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A Mosca attentato a fondatore gruppo paramilitare Arbat. E nella notte l’esercito del criminale di guerra Putin lancia un missile a Poltava per colpire residenza civile causando un altro crimine e 14 morti.

Kiev, 3 Feb 2025 - L'esplosione in un centro residenziale nel Nord-Ovest di Mosca sarebbe stato un attentato diretto contro il fondatore del gruppo militare Arbat, Armen Sarkisian. Secondo diversi canali Telegram, fonti delle forze dell'ordine confermano la versione del tentato omicidio: Sarkisian, nato in Ucraina, dove è ricercato per attività filo-russe di lunga data, sarebbe stato ferito gravemente e ora è in ospedale in terapia intensiva. Il battaglione Arbat, originariamente composto soprattutto da originari dell'Armenia, è attivo nella guerra in Ucraina da parte russa.

Un attacco notturno ucraino con droni ha innescato un incendio nella regione russa di Astrakhan e ha costretto alla sospensione dei voli in diversi aeroporti, affermano lunedì i funzionari russi. 

"Le forze armate ucraine hanno tentato un attacco con drone contro obiettivi situati nella regione, tra cui impianti di carburante ed energia", ha affermato Igor Babushkin, governatore della regione di Astrakhan, nella Russia meridionale. "Il drone caduto ha innescato un incendio. Non ci sono vittime". L'ente di controllo dell'aviazione russo Rosaviatsia dice di aver sospeso i voli dagli aeroporti di Astrakhan, Kazan, Nizhnekamsk, Saratov e Ulyanovsk per garantire la sicurezza.

“Dobbiamo tutti essere più forti nei confronti della Russia. Sanzionando coloro che permettono alla macchina bellica della Russia di funzionare, bloccando i proventi da petrolio e gas che sostengono direttamente il bilancio statale. Le nostre sanzioni funzionano, l'economia sta faticando, non possiamo mollare la presa ora. Dobbiamo essere più forti anche per l'ucraina, l'Ue è il principale donatore, con oltre 134 miliardi di euro di aiuti, di cui quasi 50 miliardi in aiuto militare. Non possiamo parlare di fare meno quando dovremmo fare di più”.

"Dobbiamo porre fine a questa guerra, la pace deve durare nel modo che l'Ucraina merita. E per farlo dobbiamo costringere il Cremlino nel cambiare i suoi obiettivi. L'unica lingua che parla è la forza. Ecco perché accolgo con favore l'impegno americano per facilitare la pace attraverso la forza". Lo ha dichiarato 'Alta rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas, nel suo discorso alla Conferenza degli ambasciatori Ue.

Le autorità ucraine hanno reso noto il bilancio finale delle vittime dell'attacco aereo russo di sabato su un edificio residenziale nella città orientale di Poltava. I morti sono 14, tra cui due bambini, e 20 feriti. Il Servizio di emergenza dello Stato ucraino ha indicato in un post su Facebook che i bambini morti avevano nove e dodici anni, mentre tra i feriti c'è anche un neonato di tre mesi e altri tre bambini di due, otto e dodici anni. 22 persone sono state tratte in salvo, mentre gli psicologi hanno curato 206 persone, tra cui 11 bambini. ''Offriamo le nostre sincere condoglianze alle famiglie e agli amici'', ha dichiarato l'organizzazione.

Il premier britannico, Keir Starmer, chiederà ai membri dell'Unione Europea di raddoppiare le pressioni sul presidente russo Vladimir Putin, approfittando delle ''difficoltà'' che sta affrontando l'economia di Mosca, durante la riunione informale del Consiglio europeo che si tiene oggi a Bruxelles. ''L'Europa deve raddoppiare gli sforzi per schiacciare la macchina da guerra di Putin mentre l'economia russa mostra segni di indebolimento'', si legge in una dichiarazione rilasciata dall'ufficio del primo ministro. Starmer avvertirà l'Ue della necessità di mantenere la pressione sulla Russia, viste le ''difficoltà'' della sua economia, ''che ha investito miliardi nel finanziamento della sua macchina da guerra, il che ha portato all'inflazione in Russia''. Il capo dell'esecutivo britannico esorterà inoltre i suoi ''alleati'' europei a ''farsi avanti e ad assumersi un onere maggiore per mantenere l'Europa al sicuro dalla crescente campagna di sabotaggio e distruzione della Russia nel nostro continente''. Starmer li inviterà inoltre a mantenere il loro ''sostenuto sostegno militare all'Ucraina'' durante la sessione informale del Consiglio europeo, dove discuterà di questioni di difesa e sicurezza con i leader dei 27 Stati membri dell'Ue, dopo aver incontrato il Segretario generale della Nato, Mark Rutte.

Infine il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che l'adesione del suo Paese alla Nato "sarebbe la garanzia più economica possibile" per gli alleati occidentali della sicurezza dell'Ucraina, che può inoltre offrire all'alleanza "un esercito di 800.000 uomini". 

Secondo lui, l'adesione di Kiev alla Nato darebbe una vittoria geopolitica a Donald Trump su Vladimir Putin e costituirebbe anche un vantaggio "se il presidente Trump decidesse di richiamare le truppe americane dall'estero". In un'intervista all'agenzia americana Ap, di cui pubblicano stralci l'Ukrainska Pravda e il Kyiv Independent, l'adesione di Kiev alla Nato, anziché esclusa dal tavolo, come vorrebbe Putin, dovrebbe essere proprio al centro dei futuri negoziati di pace: "Credo veramente che queste (l'adesione) siano le garanzie di scurezza più economiche che l'Ucraina possa ottenere, le più economiche per tutti", ha detto il leader ucraino. Inoltre, "sarebbe un segnale chiaro che non sta alla Russia decidere chi dovrebbe essere nella Nato e chi no, ma dovrebbe stare agli Stati Uniti d'America", ha aggiunto Zelensky, secondo cui sarebbe "una grande vittoria per Trump". Le garanzie di sicurezza per l'Ucraina alternative alla "economica" adesione alla Nato, secondo Zelensky, dovrebbero essere supportate da una quantità sufficiente di armi da parte degli Stati Uniti e dell'Europa, nonché dal sostegno a Kiev nello sviluppo della propria industria della difesa. Zelensky ha quindi detto che "la proposta francese di schierare forze europee in Ucraina per scoraggiare l'aggressione russa sta prendendo forma, ma restano molti interrogativi sulla struttura di comando e controllo, sul numero delle truppe e sulle loro posizioni".  

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