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Comparto Unico di contrattazione Regione-Enti Locali, concluse le audizioni in Prima Commissione.

Cagliari, 5 Feb 2025 – La Prima Commissione “Autonomia” ha concluso in mattinata il ciclo di audizioni sulla proposta di legge n.68 per la costituzione del comparto unico di contrattazione Regione-Enti Locali. Nella seduta odierna, il parlamentino guidato da Salvatore Corrias (Pd) ha sentito gli amministratori straordinari delle province di Nuoro, Oristano, Gallura, Ogliastra, Sulcis Iglesiente e Medio Campidano e della Città Metropolitana di Sassari che hanno espresso apprezzamento per il percorso avviato dal Consiglio per arrivare a un obiettivo che la Regione Sardegna rincorre da quasi 20 anni.

«E’ una legge decisiva per dare gambe alle nuove province e consentire alle Città Metropolitane di supportare i piccoli comuni – hanno detto i rappresentanti degli enti intermedi – l’emergenza principale è oggi rappresentata dalla carenza di personale che non consente di svolgere al meglio le funzioni delegate». Gli amministratori hanno manifestato preoccupazione per ciò che potrebbe succedere con l’entrata a regime delle nuove province. I numeri forniti oggi in Commissione fotografano le difficoltà in cui si opera. Le Provincie del Sulcis-Iglesiente e del Medio Campidano su 90 dipendenti previsti in pianta organica ne hanno oggi a disposizione, rispettivamente, 40 e 36. La Provincia Gallura-Nord Est lavora con soli 50 dipendenti su 120 previsti. «Con questi numeri si può fare poco hanno detto gli amministratori straordinari – ben venga la legge sul comparto unico di contrattazione. Può rappresentare la svolta per arginare la fuga dei dipendenti comunali e provinciali verso la Regione. Il problema è solo economico. Chi va via lo fa per avere stipendi più alti. Tra un dipendente della categoria C della Regione e uno degli enti locali c’è una differenza di circa 5.000 euro». I rappresentanti delle province, infine, hanno sollecitato un percorso chiaro soprattutto sul fronte della contrattazione. Da questo punto di vista – hanno detto - la costituzione in tempi rapidi della nuova agenzia Aras rappresente un passaggio fondamentale.

«Le audizioni di questi giorni con le rappresentanze sindacali e territoriali ci hanno dato la consapevolezza che sul tema del Comparto Unico c’è condivisione e disponibilità da parte di tutti – ha detto il presidente della Commissione a margine della seduta di questa mattina – abbiamo raccolto suggerimenti e proposte che ci torneranno utili per superare eventuali criticità. Il Comparto Unico è un obiettivo di legislatura che vogliamo raggiungere con il contributo di tutti».

Per il presidente Corrias, il lavoro di queste settimane è servito a fare chiarezza sul percorso legislativo da seguire. «La presenza degli assessori al Bilancio, Giuseppe Meloni, agli Affari Generali Mariaelena Motzo e agli Enti Locali, Francesco Spanedda, è stata determinante per chiarire alcuni aspetti di natura giuridica ed economica. Il nostro compito adesso sarà quello di avviare un interlocuzione con il Governo nelle sedi opportune per agevolare il percorso legislativo avviato».

Sul versante della dotazione finanziaria, su cui in questi giorni si sono fatte diverse ipotesi, Corrias ha chiarito che gli stanziamenti sono indicati in legge: 12 milioni di euro per il 2025 e altri 30 per il 2026. C’è inoltre la disponibilità della Giunta ad inserire in manovra altri 30 milioni per il 2027. «La nostra proposta ribadisce lo spirito della legge 9 del 2006. La Regione deve garantire la perequazione economica compatibilmente con i propri bilanci. Le risorse ci sono – ha concluso Corrias – la Sardegna avrà a disposizione 100 milioni all’anno dal 2022 per compensare il gap dell’insularità. Altre risorse arriveranno dalla riduzione della quota di compartecipazione della Sardegna alla finanza pubblica». Com

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