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Consiglio Sardegna – Approvato, a maggioranza, il Disegno di legge 69 che prevede il secondo mese di esercizio provvisorio.

Cagliari 30 Gen 2025 - Il presidente del Consiglio, Piero Comandini, nell’Aula rinnovata negli impianti tecnologici e nei sistemi di votazione elettronica e di streaming, ha aperto i lavori della 41ma seduta della XXVIIma Legislatura e dopo le formalità di rito ha annunciato la discussione del Disegno di legge n. 69 (Giunta) finalizzato alla proroga dell’autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l’anno 2025.

Intervenendo sull’ordine dei lavori, il consigliere Rubiu (FdI) ha lamentato ritardi nella risposte alle interrogazioni, ricevendo in tal senso rassicurazioni dal presidente dell’assemblea.

Quindi, il provvedimento che proroga l’esercizio provvisorio fino al 28 febbraio 2025 è stato illustrato dal relatore della maggioranza, Alessandro Solinas (M5S). La proroga è necessaria per consentire l'approvazione della proposta di bilancio per l'anno 2025, del bilancio pluriennale per gli anni 2025-2027, della legge di stabilità 2025 e dei documenti annessi. Il documento include due articoli: il primo autorizza la proroga dell'esercizio provvisorio, mentre il secondo stabilisce l'entrata in vigore della legge il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS), con effetti giuridici dal 1° febbraio 2025.

Sul piano più politico il consigliere Alessandro Solinas ha salutato con favore l’approvazione della Manovra finanziaria in Giunta (29 gennaio 2025) e ha affermato che maggioranza e giunta lavorano con responsabilità: «La fretta, come il dimostra il passato è stata cattiva consigliera».

Il relatore della minoranza, Fausto Piga (FdI), ha posto in dubbio che la proroga dell’esercizio provvisorio possa essere limitata al febbraio 2025 ma semmai interessare anche ai messi successivi e ha accusato la maggioranza del colpevole ritardo con il quale si procede “nella messa in sicurezza dei conti della Regione sarda”. L’esponente della minoranza ha parlato di “emergenza”, “precarietà” e di “legislatura particolare”, con riferimento all’ordinanza del collegio regionale di garanzia elettorale che ha sanzionato la presidente della Regione per irregolarità e violazione delle norme che disciplinano la campagna elettorale.

L’onorevole Piga ha ribadito, dunque, la priorità dell’approvazione della Finanziaria, rispetto al varo della riforma del sistema sanitario («dove non si pensa a migliorare i servizi ai cittadini ma soltanto al commissariamento delle Asl») ed ha puntato il dito contro il Campo largo: «Nessuno dei problemi che penalizzano i sardi è stato affrontato e tantomeno risolto».

Di “contesto emergenziale” ha parlato Stefano Tunis (Sardegna 20Venti) per introdurre il tema della priorità che dovrebbe essere riservata all’approvazione della legge finanziaria. «Si rinvia la risoluzione dei problemi – ha affermato l’esponente della minoranza - perché la vostra urgenza è licenziare i direttori delle Asl».

«Dal momento del Noi, al momento dell’Io». La consigliera Aroni (Udc) ricorda lo slogan elettorale della presidente della Regione per rivolgerle l’accusa “di non pensare all’interesse dei tutti sardi, non dando priorità all’approvazione della legge finanziaria”,

Franco Mula (AS), ha definito “imbarazzante” il ricorso all’esercizio provvisorio e rivolgendosi direttamente all’assessore della Programmazione, lo ha invitato “ad un sussulto perché porti in Aula la legge Finanziaria”, L’esponente della minoranza ha quindi fatto riferimento all’assenza delle misure compensative annunciate, per riequilibrare le disparità tra i diversi territori, soprattutto in materia di Sanità e riferendosi alle polemiche della passata legislatura ha invitato l’assessora del Lavoro (Desirè Manca, M5S) a ritornare a Nuoro “per fare un giro sulle condizioni in cui versano gli ospedali”.

Antonello Peru (Sardegna 20Venti), ha ricordato che si è prossimi “all’anno della Legislatura” per affermare che l’attuale maggioranza “se è vero che ha avuto il mandato per governare, è altrettanto vero che non lo sta rispettando, rinviando anche l’approvazione del principale strumento del governo che è la legge finanziaria”. L’esponente della minoranza ha criticato la decisione di dare priorità all’approvazione della “pseudo riforma sanitaria” ed ha parlato di situazione “imbarazzante” con riferimento a quella che, a suo giudizio, è la percezione che la maggioranza dimostra di avere su ciò che accade in Sardegna.

Paolo Truzzu (FDI) ha fatto sintesi delle critiche avanzate dai banchi delle opposizioni verso la Giunta e la maggioranza, evidenziando come i ritardi nell’approvazione della finanziaria derivino “da una evidente frattura tra le forze politiche che sono al governo della Regione”. «Serve dare priorità all’approvazione della finanziaria – ha incalzato l’esponente della minoranza – ed anche se avete preferito dare precedenza alla sanità, sarete costretti ad approvare prima la Manovra perché nessuna riforma del sistema sanitario potrà essere approvata senza avere prima le coperture in Bilancio».

