Cagliari, 30 Gen 2025 - La Giunta regionale della Sardegna, su proposta dell’assessore degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Francesco Spanedda, ha approvato una delibera che aggiorna i criteri di assegnazione in gestione dei compendi di proprietà regionale destinati all’attività sportiva alle associazioni sportive dilettantistiche (ASD) o società sportive senza scopo di lucro.
La delibera introduce nuovi criteri da adottare per le procedure finalizzate all’assegnazione delle concessioni e delle locazioni degli impianti sportivi di proprietà della Regione. La necessità di aggiornare i criteri deriva dal fatto che da tanti anni l’Amministrazione non ha pubblicato nuovi bandi a seguito del termine di validità delle concessioni.
I concessionari, ancorché con il titolo decaduto, hanno continuato a utilizzare e preservare gli impianti e in diversi casi continuando a pagare il relativo canone di utilizzo. Per garantire la continuità dell’attività delle associazioni sportive si è reso necessario introdurre il criterio del diritto di prelazione per quelle società che in origine avevano un titolo di utilizzo regolare. Quindi, al fine di far valere il titolo di utilizzo originario, le società che parteciperanno al bando pubblico dovranno mettersi in regola con il pagamento di eventuali quote arretrate.
Tale nuovo criterio consente a tutte le asd di proseguire nella loro opera garantendo ai giovani di proseguire la loro attività sportiva e di socializzazione.
Attualmente la durata massima dell’assegnazione delle strutture, stabilita da una delibera di Giunta del 2018, è di trent’anni a un canone agevolato proporzionato agli investimenti da realizzare.
Molti impianti sportivi richiedono significativi interventi di ammodernamento e di valorizzazione e per poter ottenere gli appositi finanziamenti e contribuzioni, attraverso il credito sportivo o altre leggi di settore, per le associazioni e società è necessario garantire continuità nell'uso del bene attraverso una durata adeguata dei titoli di assegnazione.
Negli anni, diversi gestori hanno presentato progetti di valorizzazione e di ammodernamento degli impianti, ma la normativa fino ad ora applicata ha imposto limiti di durata delle concessioni incompatibili con le tempistiche richieste dal credito sportivo per l'ammortamento dei finanziamenti. Com
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