Cagliari, 30 Gen 2025 - I lavori, presieduti dal Presidente Piero Comandini, si sono aperti con la prosecuzione del dibattito generale sul Disegno di Legge 66 “Disposizioni urgenti in materia di assistenza primaria”. Dopo le procedure di rito il primo ad intervenire è stato il consigliere Alessandro Sorgia (Misto) che ha detto che questa misura che la giunta presenta come misura urgente per l’assistenza primaria è un provvedimento tampone che non affronta le radici profonde del sistema sanitario della nostra Regione. La proroga proposta è un palliativo presentato per mascherare la mancanza di una strategia a lungo temine. La giunta, per Sorgia, sta tentando di guadagnare tempo. Io penso che i cittadini meritino un piano strutturale per un’assistenza sanitaria di qualità. Inoltre, questo provvedimento rischia di esporre la nostra Sardegna a conflitti istituzionali. Passando all’esame del Disegno di legge 40 da mesi all’esame della commissione sanità ha detto che è noto che la maggioranza sta presentando un maxi emendamento che è tuttora nascosto e la commissione continua a lavorare su un testo ormai superato. Questo comportamento è inaccettabile e mancanza di rispetto istituzionale. Se esiste un maxi emendamento la maggioranza lo presenti. A complicare la situazione gli auditi in commissione hanno bocciato questa riforma o hanno manifestato fortissime perplessità. Per loro non c’è bisogno di nuove riforme ma di interventi sul territorio. Non si può continuare a procedere con provvedimento fantasma. Sorgia ha invitato la giunta a presentare proposte concrete e condivise.
Il vicepresidente Giuseppe Frau (M5S) ha dato la parola a Alessandro Solinas che ha definito la legge “importante” e indispensabile per portare servizi essenziali sul territorio. Questa giunta – ha detto - sta lavorando per risolvere i problemi della sanità sarda. Questa legge giova soprattutto al territorio dell’oristanese, per questo auspichiamo una celere approvazione in attesa di elaborare quelle riforme di lungo periodo. E’ un ulteriore passo avanti.
Per la giunta è intervenuto l’assessore Armando Bartolazzi che ha affermato che l’esecutivo sta mettendo in atto tutte le iniziative per colmare le carenze dei territori e garantire l’assistenza medica per tutti. Ha specificato poi che i medici in pensione aderiranno in maniera volontaria a un progetto aziendale delle ASL del territorio. Siamo contenti di aver trovato questa soluzione. Dovremo fare qualcosa di strutturale, questo è un primo passo. Chiusa la discussione generale sono stati approvati il passaggio agli articoli e i tre articoli della legge.
Prima del voto finale, per dichiarazione di voto, sono intervenuti: Giuseppino Canu (Sinistra Futura) che ha detto che questo provvedimento è necessario perché soprattutto nelle zone rurali della Sardegna la situazione è insostenibile. Se qualcuno ha soluzioni migliori le presenti. Questo provvedimento è utile e necessario. Sarà forse anche necessario prima della scadenza reiterarlo.
Umberto Ticca (Riformatori sardi) ha dichiarato il voto favorevole del gruppo dei Riformatori. È una misura emergenziale poco più di un “brodino caldo” ma necessaria. Votiamo a favore anche se portare solo qualche piccolo beneficio.
Ivan Piras (Forza Italia) ha annunciato il voto a favore di Forza Italia.
Antonello Peru (Sardegna al centro 20venti) ha sottolineato che in maggioranza c’è un’assenza totale di strategia ma il gruppo voterà a favore
Paolo Truzzu ha detto che il gruppo di Fratelli d’Italia si asterrà. Il governo quando impugna una norma la impugna perché ci sono dei contrasti. Noi vogliamo essere prudenti.
Messo in votazione il Disegno di Legge 66/A è stato approvato (sì 35, astenuti 7).
II Consiglio regionale ha quindi iniziato l’esame del Documento 9 “Consulta regionale per l'immigrazione. Proposta al Consiglio regionale per la nomina di tre esperti in seno alla Consulta. L.R. 15 gennaio 1991, n. 7 articolo 25”.
