuela Pintus. La sindaca di Arborea ha ribadito la contrarietà degli amministratori sardi  rispetto a qualunque ipotesi di accorpamento e di soppressione delle autonomie scolastiche, auspicando una rapida approvazione della legge regionale sulla scuola e l’istruzione e ha sollecitato il coinvolgimento dei parlamentari eletti nell’Isola, perché attraverso opportune proposte emendative al decreto Milleproroghe, la cui discussione è annunciata in Senato, si possano ottenere le necessarie deroghe rispetto alle disposizioni ministeriali che penalizzano l’istruzione e la scuola in Sardegna.

La commissione ha concluso i lavori con l’audizione del presidente e del direttore dell’Ersu di Cagliari (Cosimo Ghiani e Raffaele Sundas) che hanno illustrato la proposta di statuto dell’ente, approvata dal Consiglio di amministrazione. La presidente ha quindi invitato i rappresentati dell’Ente regionale per il diritto allo studio universitario ad integrare il testo con alcune osservazioni formulate dagli uffici, così da poter essere presentato per l’approvazione in Consiglio Regionale. Com

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