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Hamas, oggi libere 4 soldatesse israeliane: Karina Ariev, Daniella Gilboa, Naama Levy e Liri Albag.

Gaza, 25 Gen 2025 - Altri quattro ostaggi israeliani saranno liberati oggi da Hamas nell'ambito dell'accordo sul cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri e potranno riabbracciare i propri cari dopo oltre 15 mesi di prigionia. Si tratta delle quattro soldatesse Liri Albag di 19 anni, Karina Ariev, Daniella Gilboa e Naama Levy, tutte di 20 anni. Le ragazze erano di stanza presso la base militare di Nahal Oz al confine fra Israele e Gaza il 7 ottobre 2023 dove svolgevano il compito di osservatrici. Lì sono state rapite dai miliziani di Hamas. La liberazione, secondo quanto riportano fonti israeliane, dovrebbe avvenire già in mattinata. Resta invece ancora nella Striscia l'altra soldatessa Agam Berger. Con lei anche la cittadina israelo-tedesca di 29 anni Arbel Yehud e Shiri Bibas, madre dei piccoli fratellini Kfir e Ariel che, quando erano stati rapiti, avevano rispettivamente 9 mesi e 4 anni.

Trecentotrentanove camion sono entrati a Gaza. Lo riferisce l'Ufficio per gli affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha). Le distribuzioni di assistenza alimentare sono in corso e i
partner riferiscono che a partire da ieri, più di 200.000 pacchi alimentari sono stati spediti a più di 130 punti di distribuzione da quando il cessate il fuoco è entrato in vigore sei giorni fa.

A partire dalla prossima settimana, gli operatori umanitari si aspettano di vedere significativi movimenti di popolazione tra il sud e il nord di Gaza. L'Onu e i suoi partner stanno lavorando per soddisfare i bisogni delle famiglie sfollate ovunque si trasferiscano. In Cisgiordania, l'Ocha avverte che la situazione continua a deteriorarsi. L'operazione in corso da parte delle forze israeliane a Jenin e nel campo profughi di Jenin - giunta al suo quarto giorno - si è estesa ai villaggi vicini.

Il gruppo militante palestinese Hamas ha reclutato tra 10.000 e 15.000 combattenti dall'inizio della guerra con Israele, secondo fonti del congresso Usa informate dall'intelligence. Questo, riporta il sito della Reuters, suggerisce che i combattenti sostenuti dall'Iran potrebbero continuare a rappresentare una minaccia persistente per Israele.

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