È intervenuto il consigliere Alessandro Sorgia (Lega-Misto), che ha chiesto spiegazioni all’assessora Manca sull’opportunità politica, visto che la legge lo consentiva, di insediare ieri la Consulta dell’immigrazione, nonostante oggi fosse prevista la nomina dei tre esperti. Il consigliere ha poi chiesto informazioni sulle modalità di scelta dei candidati.
L’assessora regionale del Lavoro, Desirè Manca, ha spiegato che l’insediamento della Consulta era in forte ritardo e che la convocazione dei componenti era stata fatta il 9 dicembre scorso. Per questi motivi, visto anche l’organizzazione degli spostamenti dei componenti, e visto che la legge lo consentiva, si è deciso di procedere all’insediamento della Consulta. Ieri, ha detto, erano presenti anche i tre esperti, nominati oggi, che però non hanno votato. L’assessora ha anche evidenziato che per la prima volta è stato fatto un avviso pubblico per le candidature degli esperti e, rispondendo al collega Gianni Chessa, ha affermato che lei ha ridotto il suo staff di tre persone.
Il vice presidente Frau ha messo in votazione il documento 9, per alzata di mano, che è stato approvato. I tre esperti nominati sono Aldo Aledda, Giuseppe Dessì ed Elisa Manca.
Il vice presidente ha aperto la discussione sul documento 13 “Articolo 56 Statuto speciale per la Sardegna. Commissione paritetica Stato-Regione Sardegna. Rinnovo dei componenti di espressione regionale” e ha dato la parola al relatore, Salvatore Corrias (Pd), presidente della I^ Commissione. “La Prima Commissione permanente, nella seduta del 21 gennaio 2025, ha preso in esame il Documento n. 13/XVII relativo alla proposta della Giunta regionale, di cui alla deliberazione 1/4 del 9 gennaio 2025, di nuova designazione, quale componente di espressione regionale della Commissione paritetica di cui all'articolo 56 dello Statuto speciale sardo, del dott. Eugenio Annicchiarico, qualificato nella medesima deliberazione della Giunta, Segretario generale della Regione (succeduto al dott. Saverio Lorusso, dimessosi dal medesimo incarico, il quale, in precedenza, era stato nominato a sua volta componente della Commissione paritetica) e alla conferma della designazione, quale componente di espressione regionale della medesima Commissione paritetica, del dott. Giovanni Deiana, Direttore generale della Presidenza della Regione. La Commissione, nella medesima seduta, ha stabilito di chiedere chiarimenti alla Giunta regionale in merito alla procedura di nomina del dott. Annicchiarico alla funzione di Segretario generale della Regione. In seguito ai chiarimenti forniti dalla Presidenza della Regione - ha spiegato Corrias - con nota del 22 gennaio 2025 (prot. 0631/2025), la Prima Commissione, nella seduta convocata per la medesima giornata, ha inserito l'esame del Documento all’ordine del giorno e, a maggioranza dei presenti, con il voto contrario dei componenti della minoranza, ha deliberato di proporre al Consiglio di esprimere parere favorevole sulla nomina dei due componenti designati”.
Per dichiarazione di voto è intervenuto il capogruppo di FdI, Paolo Truzzu, che ha annunciato il voto contrario, non sulla persona del dottor Eugenio Annicchiarico, ma sul modo di procedere della maggioranza. Nel documento, approvato il 21 gennaio dalla commissione, delibera di nominare Annicchiarico “segretario generale della Regione”, come componente della Commissione paritetica. Però la nomina a segretario generale è avvenuta formalmente il 23 gennaio. Per Truzzu era un errore che si poteva correggere senza problemi e invece la maggioranza ha scelto di non farlo. Per Truzzu è un modo di procedere “vergognoso”. Hanno poi annunciato il voto contrario la consigliera Alice Aroni (Udc-Misto) e Alessandro Sorgia (Lega-Misto), che si è detto d’accordo con il collega Truzzu. È quindi intervenuto Corrias che ha sottolineato come la sostanza non cambi e che la Regione non poteva permettersi ulteriori ritardi nella nomina dei componenti della Commissione paritetica Stato-Regione. Fausto Piga (FdI) ha chiesto un parere alla Giunta, ma nessuno è intervenuto. Il vice presidente ha quindi messo in votazione il documento 13 che è stato approvato.
Il Consiglio regionale si riunirà lunedì 3 febbraio alle 10.30. Com
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