Il presidente Comandini ha quindi dato la parola all’assessore regionale del Bilancio, Giuseppe Meloni. L’esponente della maggioranza ha spiegato che, a volte, si è ricorso all'esercizio provvisorio nel corso della prima manovra di una legislatura per motivi legati al cambio di amministrazione. Meloni ha ricordato che la Giunta ha approvato una variazione di bilancio a ottobre-novembre da 700-800 milioni di euro: una mini manovra che li ha tenuti impegnati. L’assessore ha spiegato che entro la scadenza di fine anno sarebbe stato possibile approvare soltanto un bilancio tecnico, una decisione che sarebbe andata contro la volontà espressa dai sardi alle elezioni. Meloni ha anche garantito che non c’è alcuna paralisi della Regione. Secondo l’assessore non è necessario scegliere se portare avanti prima la Finanziaria o la Riforma della sanità: “Si possono fare più cose contemporaneamente”.

Il Consiglio regionale ha quindi approvato il passaggio agli articoli.

Sull’articolo 1 è intervenuto il consigliere Antonio Solinas (Pd), presidente della V commissione. “Ci sta che la minoranza contesti e faccia la sua parte però sono state dette alcune cose assolutamente inaccettabili”. Per Solinas non si può dire che non si è fatto niente: “La prima cosa che abbiamo fatto è mettere in sicurezza i conti dell'Amministrazione regionale”, con l’approvazione di un assestamento di bilancio e di una variazione di Bilancio. Solinas ha ricordato che “l'esercizio provvisorio rallenta la spesa, certamente, ma non la blocca”. Pur riconoscendo che approvare un esercizio provvisorio non sia un atto meritorio, ha affermato: “Credo che non sia la fine del mondo”. Poi si è rivolto ai colleghi di minoranza: “Vorrei tranquillizzarvi: non ci sono divisioni in questa maggioranza”. Sui direttori generali delle aziende sanitarie il consigliere ha sottolineato che avrebbe preferito che si fossero dimessi volontariamente e non ha risparmiato critiche all’operato della precedente maggioranza. Rivolgendosi all’on. Peru ha, poi, aggiunto che la proposta di legge sulle comunità energetiche è stata già calendarizzata in commissione per la prossima settimana e ha ricordato che la maggioranza e la Giunta sono già intervenute sulle comunità energetiche e hanno messo in sicurezza il paesaggio della Sardegna dagli avventurieri, tutelando i cittadini sardi.

Giuseppe Fasolino (Riformatori sardi) ha spiegato che quando si parla di mettere in sicurezza i conti della Regione non lo si fa con l’approvazione del bilancio, lo si farà successivamente quando le risorse programmate vengono spese. Fasolino si è complimentato con l’assessore Meloni che “ha dimostrato grande abilità politica” e per il suo intervento chiaro e preciso.

Franco Mula (Alleanza Sardegna), rispondendo al collega del Pd Antonio Solinas, ha sottolineato che le elezioni le ha vinte l’attuale maggioranza, di cui il collega fa parte, e non si può aspettare che la minoranza faccia i complimenti alla Giunta nel momento in cui viene portato in votazione un altro mese di esercizio provvisorio. Mula ha poi accusato la maggioranza di avere ampiamente superato la precedente maggioranza in tema di poltronificio.

Il presidente ha messo in votazione l’articolo 1 e l’articolo 2, entrambi approvati.

Prima della votazione finale è intervenuto il capogruppo del Pd, Roberto Deriu, per dichiarazioni di voto, annunciando il voto favorevole dal gruppo Pd. “Non ci aspettiamo complimenti, né ce li facciamo da soli”, ha detto, ma ci consoliamo e mi complimento con la Giunta per l’accelerazione della spesa”. Deriu ha affermato che c’è il massimo impegno affinché la Manovra venga approvata nel minor tempo possibile e che il gruppo del Pd continuerà a sostenere la Giunta nel suo percorso.

Voto di astensione è stato annunciato anche da Fausto Piga (FdI). “L'esercizio provvisorio è un atto dovuto in questo caos istituzionale. La situazione è preoccupante, si rischia di dover andare a elezioni anticipate da un momento all'altro”, e ha aggiunto, “Ci auguriamo di approvare la manovra finanziaria”. Poi un passaggio sulla questione della sostituzione dei direttori generali delle aziende sanitarie. “Vorrei ringraziare il direttore generale della Asl di Cagliari, Marcello Tidore, quello nominato da noi, quello tanto criticato, quello che non si vede l'ora di dargli l’avviso di sfratto per andarsene via. Ebbene, nonostante sia nominato dal centrodestra, visto che è un ottimo e serio professionista, continua a portare avanti il suo lavoro.

