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Convalidato l’arresto di un 42enne di Sanluri accusato di estorsione aggravata ai danni di un pensionato invalido civile di 62 anni, residente nella stessa cittadina del Sud Sardegna.

Cagliari, 30 Gen 2025 – Nel rispetto dei diritti delle persone coinvolte e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato e salvo ulteriori approfondimenti, questa mattina nel Tribunale di Cagliari è stato convalidato il fermo e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti di un 42enne, residente a Sanluri, accusato di estorsione aggravata ai danni di un pensionato invalido civile di 62 anni, anch’egli residente nella medesima località.

L'indagine, condotta dai Carabinieri della Stazione di Sanluri, è iniziata nei primi giorni di gennaio 2025, quando la vittima si è recata presso la caserma dell’Arma per denunciare le reiterate condotte estorsive subite a partire da marzo 2024. Infatti, l’indagato, già noto alle Forze dell’Ordine, avrebbe inizialmente approfittato della disponibilità del pensionato con richieste di piccoli prestiti, giustificate da presunte difficoltà economiche. Ma nel corso dei mesi, le richieste sarebbero aumentate sia di numero che di importo, accompagnandosi a minacce esplicite di violenza fisica nei confronti della vittima e della madre, nel caso in cui l’uomo si fosse rifiutato di consegnare ulteriore denaro o avesse raccontato quanto stava subendo.

Pertanto le pressioni e le intimidazioni avrebbero portato il pensionato a uno stato di grave prostrazione psicologica, inducendolo a cedere all’estorsore complessivamente circa 60.000 euro in contanti e gioielli per un valore stimato di ulteriori 40.000 euro. Quindi vista la gravità della situazione, ha spinto i militari a intensificare le attività investigative, che hanno consentito di accertare l’intenzione del sospettato di abbandonare il territorio nazionale per trasferirsi in Svizzera, rendendo necessaria l’adozione di misure urgenti per prevenire la fuga e il rischio di reiterazione del reato.

E, infine, nei giorni scorsi, i Carabinieri hanno dato esecuzione a un decreto di fermo di indiziato di reato, emesso dalla Procura della Repubblica di Cagliari, che è stato oggi convalidato dal Gip. E a seguito della convalida è poi stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico per garantire il controllo continuo dell’indagato.

Le indagini proseguono per chiarire ulteriormente i contorni della vicenda e per verificare se possano emergere ulteriori responsabilità o episodi analoghi legati all’indagato. Questo caso sottolinea ancora una volta l’importanza della tempestiva collaborazione delle vittime con le forze dell’ordine, che operano, sotto la guida della Procura della Repubblica con determinazione per assicurare alla giustizia chi commette reati così gravi e per proteggere chi si trova in situazioni di vulnerabilità.

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