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Un giorno prima del voto sulla tregua il criminale di guerra Netanyahu e i suoi generali compiono ancora una strage di donne e bambini. Poi anche il governo israeliano approva l’intesa di tregua.

Tel Aviv, 18 Gen 2025 – Domani sarà per la Palestina e l’intero popolo arabo un giorno di festa. Se il criminale di guerra e i suoi amici di governo, nazi-fascisti, che vorrebbero gli arabi, tutti, sotto terra, non cambino idea. E ordinino un’altra strage di donne e bambini nonostante la tregua addossando la colpa ad Hamas, tanto saranno difesa da lunedì da un altro fascista al governo americano, Tramp. Anche il governo israeliano ha approvato l'accordo sul cessate il fuoco e sugli ostaggi a Gaza, aprendo la strada all'entrata in vigore dell'accordo domenica. Lo riferisce l'ufficio del primo ministro israeliano dopo oltre 5 ore di confronto. 

Il via libera del governo israeliano arriva dopo che il gabinetto di sicurezza aveva già dato il suo ok all'accordo di tregua. Secondo i media israeliani 24 ministri avrebbero votato a favore e otto contro l'accordo che dovrebbe entrare in vigore domenica. Ora che il governo ha approvato l'accordo, gli oppositori possono presentare un ricorso all'Alta Corte di Giustizia, anche se è improbabile che la Corte intervenga tempestivamente.

Dopo il via libera del governo israeliano sul cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi, il Ministero della Giustizia ha pubblicato un altro elenco di prigionieri palestinesi destinati ad essere rilasciati durante la prima fase dell'accordo. La lista comprende oltre 700 prigionieri, alcuni dei quali stanno scontando ergastoli per omicidio, e include membri di Hamas, della Jihad islamica palestinese e del movimento Fatah, al potere nell'Autorità Nazionale Palestinese. In una nota il ministero afferma che il primo gruppo di ostaggi verrà rilasciato non prima delle 16 locali di domenica.

Anche il governo israeliano ha approvato l'accordo sul cessate il fuoco e sugli ostaggi a Gaza, aprendo la strada all'entrata in vigore dell'accordo domenica. Lo riferisce l'ufficio del primo ministro israeliano dopo oltre 5 ore di confronto. 

Il via libera del governo israeliano arriva dopo che il gabinetto di sicurezza aveva già dato il suo ok all'accordo di tregua. Secondo i media israeliani 24 ministri avrebbero votato a favore e otto contro l'accordo che dovrebbe entrare in vigore domenica. Ora che il governo ha approvato l'accordo, gli oppositori possono presentare un ricorso all'Alta Corte di Giustizia, anche se è improbabile che la Corte intervenga tempestivamente.

Ottantamila tonnellate di cibo, sufficienti per sfamare un milione di persone per tre mesi, sono in attesa di entrare nella Striscia di Gaza al momento della tregua. Lo rende noto il portavoce delle Nazioni Unite nel corso di una conferenza stampa.

Dopo l'annuncio del cessate il fuoco a Gaza, l'ufficio del presidente dell'Autorità palestinese, Abu Mazen, conferma che “si assumerà la piena responsabilità nella Striscia” e aggiunge: “Il governo palestinese ha completato tutti i preparativi e le squadre di sicurezza sono pienamente preparate a svolgere qualsiasi compito. I loro compiti sono alleviare le sofferenze del nostro popolo, riportare gli sfollati alle loro case, gestire i valichi di frontiera e ripristinare i servizi di base come acqua ed elettricità”.

Il ministero della Salute della Striscia di Gaza, controllato da Hamas, ha aggiornato il conteggio delle vittime palestinesi a partire dal 7 ottobre 2023 a 46.876 morti e 110.642 feriti.

Il criminale di guerra, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha riferito durante la riunione di gabinetto che Israele "ha ricevuto garanzie inequivocabili da entrambi i presidenti Usa, sia Biden che Trump, che se i negoziati sulla fase due dell'accordo falliscono e Hamas non accetta le richieste di sicurezza, l'esercito tornerà a combattere intensamente a Gaza con il sostegno degli Stati Uniti". Lo scrive Ynet.

Secondo una copia trapelata dell'accordo, oltre 1.700 prigionieri palestinesi saranno liberati in cambio di 33 ostaggi israeliani nella prima fase dell'accordo: 700 detenuti, di cui 250-300 stanno scontando l'ergastolo; 1.000 cittadini di Gaza catturati dall'8 ottobre durante i combattimenti nella Striscia; e 47 detenuti nuovamente arrestati in seguito all'accordo sulla liberazione di Gilad Shalit del 2011.

L'elenco dei primi ostaggi che saranno liberati da Hamas sarà ricevuto oggi, 18 Gen 2025, da Israele entro oggi alle 16.30 ora locale, le 15.30 in Italia. 

A quanto si è appreso ieri, si dovrebbe iniziare dalle donne rapite dai kibbutz e al festival di Nova: Romi Gonen, Emili Demari, Arbel Yehud, Doron Steinbrecher, nonché Shiri Bibas e i suoi figli Ariel e Kfir. Successivamente, secondo il piano, toccherebbe alle soldatesse Liri Elbag, Karina Ariev, Agam Berger, Daniela Galbo e Naama Levi. 

La lista include anche 10 uomini di età compresa tra i 50 e gli 85 anni: Ohad Ben Ami, Gidi Moses, Keith Sigal, Ofer Calderon, Eliyahu Sharabi, Itzik Elgart, Shlomo Mancer, Ohad Yahalomi, Oded Lipschitz e Tzachi Idan. 

Inoltre, dovrebbero essere rilasciati nella prima fase dell'accordo altri 9 ostaggi, tra cui feriti e malati - Yarden Bibas (il padre dei due bambini), Shagai Dekel Chen, Yair Horn, Omer Venkert, Aleksandr Tropnov, Eliya Cohen, Or Levy, Tal Shoham e Omer Shem Tov - così come Avra Mengistu e Hisham Shaaban al-Said, che sono prigionieri a Gaza già da dieci anni.

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