Voto di astensione annunciato anche da Paolo Truzzu, capogruppo di FdI, che ha ricordato all’Assessore della Sanità che i direttori generali non sono soggetti allo spoils system, ma che può modificare l’atto aziendale. Giuseppe Fasolino (Riformatori sardi) ha annunciato il voto di astensione del Gruppo dei Riformatori e ha affermato che a oggi non sono disponibili dati sull’accelerazione di spesa di cui ha parlato l’on. Deriu. E sulla possibilità di lavorare contemporaneamente sulla riforma sanitaria e sulla Finanziaria, il consigliere ha ricordato che ci sono dei limiti legati al Regolamento.

Ha annunciato di non partecipare al voto anche il consigliere Alessandro Sorgia (Misto). Voto di astensione del gruppo Sardegna al centro 20Venti è stato annunciato dal consigliere Alberto Urpi, così come dal consigliere Gianni Chessa, che ha parlato a nome del Gruppo di Forza Italia. 

Il presidente ha messo in votazione il disegno di legge 69/A che è stato approvato con 31 favorevoli e 18 astenuti.

Dopo una sospensione di 15 minuti chiesta dal capogruppo del Pd, Roberto Deriu, l’Aula ha proseguito i lavori con l’esame del disegno di legge 66/A “Modifiche alla legge regionale 5 maggio 2023, n. 5 "Disposizioni urgenti in materia di assistenza primaria"”. Il presidente ha dato quindi la parola alla relatrice, Carla Fundoni (Pd), presidente della VI commissione.

“La VI commissione permanente, nella seduta del 23 gennaio 2025, ha approvato l'unanimità il disegno di legge concernente modifiche alla legge regionale 5 maggio 2023 n. 5. Disposizioni urgenti in materia di assistenza primaria. Il disegno di legge è presentato dalla Giunta regionale su proposta dall’assessore regionale della Sanità e dell'assistenza sociale, che ringrazio per il lavoro svolto”. Fundoni ha poi proseguito: “Il provvedimento ha lo scopo di far fronte alla perdurante carenza di medici impegnati nell'assistenza primaria e nella continuità assistenziale e di garantire uniformi i livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio regionale, in doverosa applicazione dell'articolo 32 della Costituzione e dei principi fondamentali”. Fundoni ha poi proseguito spiegando che il disegno di legge interviene sulla legge regionale 5 marzo 2023, n. 5, prorogando la misura introdotta con legge regionale l'8 maggio 2024, n.12, che consente di fornire i ricettari di cui l'articolo 50 del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, anche ai medici che abbiano aderito a progetti aziendali di assistenza primaria e continuità assistenziale, anche con contratti libero professionali. “La proroga è una misura organizzativa di carattere straordinario e temporaneo, al momento l'unica ritenuta possibile, dopo aver percorso infruttuosamente altre strade. È volta a garantire uniformi livelli essenziali, è destinata a provare applicazione sino all’espletamento delle nuove procedure di assegnazione delle sedi di assistenza primaria e continuità assistenziale e comunque non oltre il 30 giugno di quest'anno. A riguardo, - ha detto Fundoni - si precisa che sebbene la legge regionale del 20 agosto 2012 sia stata recentemente impugnata dal Governo, in quanto è stata ravvisata la violazione della materia di competenza esclusiva statale”, la Regione confida in una pronuncia favorevole da parte della Corte Costituzionale, “in base a quanto stabilito dalla stessa Consulta nella sentenza 26/2024. La Corte Costituzionale infatti, giudicando sulla legittimità delle disposizioni contenute nell'articolo 1, comma 1 della legge regionale 5 del 2023, disposizioni sulle quali interviene il designo di legge 66, il quale pertanto dovrebbe condividere la natura, le ha ritenute legittime, reputando che per le loro finalità e i loro intrinseci contenuti costituiscano esercizio della competenza legislativa concorrente della Regione Sardegna nella materia tutela della Salute in riferimento ai profili organizzativi dell'assistenza primaria”. Fundoni infine ha ringraziato tutti i colleghi della Commissione per lavoro svolto.

«Legge necessaria che come nella scorsa legislatura applica un palliativo ad un problema di cui non può essere soluzione». Con queste parole il consigliere Francesco Agus (Progressisti) ha aperto il suo intervento sul disegno di legge n. 66. L’esponente della maggioranza ha parlato “di espediente” per garantire la continuità assistenziale in molte delle nostre comunità (sono 430 le sedi scoperte di medicina generale) ed ha auspicato lo stanziamento di risorse adeguati, già nella prossima finanziaria, per la sanità territoriale e per i medici di medicina generale. Agus ha inoltre auspicato l’attivazione delle cosiddette Aft (aggregazioni funzionali territoriali) anche in considerazione del funzionamento delle case della salute («senza i medici diventano un esercizio di edilizia sanitaria»).

Per Giuseppino Canu (Sinistra Futura) questo provvedimento è un provvedimento che però, vista la situazione di emergenza, deve essere approvato subito.  Questo Disegno di legge è solo un primo passo che consentirà al paziente di ricevere assistenza. Sulle direzioni generali l’esponente di Sinistra Futura ha detto che non sono una ossessione della maggioranza ma solo della minoranza. Personalmente credo – ha concluso – che sia necessario sottrarre alla politica le nomine nelle direzioni generali. Com

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